Trieste stregata dallo sguardo di Mary Nolan

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redazione

23 Agosto 2019
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Torna “I Mille Occhi”

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Ha il volto e la presenza carismatica di Mary Nolan, diva degli anni ’30, l’icona della XVIII edizione de I Mille Occhi, Festival del Cinema e delle Arti, in programma dal 13 al 18 settembre al Teatro Miela a Trieste.

Ogni anno I Mille Occhi sceglie una figura emblematica, che possa trasmettere la fascinazione per il cinema: nel 2019 l’icona è Mary Nolan in una foto di scena del film di Tod Browning Outside The Law (1930), che concentra sensazioni e sentimenti, unisce magnetismo e presenza fisica e attoriale insieme a una componente orrorifica e un grande fascino femminile. E questa icona è anche una sfida al destino di quest'attrice, che come un'eroina ante litteram del #MeToo denunciò un produttore per maltrattamenti e si giocò così la carriera nel cinema.

Il festival internazionale del cinema e delle arti I Mille Occhi si realizzerà – in una XVIII edizione dal titolo rosselliniano La Macchina Ammazzacattivi – grazie all'Associazione Anno Uno.

I percorsi del festival, 11 quest’anno, sono il frutto di diverse partnership: in primis quella con la Cineteca del Friuli, archivio regionale di rilievo internazionale, ma anche gli ulteriori archivi cinematografici nazionali partecipano alla ricerca del direttivo del festival: il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Cineteca Italiana di Milano e la Cineteca di Bologna, insieme ad altri archivi e istituzioni italiani ed europei.

I Mille Occhi, tra le prime anticipazioni, annuncia la personale completa dedicata al documentarista Franco Piavoli. Il regista de Il Pianeta Azzurro (1982) – un capolavoro come lo definì Tarkovskij – sarà a Trieste con le copie originali dei suoi film e terrà un incontro-lezione coordinato da Cecilia Ermini. Al regista verrà anche consegnato il Premio Anno Uno, unico riconoscimento del Festival a un preminente cineasta del nostro tempo.

Oltre a questa prima anticipazione, il direttore artistico Sergio M. Grmek Germani annuncia anche la proiezione di una delle più belle produzioni girate nel Friuli Venezia Giulia: Maria Zef (1981) di Vittorio Cottafavi. Il film, recentemente restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino insieme alla Cineteca del Friuli, verrà proiettato nell'originale formato in copia 35mm subito dopo essere presentato in file digitale alla Biennale del Cinema a Venezia, ciò in linea con la scelta generale del festival di proiettare i film sempre nel loro formato originale: digitale quando nati in digitale, in pellicola quando nati in pellicola. La proiezione a I Mille Occhi sarà in coordinamento con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Cineteca del Friuli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altra presenza annunciata è quella del regista austriaco Peter Schreiner con il suo sguardo sui popoli e paesi italiani a cui il critico Olaf Möller sta dedicando una rassegna personale completa a Vienna. Entrambi, regista e curatore, saranno presenti a Trieste e accompagneranno la proiezione de I Cimbri e Bellavista.

Ulteriore tassello di questa XVIII edizione sarà l’incontro con la giornalista e critica cinematografica Marina Silvestri che a Trieste presenterà la sua indagine su Anna Gruber, segretaria di edizione dei tre film del percorso Germogli, Il trittico lacerato di Pietro Germi – Il ferroviere, L'uomo di paglia, Un maledetto imbroglio – oltre a un'anticipazione del suo volume sui progetti cinematografici irrealizzati di Linuccia Sabafiglia del noto poeta triestino.

E tra le prime anticipazioni viene annunciato anche il Piccolo omaggio al grande genio di Laurel & Hardy con alcune delle loro pellicole più esilaranti nel doppiaggio italiano di Zambuto & Sordi.

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