Burlo, un robot per produrre farmaci a misura di bambino

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redazione

19 Dicembre 2023
Reading Time: 2 minutes

Consente di realizzare farmaci sterili personalizzati, garantendo elevata precisione, completa tracciabilità e integrità delle informazioni

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TRIESTE – Il nuovo braccio robotico ApotecaPed, recentemente acquisito dal Burlo Garofolo grazie a finanziamenti regionali e a una donazione della Beneficentia Stiftung alla Fondazione Burlo Garofolo, è stato presentato oggi in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre al direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò, e al presidente della Fondazione Burlo, Gabriele Cont, l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, il consigliere regionale Claudio Giacomelli, il rappresentante di Beneficentia Stiftung, Dario Nider, il direttore centrale salute della Regione, Gianna Zamaro, nonché il direttore della Farmacia del Burlo, Anna Arbo, e il responsabile del laboratorio galenico del nosocomio, Davide Zanon.

Il ‘braccio robotico ApotecaPed’ consente di produrre farmaci sterili personalizzati, a misura di bambino. Non si possono, infatti, utilizzare, specie per i più piccoli, i farmaci pensati per gli adulti e nei casi più difficili serve particolare cura per pesare e mescolare le componenti del rimedio.

È la prima volta che in Italia un ospedale pubblico pediatrico ricorre a una tecnologia simile. Il braccio robotico per la preparazione meccanizzata di farmaci sterili iniettabili garantisce che l’intero percorso del farmaco, dalla sua prescrizione alla sua somministrazione, sia controllato attraverso sistemi di misura che ne assicurino l’elevata precisione, nonché la completa tracciabilità e integrità delle informazioni.

Il braccio robotico potrà anche essere utilizzato per ridurre i tempi di degenza e per migliorare la qualità di vita dei pazienti con patologie croniche, ad esempio allestendo terapie antibiotiche in elastomero, formulazione che garantirebbe la completa stabilità del farmaco, con conseguente somministrazione infusionale direttamente a casa, in presenza di assistenza adeguata, evitando l’ingombrante accesso ospedaliero. Verrà inoltre risparmiato il 30% sul totale della spesa annua per gli antibiotici dopo la centralizzazione robotizzata (permettendo in tal senso l’utilizzo di flaconi multidose).

 

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