Il clown che porta il sorriso ai bambini in guerra

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redazione

17 Marzo 2020
Reading Time: 3 minutes

In arte Claun il Pimpa

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Marco Rodari, in arte il Claun il Pimpa, da oltre 15 anni lavora nelle zone di guerra del Medio Oriente con progetti di clown-terapia: gira il mondo “armato” di naso rosso per restituire un sorriso ai bambini che vivono tra bombe e lacrime.

Va a lui il premio internazionale “Trieste-Diritto di Dialogo”, istituito dall’Associazione Poesia e Solidarietà, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile (iSDC), “a rappresentare – spiega la professoressa Gabriella Valera, presidente dell’Associazione – il senso profondo della sua missione: affermare i valori del linguaggio, che è sempre ‘poetico’ nel suo più profondo esistere, e dichiarare il diritto di dialogo come diritto fondamentale umano. Il dialogo è prima della parola (come anche la neurolinguistica insegna), il dialogo osserva e forma i contesti del vissuto”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione e che affianca per finalità l’annuale Forum Mondiale dei Giovani “Diritto di Dialogo” (World Youth Forum Right to Dialogue), intende segnalare all’opinione pubblica internazionale personalità d’alto profilo che abbiano contribuito e contribuiscano in qualsiasi ambito del loro lavoro, ricerca, espressione artistica e impegno sociale al dialogo e all’affermazione della cultura del dialogo.

Marco Rodari è stato insignito del riconoscimento, che riceverà nel corso di una cerimonia che si terrà a Trieste nell’ambito della prossima Festa della Letteratura e della Poesia, proprio per questa sua lotta per affermare il diritto di dialogo di tutti i bambini del mondo, in qualsiasi situazione vivano o abbiano vissuto.
Nato a Leggiuno (VA) il 25 settembre del 1975, Rodari inizia fin da ragazzo a lavorare con i bimbi nel suo oratorio, capendo che questa è la sua missione. All’età di 18 anni inizia a girare le zone difficili dell’Italia e del mondo. Nel 2005 conosce per la prima volta il Medio Oriente, e da ormai quindici anni lavora con continuità nelle zone di guerra con progetti di clown-terapia tra Siria, Iraq e Striscia di Gaza. Ha fondato l’Associazione “Per Far Sorridere il Cielo”, il cui obiettivo consiste nel prendersi cura di bambini che hanno subito traumi fisici e psichici in conseguenza di una guerra vissuta o che stanno ancora vivendo. Tra le attività che porta avanti nei luoghi più difficili del pianeta ci sono le scuole di magia e i laboratori per i piccoli, gli spettacoli in ospedale, il sostegno alimentare e medico alle famiglie bisognose, le scuole di clown per operatori adulti.

Grazie al suo cappellino a elica, al tondo naso rosso e a un pizzico di magia, la fantasia riprende il suo volo, e per un attimo tutto è gioia, anche nei luoghi abitati dal dolore e dalla disperazione. Nella camera di un ospedale, sul ciglio di una strada, in una scuola, nel caos e nella distruzione della guerra, tra macerie e palazzi distrutti: ovunque sia possibile arrivare il Pimpa prova a riaccendere la meraviglia dei più piccoli, di bambini traumatizzati fisicamente e psicologicamente dalla violenza della guerra, e spesso ci riesce. E a chi gli chiede “Chi te lo fa fare?” lui risponde: “Un bimbo a cui hai regalato la meraviglia sarà portatore sano di pace”.

Il premio “Trieste-Diritto di Dialogo” l’anno scorso era stato assegnato alla scrittrice turca Asli Erdoğan per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e della libertà di espressione, che il regime turco aveva cercato di mettere a tacere incarcerandola. È del mese scorso la notizia che la scrittrice è stata prosciolta dalle ulteriori accuse che le erano state mosse.

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