Cividale, migranti dello Sprar al via dell’Unesco Cities Marathon

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redazione

9 Febbraio 2018
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Presentata ufficialmente l’iniziativa

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La nuova sfida dell’Unesco Cities Marathon – presentata oggi nella sala consiliare del Comune di Cividale del Friuli – andrà in scena domenica 25 marzo, giorno della sesta edizione dell’evento che collegherà per la prima volta tre siti – Cividale del Friuli, Palmanova e Aquileia – appartenenti al Patrimonio dell’Unesco.

Al via della gara si presenteranno anche alcuni richiedenti asilo e rifugiati dello Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati) di Cividale, gestito dal Centro Caritas di Udine.

Cividale – ha affermato il sindaco Stefano Ballochè da sempre città dell’accoglienza. Unesco Cities Marathon significa promozione del territorio, ma anche promozione dei valori che la nostra città sente propri e che condivide da anni: il progetto di coinvolgimento dei migranti nella maratona va esattamente in questa direzione”.

Unesco Cities Marathon – ha aggiunto l’assessore provinciale allo Sport, Beppino Govettoè un grande evento popolare. La maratona è un evento che integra, che avvia il confronto tra le persone, che favorisce il dialogo. Questa iniziativa ne è dimostrazione”.   

I preparatori atletici Miriam, Massimo e Giuliano stanno già allenando i ragazzi accolti nei progetti Cas (Centro Accoglienza Straordinaria) del Centro Caritas, dell’Associazione Oikos Onlus e di Aracon Cooperativa Sociale Onlus.

I migranti – ha precisato la referente dello Sprar di Cividale, Francesca Peresson, che ha poi presentato alcuni dei partecipanti all’iniziativa – sono giunti da noi attraverso il cammino e noi, con la partecipazione all’Unesco Cities Marathon, grazie anche alla disponibilità degli organizzatori e dell’amministrazione comunale, vogliamo dare un senso diverso al loro cammino”. 

 “La nostra – hanno commentato il presidente dell’Unesco Cities Marathon, Giuliano Gemo, e il project manager Giuseppe Donnoè da sempre una maratona inclusiva. Pensiamo alle iniziative che, nel corso degli anni, hanno coinvolto ad esempio gli Special Olympics, la nostra amica Laura Bassi, i diversamente abili con le handbike. L’Unesco Cities Marathon esprime l’essenza di un territorio e noi ci auguriamo che questi ragazzi possano diventare degli splendidi ambasciatori della nostra maratona”. 

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