Grado taglia mezzo milione di metri cubi di cemento

imagazine_icona

redazione

17 Febbraio 2020
Reading Time: 3 minutes

Decisione del Consiglio comunale

Condividi

Il Consiglio Comunale di Grado ha adottato all'unanimità (maggioranza e i consiglieri Lauto, Cicogna, Kovatsch) la variante generale alla componente strutturale al piano regolatore. Due anni di percorso preparatorio, già approdato in Consiglio con l'approvazione delle direttive prioritarie nel febbraio del 2018, che segna un cambiamento epocale per Grado e tutto il suo territorio.

In numeri, si può sintetizzare così: 488 mila metri cubi di cemento in meno e 2.000 posti letto in più.

La variante adottata giovedì 13 febbraio dal Consiglio comunale ridisegna in maniera sostanziale le previsioni edificatorie esistenti con tagli alle volumetrie e alle altezze nelle aree di espansione e importanti modifiche nelle destinazioni d'uso. Vengono infatti eliminate tutte le seconde case dalle lottizzazioni dell’ambito G1 riuscendo a mantenere in quell’area un appeal turistico e al contempo togliendo il consumo del territorio per la costruzione di beni che non servono alla comunità.

Vengono invece privilegiate alternative per uno sviluppo coerente del territorio, soprattutto nelle zone di espansione sulla città “in divenire”, ovvero la zona ex Cavarera e la Sacca oltre a tutto il sistema “campeggi” che si espande da Sacca a Primero.

Le aree di espansione residenziale oggi previste dall’attuale pianificazione dovranno essere ridimensionate in base all’effettiva richiesta e contenere una quota parte di edilizia convenzionata, e in parte riconvertite in aree destinate alla ricettività alberghiera o a una infrastrutturazione più leggera come quella prevista per la ricettività all’aria aperta con i relativi servizi.

Vengono di fatto ridotte le seconde case, favorendo invece l’edilizia convenzionata per i gradesi, riconvertendo i macrolotti con l’obbligo di procedere per stralci funzionali.

Nella attuale Valle Goppion, la zona artigianale (che diventa zona-mista) i macrolotti vengono convertiti in lotti di dimensioni più contenute con la possibilità di realizzare anche la “casa del custode”. Nell’area ex Cavarera (sotto ambito 2) viene mantenuta la destinazione residenziale ma con un indice di 0,8 metri cubi e un’altezza massima di 7 metri e mezzo ma che dovrà riservare il 40% a edilizia convenzionata, ovvero case a basso costo per i gradesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Invece nell’area ex Cavarera (sotto ambito 3, parte dell’ex Zamparini city) sono vietate la residenza e la residenza turistica.

Nell’ex comparto A della Sacca, la così detta “area Baffi”, l’indice viene ridotto da 2,82 metri cubi per metro quadro a 1,5.

L’ex comparto B della Sacca (Grado 3) viene completamente rivista, in termini di funzioni e parametri, passando da un indice di 1,04 a 0,4 metri cubi per metro quadro mentre la volumetria è ridotta da 267.490 a 103.404 mc e viene eliminata completamente la destinazione residenziale, valorizzando invece quella ricettiva, direzionale, sanitaria, ricerca tecnico-scientifica, commerciale al dettaglio e verde. È prevista inoltre la rifunzionalizzazione dell’ex Strada della Rotta.

Lo spazio agricolo a est della Cavarera, ovvero la parte più estesa dell’ex Zamparni city, viene riclassificato come agriparco, incardinato sul turismo esperienziale, produzione agricola specializzata, ricettività diffusa, fattorie didattiche e ristorazione, riducendo l’attuale indice da 0,8 a 0,03 metri cubi per metro quadro.

Ora si aprirà il confronto con tutti gli enti coinvolti per poter arrivare all'approvazione definitiva della variante.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi