Custode della tradizione

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redazione

15 Gennaio 2018
Reading Time: 7 minutes

Mario Corubolo

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Presidente Corubolo, nel 2018 l’Unione Ginnastica Goriziana festeggerà i 150 anni della sua fondazione: come verrà celebrato l’evento?

«Per quanto riguarda l’aspetto sportivo abbiamo molti appuntamenti in programma che copriranno tutto l’arco dell’anno. Inizieremo ospitando il “Basket Day” di serie C silver di pallacanestro a gennaio: un modo per ricordare i fasti della pallacanestro goriziana quando era ancora targata UGG. Il 23 febbraio, giorno del nostro centocinquantesimo compleanno, apriremo le porte della palestra ai goriziani con un “Galà” di tutte le nostre sezioni. A luglio ci sarà un’amichevole internazionale che vedrà protagonista una rappresentativa nazionale giovanile italiana nella nostra Sala Maggiore contro una Nazionale da individuarsi. A settembre, probabilmente il 23, organizzeremo un torneo internazionale misto a squadre di judo, con la partecipazione di alcune nazioni che hanno combattuto la Prima guerra mondiale: un modo per celebrare il centenario dalla conclusione di quel terribile conflitto. Inoltre abbiamo altri eventi correlati non strettamente sportivi».

Ovvero?

«L’apertura della nostra sede storica alle giornate del FAI e, inoltre, vogliamo organizzare una mostra multimediale, anche a seguito dell’avvenuta digitalizzazione del nostro archivio storico, coinvolgendo l’intera cittadinanza. In tutti questi progetti vogliamo la presenza delle scuole, in particolare il Polo Liceale ISIS Alighieri, con cui abbiamo già avviato una collaborazione proficua per l’organizzazione degli Assoluti di Scherma 2017. C’è decisamente molto da lavorare per organizzare al meglio il carnet».

Cosa significa per lei presiedere un sodalizio dalla storia così prestigiosa?

«È un motivo di grande orgoglio personale. Entrare nelle palestre di proprietà dell’Unione Ginnastica Goriziana significa respirare la storia dello sport a Gorizia. Gli atleti che hanno vestito la maglia dell’UGG raggiungendo risultati di spessore internazionale, pur provenendo da una piccola realtà come Gorizia, sono una spinta a dare il meglio di sé anche nella parte organizzativa e burocratica, di competenza mia e del Consiglio direttivo, per permettere ai tanti ragazzi e giovani che frequentano i nostri corsi di inseguire il loro sogno sportivo».

A suo avviso quali sono i fattori che rendono possibile una storia così duratura?

«Uso un’unica parola: passione. Passione degli atleti, degli istruttori, dei dirigenti, dei collaboratori a vario titolo e dei genitori. Tutti mettono a disposizione il proprio tempo e si sacrificano per fare in modo che gli spazi siano vissuti, che i giovani possano fare una delle cose più belle del mondo: praticare lo sport».

Attualmente in cosa consiste l’attività dell’UGG?

«Siamo fra le poche società polisportive esistenti in Italia. Offriamo ai bambini e ai ragazzi la possibilità di praticare (in rigoroso ordine alfabetico) atletica, ginnastica ritmica, judo, minibasket, pattinaggio e scherma. Ai bambini in età prescolare consigliamo di seguire il “Giocosport”, un primo modo per avvicinarsi allo sport imparando la motricità di base. Agli adulti proponiamo corsi di aikido, fitness, judo, pattinaggio e scherma. Inoltre, dal momento che siamo proprietari della struttura in cui si svolgono le nostre attività, affittiamo gli spazi per conferenze, feste, convegni e incontri. Senza dimenticare che anche altre associazioni utilizzano i nostri spazi proponendo corsi sportivi per anziani.

Quanti sono i tecnici e quanti gli atleti coinvolti nelle varie discipline?

«Abbiamo all’incirca 400 “miniatleti”, cui vanno a sommarsi circa 100 “atleti senior”. Siamo strutturati con 16 istruttori per le attività giovanili e 6 per le attività per adulti».

Nel corso degli anni come si è evoluto il rapporto tra l’UGG e la città di Gorizia?

«Unione Ginnastica Goriziana è sempre stata considerata una delle realtà associative più importanti di Gorizia. Gli attuali modelli sociali tuttavia hanno visto una diminuzione della partecipazione delle persone alle attività di volontariato. Una realtà come UGG avrebbe bisogno, per poter continuare a svolgere il proprio ruolo, di una maggior partecipazione concreta dei propri soci alle attività che vengono proposte. In questo senso il Consiglio direttivo che presiedo sta cercando di coinvolgere la cittadinanza».

Com’è il rapporto con le altre società sportive della città?

«La premessa è che Gorizia e il suo bacino d’utenza sono limitati. Coscienti di questo limite c’è la volontà di collaborare, nelle forme più varie, con le altre realtà sportive cittadine. È però pur vero che gli accordi si fanno in due. Chiediamo che i progetti abbiano obiettivi chiari e godano di un supporto economico certo. Per le associazioni sportive non è più tempo di “vacche grasse”; non si può più contare su un’indiscriminata contribuzione pubblica. Qualsiasi progetto ha una ricaduta economica e, se vogliamo arrivare al compleanno numero duecento, dobbiamo sempre tener d’occhio i nostri bilanci».

Presiedere una società sportiva vuol dire anche tracciare delle linee guida di indirizzo: quali sono gli obiettivi che desidera perseguire durante il suo mandato?

