Girare il mondo attraverso il cibo

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Livio Nonis

8 Luglio 2019
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Perché si organizza la cena multietnica di Joannis di Aiello del Friuli? Perché ogni anno (questo è il quinto) si organizza questo incontro conviviale? C'è chi dice per l'integrazione, chi per curiosità di voler conoscere i sapori e i gusti altrui, insomma voler valorizzare i nostri cinque sensi per capire le diversità che sono sparse sulla terra: possiamo scherzosamente dire una globalizzazione della passione culinaria. I motivi sono tanti, anche sottintesi, l'importante è credere in quello che si fa e nell'impegno non facile per allestire questo momento: ma ogni anno, puntuale, ecco arrivare l'incontro tra popoli e culture diverse.

Il lavoro dietro alle quinte è notevole anche se gli invitati vedono solo il risultato finale, ossia il piatto pronto da gustare e apprezzare. Lo staff del C.I.L. (Comitato Iniziative Locali) e della Parrocchia di Sant'Agnese e gli ideatori dei piatti hanno creato un vero connubio di colori e profumi, bastava andare in cucina (e chi scrive ci è stato più volte) per accorgersi che non c'era solo l'impegno della preparazione ma anche una grande gioia nel confrontare i piatti delle diverse culture culinarie. L'antipasto era quello geograficamente più vicino a noi: Fabio di Trieste ha presentato il prosciutto in crosta di pane con il kren (cotto triestino), preparato solo con ingredienti essenziali come prosciutto affumicato e kren per renderlo piacevole sia alla vista che al palato. Poi, per il primo piatto siamo andati in Medio Oriente, in Afghanistan, con Omen che ha preparato un gustosissimo Kabuli Palaw, considerato il piatto nazionale afgano: un composto di riso cotto al vapore, mescolato con uva sultanina, carote e carne d'agnello (dal suo nome trae origine la capitale Kabul), accompagnato dalle polpettine e da una bevanda, il kawa, un tè aromatizzato con zucchero e spezie.

Il secondo piatto è arrivato dal Burkina Faso (Africa) e il simpatico Urbano ci ha fatto gustare il Beggha – Sosso, una pietanza a base di fagioli e pezzetti di carne, piatto immancabile nelle grandi occasioni come feste e matrimoni. Anche questa portata è stata accompagnata da una bevanda speciale, il Lebourigi, una bibita rinfrescante a base di zenzero. Per il dolce la signora Dubravska (conosciuta da tutti come Duda), arrivata dalla Bosnia, ha preparato due delizie: il Bosanshke Hurmasice, biscotti di pasta frolla inzuppati in uno sciroppo di acqua e zucchero, e i Cupavci, un pan di Spagna ricoperto da uno strato di salsa di cioccolato spolverizzato da scaglie di cocco.

Una serata all'insegna della curiosità e del buon umore, con sottofondo le tradizionali musiche dei luoghi di origine dei piatti: il tutto contornato da un tocco di friulanità: il vino, naturalmente di Joannis, inconfondibile nel mondo.

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