Aquilieia, via i cipressi pericolanti dal porto fluviale

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redazione

23 Marzo 2023
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Intervento a garanzia della sicurezza dei visitatori e della tutela del patrimonio archeologico. Gli alberi abbattuti sollevati e trasportati con l’elicottero

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AQUILEIA – Il patrimonio arboreo delle aree archeologiche di Aquileia è oggetto in questi giorni di un intervento di manutenzione straordinaria, in particolare all’interno dell’area del porto fluviale.

La Fondazione ha messo a punto, infatti, il catasto dell’intero patrimonio arboreo in sua gestione e ha incaricato gli specialisti di iGreenProject dell’analisi biomeccanica delle alberature, desunta da misurazioni e da rilievi strumentali, allo scopo di evidenziare il possibile rischio di schianto delle piante di alto fusto.

“Le aree archeologiche di Aquileia si contraddistinguono non solo per gli importanti resti di età romana e medievale, ma anche per la pregevolezza dell’ambiente naturale e del paesaggio che esse includono. L’area del porto fluviale, in particolare – sottolinea Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia – si caratterizza per il doppio filare di cipressi lungo la via Sacra (in tutto 147 piante), che costituiscono una delle immagini più iconiche di Aquileia. L’indagine sulla stabilità effettuata dagli specialisti ha rilevato la presenza di alcuni alberi, prevalentemente cipressi (20 in tutto), la cui stabilità è pesantemente compromessa da carie e marciumi: di conseguenza, si rendono purtroppo necessari il loro abbattimento, soprattutto a garanzia della sicurezza dei visitatori e anche della tutela del patrimonio archeologico, e la loro sostituzione. Nel 2018, un cipresso si è abbattuto proprio sulla via Sacra, fortunatamente mentre non vi transitavano visitatori”. 

Gli interventi fanno seguito all’iter procedurale di rito in un sito vincolato com’è Aquileia: esso ha previsto l’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dell’autorizzazione monumentale da parte della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio e di quella ai sensi del regolamento edilizio del Comune di Aquileia. 

Nell’ambito degli interventi è previsto anche il reimpianto di alcuni esemplari arborei di cupressus sempervirens tipo “pronto effetto”, laddove le condizioni permettano di ripristinare la continuità visiva lungo il percorso e di non accostarsi troppo alle piante esistenti.

Al fine di permettere la rapida esecuzione dei lavori, eseguiti da ditta specializzata in arboricoltura in tree climbing (Arbortech), l’accesso all’area archeologica del porto fluviale sarà interdetto nell’intera giornata di venerdì 24 marzo 2023. In considerazione dell’impossibilità di accesso per i mezzi pesanti nell’area del porto fluviale e grazie alla collaborazione con Elifriulia, le piante di cipresso, opportunamente alleggerite e sezionate, saranno sollevate con elicottero e depositate in un vicino campo di proprietà della Fondazione.

“Il valore naturalistico delle aree archeologiche conferite alla Fondazione contribuisce in maniera decisiva al loro fascino, e stiamo perciò lavorando per renderlo sempre più significativo. Il sacrificio di alcune piante di alto fusto a rischio di schianto non fa naturalmente piacere – afferma Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia – ma la necessità di assicurare la piena sicurezza dei visitatori lo impone. Nei piani della Fondazione vi è lo studio per l’incremento del patrimonio arboreo in tutti i siti, allo scopo di valorizzarne ulteriormente l’ambiente naturale. Nella stessa ottica, di recente abbiamo recuperato un frammento di paesaggio rurale del passato incluso in una delle aree archeologiche, la storica vigna nell’area delle Grandi Terme, nel quale prevediamo di offrire ai visitatori iniziative di archeologia sperimentale legate al vino e di promozione della ricca offerta vitivinicola locale e regionale”.

“Questa attività – specifica il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino – rientra tra quelle avviate sul territorio comunale, compreso il centro storico. Per garantire massima attenzione al patriomonio arboreo, da tempo monitorato, questi interventi vengono eseguiti con il supporto di tecnici e agronomi di livello, che comprendono da un lato l’urgenza e le necessità reali delle piante, dall’altro l’importanza di garantire la sicurezza e l’inclumità dei cittadini e dei numerosi visitatori. Questi interventi di monitoraggio proseguiranno anche in futuro”.

 

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