“L’Italia in debito nei confronti degli esuli”

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redazione

10 Febbraio 2017
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Benedetto Della Vedova a Trieste

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“La forza e il monito che vengono dal ricordo del passato siano quanto mai utili per l'Italia e l'Europa”. Lo ha auspicato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova a Trieste, durante una visita all'Associazione delle Comunità Istriane, accompagnato dal ministro plenipotenziario Francesco Saverio de Luigi, svoltasi a margine delle cerimonie per il “Giorno del Ricordo”.

“La vicenda dell'esodo giuliano, fiumano e dalmata e la tragedia delle foibe – ha sottolineato il sottosegretario Della Vedova, rivolgendosi al presidente dell'Associazione Manuele Braico, al presidente dell'Università Popolare di Trieste Fabrizio Somma e a una rappresentanza delle 18 comunità aderenti – che l'Italia non ha compreso e non ha conosciuto, non è motivo di memoria fine a se stessa, bensì è un debito del Paese nei confronti degli esuli”.

A 70 anni dal trattato di Pace, che sancì la sconfitta italiana nella seconda Guerra mondiale, il ricordo resta vivo anche grazie all'intensa attività culturale e formativa svolta dalle associazioni degli esuli. “La nostra realtà – ha affermato il presidente Braico – rappresenta circa 4.500 persone, molte delle quali emigrate lontano, in America e in Canada, in particolare. Portiamo avanti progetti importanti affinché ciò che è accaduto nel passato – gli esuli istriani sono stati i primi a subire la pulizia etnica in Europa – non succeda mai più, attraverso iniziative che coinvolgono il mondo della scuola e con la pubblicazione di strumenti editoriali (come il mensile “La voce Giuliana” che raggiunge tutti gli aderenti).

“Chiediamo al Governo italiano – ha concluso Braico – un intervento per lo sblocco dei contributi (a valere della legge 72/2001) fermi ancora al 2010, la convocazione del tavolo al Governo”, anche per una revisione della normativa “il cui impianto – ha sottolineato de Luigi, rassicurando l'Associazione sulla prossima erogazione del saldo 2010 – crea non pochi problemi procedurali”.

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