Il mondo visto da un camion

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redazione

18 Febbraio 2014
Reading Time: 2 minutes

Esposizione fotografica a Udine e Pordenone

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In attesa dell’uscita di “TIR” di Alberto Fasulo, vincitore del Marc’Aurelio d’Oro all’8° Festival Internazionale di Roma, Cinemazero e Visionario ospitano la mostra fotografica “Dal camion” del fotografo e camionista Roberto Francomano. Un percorso di avvicinamento a questo universo completamente a sé stante che il pubblico potrà poi ulteriormente scoprire attraverso il film di Fasulo. La mostra è visitabile a Cinemazero (Pordenone) fino al 19 marzo e al Visionario (Udine) fino al 2 marzo

L’anteprima regionale a Cinemazero (fissata per lunedì 24 febbraio alle 21 alla presenza del regista friulano e dei protagonisti) e l’arrivo nelle migliori sale dal 27 febbraio (quando i protagonisti saranno invece ospiti al Visionario alle 20.30) vengono quindi preparate dalle due realtà cinematografiche regionali con un corredo iconografico realizzato dall’interno. Francomano si dedica infatti alla fotografia già dal 1979, ma di lavoro fa il camionista, una sorta di alter ego di Branko Zavrsan, il protagonista del film. Nel 2005 ha deciso di immortalare i 100.000 km che percorre ogni anno in tutta Europa dall’interno del suo abitacolo, ottenendo per questo reportage il primo premio alla X edizione dell’Internazionale di Fotografia di Pieve di Soligo. 

“Nella solitudine sono teso e la fatica del lavoro diventa un’angoscia sottile che devo allontanare. Quando hai 3.000 Km davanti a te c’è poco da scherzare. Ma i pensieri a volte corrono veloci. Allora mi sento bene guardando la notte mentre gli altri sono rintanati nelle loro case. E il mio camion diventa una finestra sul mondo grandioso che muta sempre e che passa. La mia vita, il riflesso del mondo e quello degli altri sono tutti qui: nei 100.000 Km che percorro ogni anno lungo le strade d’Italia e d’Europa, isolato, protetto, chiuso in un buco di 4 mq. Da qui vedo un mondo diverso da quello degli altri”. Sono le parole con cui Francomano racconta la sua mostra, parole che potrebbero perfettamente uscire dalla bocca di Branko o di qualsiasi altro collega camionista.

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