Gorizia omaggia Nora Gregor

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Margherita Reguitti

9 Giugno 2017
Reading Time: 3 minutes

Intitolato il Parco di Piazzutta

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Nora Gregor (1901-1949), star dei teatri di Vienna, protagonista del capolavoro di Jean Renoir “La regola del gioco”, diva a Hollywood e in Sud America, è da oggi ricordata anche dalla toponomastica della città di Gorizia dove nacque.

Le è stato infatti dedicato il parco centrale di Piazzutta, in piazza Nicolò Tommaseo, dopo che a oltre mezzo secolo dalla sua morte casualmente venne scoperta da alcuni appassionati cinefili goriziani, fra i quali il giornalista Igor Devetak, autore di varie pubblicazioni, e lo scrittore Hans Kitzmüller.

Eleonora Hermina Gregor nacque in borgo Piazzutta, da famiglia di lingua tedesca, quando Gorizia faceva ancora parte dell'impero asburgico e, fin da bambina, sognava di diventare attrice. Riuscì a realizzare il suo sogno a Vienna, Berlino, Hollywood e Parigi, diventando l'incarnazione della bellezza e calcando le scene in un'epoca segnata dalle due guerre mondiali.

Una star bella, brava e di grande fascino

Recitò in 28 film, alcuni diretti dai massimi registi dell’epoca.
Fu attrice prediletta di Max Reinhardt, dominatore e riformatore della scena teatrale europea tra le due guerre e, all’apice della carrier, venne acclamata dal pubblico del Burgtheater di Vienna, il massimo teatro austriaco.

Moglie di Principe, una favola senza lieto fine
Nel 1937 sposò il principe austriaco Ernst Rüdiger Starhemberg, leader nazionalista e paladino dell'autonomia politica austriaca, ministro degli interni e vice cancelliere, costretto dopo l'invasione nazista ad abbandonare l'Austria. La favola dell'attrice, brava, tenace e con fascino
da vendere, nata ai margini dell'Impero, che diventa principessa, non ebbe però un epilogo felice. Braccata dai nazisti, con a seguito il figlio non ancora adolescente, si rifugiò in Svizzera,  Francia e Sudamerica.
A ogni tappa le voci della gente erano diverse e lei rimaneva un'attrice con uno spiccato accento tedesco.  Quando dopo un triste declino nel 1949 morì, a Santiago del Chile, scomparve dalla memoria collettiva.

Un destino di solitudine anche nella morte
Nel mausoleo della famiglia Vergara nel cimitero cattolico di Santiago del Cile, mentre il consorte, Ernst Rüdiger Starhemberg, e il figlio, Heinrich Rüdiger Karl Georg Franciscus Starhemberg – Henry Gregor,
sono sepolti nell'abside della chiesa parrocchiale di Eferding, Alta Austria.

La scoperta a mezzo secolo dalla scomparsa
Nel 1999 grazie al lavoro paziente di ricerca coordinato dall'associazione Kinoatelje, si scoprì che l’attrice era nata da genitori di lingua tedesca in Piazzutta, in via della Scala, che nella Chiesa dei Santi Vito e Modesto dello stesso quartiere Piazzutta fu battezzata con il nome di Eleonora Hermina. Nell'istituto delle suore di Notre Dame fece le sue prime apparizioni sul palcoscenico. Visse a Gorizia fino a 14 anni, ritornando spesso in città da Vienna o da altre città dove visse per far visita alla madre.

Così scriveva alla madre nel 1941

«Allora io pensai a Piazzutta… Il mio ricordo d’infanzia piu bello è l’annuale festeggiamento della Pasqua: mi sembra ancora di vedere la chiesa illuminata e le innumerevoli luci sulle case tutto intorno. Sento ancora la musica delle bande musicali e mi ricordo perfettamente la nostra gioia. Quelli erano bei tempi!»

La motivazione del Comune per l'intitolazione
Per i meriti straordinari, conseguiti da Nora Gregor nel cinema e nel teatro, e perché nella sua vita è riassunta in maniera esemplare la travagliata storia europea della prima metà del Novecento, che è anche quella della sua città, il Comune ha fatto propria l’iniziativa di dedicarle il parco di Piazzutta. Sulla targa d'intitolazione l'iscrizione sarà trilingue: italiano, sloveno e tedesco.

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