Joannis piange il marchese Doimo Frangipane

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Livio Nonis

28 Dicembre 2020
Reading Time: 2 minutes

Deceduto nella propria abitazione

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Nella serata di ieri il marchese Doimo Frangipane si è spento nella sua dimora di Joannis, attorniato dall'affetto dei suoi cari: la moglie Feliciana Salvotti de Bindis, il figlio Gordio e il nipote Agostino. Aveva 86 anni.

Le esequie saranno celebrate domani nella chiesa di Joannis, dedicata a Sant'Agnese, alle ore 15.

Doimo Frangipane era nato il 30 giugno 1934 a Santa Maria la Longa dal conte Doimo Frangipane (1892-1936), signore di Castello e di Tarcento, e dalla contessa del S.R.I. Natalia di Strassoldo e Soffumbergo (1893-1974); si era trasferito nel 1940 a Joannis nella casa materna.

Nel 1947 viene adottato dalla zia materna contessa del S.R.I. Marianna di Strassoldo Soffumbergo, al proprio cognome Frangipane di Castello e Tarcento aggiunge quello di Strassoldo e Soffumbergo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Trieste, il 7 ottobre 1963 sposa la baronessa Feliciana Salvotti de Bindis, figlia di Mario. Da questo matrimonio nasce il figlio Gordio.

Si dedica inizialmente all'insegnamento presso la Scuola Media Statale di Codroipo, ove ricopre cariche dirigenziali, per prendere poi la cattedra di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi di Udine.

Da sempre attivo e impegnato nel promuovere la cultura storica e quella friulana in particolare, è stato spesso invitato a portare il proprio contributo a Convegni di Studi storici.

Socio dal 1966 della “Società dalmatica di storia patria”, studioso di prestigio, conosciuto anche fuori dell'ambito regionale, nel 1974 viene accolto come socio corrispondente dell'Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Udine.

Ha condiviso dal 1986, come associato, l'impegno dell'Accademia di Santa Chiara di Genova, nel promuovere la cultura cattolica.

A 23 anni, nel giugno del 1957, lo troviamo socio fondatore dell'Associazione Nobiliare Regionale Veneta, che presiede dal 1986, e presidente nazionale fino al 2008.

Dal 1997 è stato cancelliere del Corpo della Nobiltà Italiana. Associazioni che hanno la finalità di accertare e salvaguardare i diritti e i doveri storici della nobiltà e di promuovere al contempo studi storici, giuridici e araldici, atti ad illustrarla. Le sue profonde convinzioni religiose hanno trovato naturale espressione e realizzazione nell'Ordine religioso del Sovrano Militare Ordine di Malta, del quale è stato ritenuto degno di far parte come Cavaliere d'Onore e Devozione dal 1980.

Nel 1988 è stato ricevuto nel ceto come Cavaliere d'Obbedienza; sempre nell'Ordine, dal 1992, ha ricoperto la carica di Delegato Granpriorale per il Friuli Venezia Giulia. Dagli anni Novanta faceva parte del Capitolo Granpriorale di Lombardia e Venezia del S.M.O.M. come rappresentante dei Cavalieri di Obbedienza e nel 2012 gli era stato conferito il titolo di “Sua Eccellenza Balì”, riservata a pochissime personalità per bravura o meriti speciali.

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