Storie familiari e vicende sociali a Sauris

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Margherita Reguitti

18 Dicembre 2023
Reading Time: 2 minutes
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Gli archivi e gli alberi genealogici raccontano secoli di una comunità nel libro di Paolo Bulfone e Alfonso G. Politti

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Osservare la storia e l’evoluzione di una comunità come se fosse un panorama boscoso. Come una foresta che si trasforma in lenta progressione, seguendo le cadenze stagionali ma anche con improvvisi sovvertimenti causati da eventi atmosferici. Così la comunità di Sauris in Carnia, luogo di bellezza naturale e operosità innovativa, osservata dal punto di vista sociale, culturale, economico e antropologico dal ‘500 al ‘900, si è trasformata pure restando ben ancorata al proprio territorio e alle proprie tradizioni.

La vita è evoluzione e cambiamento e di questo parla il volume “Oltre ogni dove. Storie familiari e vicende sociali a Sauris” Forum Editrice Universitaria Udinese (pagg. 192 euro 24) di Paolo Bulfone e Alfonso G. Politti, presentato in anteprima recentemente nella località carnica.

I due autori hanno svolto un lavoro lungo e paziente di ricerca e studio di documenti e dati nell’Archivio di Stato di Udine e negli archivi parrocchiali. Un impegno di passione e professionalità proposto ai lettori, esperti e curiosi, in pagine di scrittura narrativa e avvincente, rese altresì interessanti e attraenti dal corposo corredo fotografico che riproduce documenti storici alternati a piacevoli disegni di buona mano a colori eseguiti dal Paolo Bulfone

Apre il lavoro di Bulfone dal titolo Da un albero genealogico a un bosco comunitario dedicato ai diciotto cognomi attestati a Sauris nell’ultimo quarto del Cinquecento, con particolare focus al consolidarsi, espandersi o estinguersi dei corrispondenti ceppi familiari fino al dischiudersi del Novecento.

Segue il secondo saggio di Politti Pesante la terra sopra di loro che esamina il Registro civile dei Morti conservato nell’Archivio parrocchiale saurano.

Dagli albori dei cognomi negli atti notarili del ‘500 alle vicinie (organi di gestione della comunità) del periodo napoleonico e della Serenissima. Fra le tante chicche curiose l’accoglienza in Sauris del magistro/mastro Zuan Casanova proveniente dal Cadore. La famiglia Casanova (curiosa omonimia di cognome, anche se con nulla a che fare, sin qui emerso, con il più famoso avventuriero Giacomo  Casanova 1725-1798 n.d.r.) restò presente fino alla metà del secolo scorso quando morì Brigida, ultima discendente.

Storie di famiglie fino all’Ottocento con l’istituzione della prima anagrafe civile, con il parroco che fungeva da ufficiale di stato civile, e dei catasti statali nell’Ottocento.

Ha invece affrontato le cause di mortalità a Sauris fra il 1816 e il 1871 Alfonso G. Politti, ricercando e studiando per un’accurata lettura sociologica la miniera di dati dell’Archivio parrocchiale locale che racconta l’andamento demografico, le nascite e le morti ma anche le condizioni sociali e di vita del periodo.

Un certosino lavoro, facendo parlare le secolari carte, specchio e memoria mai di parte.

 

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