Cervignano, riapre il Parco di Villa Chiozza

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redazione

9 Giugno 2017
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Ultimati i lavori di manutenzione straordinaria

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Sono stati ultimati i lavori di manutenzione straordinaria del compendio regionale del “Parco di Villa Chiozza” a Scodovacca di Cervignano, avviati da PromoTurismoFVG in collaborazione con il Comune di Cervignano del Friuli.

Il sito, considerato dalla Soprintendenza di interesse storico e quindi anche turistico, è stato per la prima volta aperto al pubblico dall’allora Agenzia TurismoFVG sempre in collaborazione con il Comune nel 2013 e successivamente rimasto chiuso per poter effettuare i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione nella sua interezza: il parco ospita infatti 5.300 soggetti arborei di cui 2.500 ad alto fusto oltre che due canneti di rilevanti dimensioni.

PromoTurismoFVG, attuando i principi della Carta dei giardini storici ICOMOS-IFLA, denominata Carta di Firenze (1982), che ha elaborato raccomandazioni riconosciute a livello internazionale per la salvaguardia e il restauro dei giardini storici pubblici e privati, ha avviato un processo di tutela e valorizzazione della qualità, ricchezza e fisionomia del parco per garantire nel tempo, a cittadini e turisti, a specialisti, studiosi e ricercatori, una fruizione consapevole, accogliente e confortevole.

In particolare, sono stati eseguiti tutti i lavori per la messa in sicurezza del percorso principale denominato “dei canneti” e che quindi ora è fruibile e aperto al pubblico; si sta ultimando e sarà aperto fra circaun mese il percorso detto “dei carpini” e, per la prima volta dopo 15 anni, si sta lavorando in collaborazione con la Soprintendenza per il recupero dell’itinerario “del fiume” che sarà ripristinato in circa quattro mesi.

Il parco, che rifletteva i criteri generali del parco all’inglese, è composto da una superficie complessiva di 22 ettari comprendenti un’area boschiva con una varietà di vegetazione di pregio naturalistico e la riserva dei cervi dove gli animali vivono in protezione e il cui numero varia in base alla stagione riproduttiva. Il vigneto, piantato nel 1937, è ancora attivo per la produzione di vino Refosco dal peduncolo rosso: recentemente è stato attivato un processo di mantenimento per il valore storico e vitivinicolo del ceppo di Refosco che prevede la sostituzione delle piante con altre dello stesso clone.

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