«Sono oramai otto anni che faccio parte del Consiglio direttivo e ho già rivestito la qualifica di presidente dal 2010 al 2013. In tutto questo periodo sono stato coadiuvato da altre persone del Consiglio, che hanno iniziato con me a lavorare. Insieme abbiamo analizzato tutte le problematiche e ci siamo posti degli obiettivi, predisponendo anche un piano decennale diretto a risolvere le questioni economiche. In questo gli Enti, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ci sono stati vicini e hanno condiviso le finalità del progetto. L’obiettivo principale è quello di consentire a UGG di “camminare con le proprie gambe”, senza necessità di aiuti esterni. Dal punto di vista sportivo, il nostro obiettivo è quello di incrementare il numero degli iscritti ai corsi, migliorando ulteriormente l’offerta qualitativa, sia in termini di spazi sia monitorando le loro esigenze».

Dalle nuove normative all’evoluzione degli stili di vita: a suo avviso oggi è più complesso gestire una società sportiva rispetto al passato?

«Dal punto di vista normativo si sono incrementati sempre di più gli adempimenti che vengono richiesti alle associazioni. A questo aggiungo che la proprietà della nostra struttura amplifica tali esigenze. Porto un esempio: nel 2008/2009 abbiamo effettuato importanti investimenti nella ristrutturazione delle nostre palestre (circa 380.000 euro) per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per riuscire a ottenere sia il Certificato Prevenzione Incendi, sia l’agibilità dei nostri spazi per il Pubblico Spettacolo. L’iter si è concluso positivamente nel 2016… Inoltre l’evoluzione degli stili di vita ha comportato una sfida ulteriore: l’avanzare dell’età non è più un fattore che impedisce di praticare attività sportiva, per cui le società devono attrezzarsi per offrire agli adulti proposte sempre nuove».

Organizzare gli eventi celebrativi di questo 2018 è anche un’occasione per toccare con mano i traguardi raggiunti dalla sua società in questi 150 anni. A suo avviso quali sono stati i più significativi?

«Innanzitutto gli atleti che sono nati fra le nostre mura e che hanno poi avuto una carriera ad altissimi livelli, come Vittori o Zollia nel basket, a Barbara Lah nell’atletica leggera, solo per citare degli esempi. In 150 anni tantissimi di loro hanno vestito la maglia della Nazionale. Motivo di orgoglio è sempre stato il fatto che UGG abbia giocato con una propria squadra nella massima serie del campionato di basket, raggiungendo ottimi risultati. Se pensiamo invece a cosa la Ginnastica ha fatto per Gorizia nei suoi 150 anni di storia, desidero indicare la costruzione del PalaBigot (palazzetto poi ceduto per una cifra simbolica alla città di Gorizia), la costruzione della nostra sede in cui dopo 150 anni giovani e meno giovani continuano a praticare sport, la collaborazione alla copertura della Palestra della Valletta del Corno per svolgere l’attività di pattinaggio. Comunque, il traguardo più importante che abbiamo raggiunto è compiere 150 anni e non sentirli».

Per continuare a garantirsi un futuro, per qualsiasi realtà associativa è fondamentale tramandare conoscenze e modalità operative: come avviene ciò con i suoi collaboratori?

«Secondo noi è fondamentale che UGG continui a vivere, indipendentemente da chi si trova al timone. Con il Consiglio direttivo abbiamo preparato, come richiesto dalla Regione, un regolamento per l’utilizzo delle nostre sale; stiamo elaborando dei mansionari per la Segreteria e abbiamo fissato una serie di regole di comportamento cui devono attenersi i nostri istruttori; cerchiamo anche di trasmettere ai nostri nuovi consiglieri le conoscenze che abbiamo acquisito durante i nostri mandati, in modo che non vada disperso il patrimonio conoscitivo sviluppato con l’esperienza. È certo che chiunque voglia assumersi l’onore e l’onere di gestire questa società non viene abbandonato a se stesso, così com’è avvenuto nel mio caso. Ho sempre avuto la piena disponibilità dei precedenti presidenti a dare un aiuto e questo, in alcuni momenti difficili che la Società ha vissuto, è stato fondamentale».

A proposito di futuro: quando nel 2068 verranno celebrati i 200 anni dell’UGG, c’è un motivo particolare per il quale avrebbe piacere che il periodo di presidenza di Mario Corubolo venisse ricordato?

«Un’amica e collaboratrice esterna di UGG, subito dopo la mia nomina, ha scritto un post che mi ha fatto arrossire: “Le persone che riescono a incentivare con tale potenza sono una risorsa incommensurabile. Penso Mario Corubolo sia una risorsa per Gorizia. La nomina a Presidente mi ha fatta gioire e, soprattutto, pensare con orgoglio: “È anche il mio presidente””. Vorrei che il periodo della mia presidenza venisse ricordato non per quello che riuscirà a fare Mario Corubolo, ma per quello che riuscirò a fare per UGG assieme a tutte le persone che mi circondano in questa attività, dalla vicepresidente Elisa Hoban agli altri consiglieri: Stefano Benetti, Giancarlo Bigot, Rolando Parmesani, Emanuele Trevisan e Marco Zini, ai collaboratori di segreteria Paola Rosada e Stefano Marongiu, agli istruttori (troppi per nominarli tutti), ai collaboratori esterni, Cinzia Lacalamita e Igor Damilano e a tutte quelle persone che, in un modo o in un altro, fanno il bene dell’Unione Ginnastica Goriziana. Sarei orgoglioso se la mia presidenza venisse ricordata come il periodo in cui tante persone hanno collaborato assieme per permettere a UGG di continuare a perseguire i suoi traguardi, realizzando in concreto quello che è il nostro storico motto: “Volere è potere”».

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