Welfare locale, da Trieste a Londra 47 buone pratiche

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redazione

20 Gennaio 2017
Reading Time: 4 minutes

Tutte raggruppate in un Catalogo Aziendale

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Dopo un anno e mezzo di lavoro fatto con tutta la squadra della Direzione Sociosanitaria di ASUITS, il catalogo “The Company Catalogue of participatory local welfare projects” è stato accolto all’International Forum on Quality & Safety in Healthcare di Londra e sarà visto da più di 3.000 delegati provenienti da 80 paesi del mondo. Ad affermarlo è il dottor Flavio Paoletti, Direttore del Coordinamento Sociosanitario che sta seguendo e implementando tale progetto.

Il tutto è nato dopo un’analisi fatta sulla società odierna ancora troppo concentrata su un’idea di risposta ai bisogni sanitari puramente scientifica e tecnologica che trova la sua materializzazione negli ospedali, i quali però rispondono solo ai bisogni clinici di una parte della popolazione, quella affetta da patologie acute e traumi. La sfida odierna, sottolineata dal quadro europeo per le politiche per la salute Health 2020, è quella che si gioca nel campo sociosanitario, che risponde ai bisogni di una popolazione più vasta, ricostruisce i tessuti di solidarietà, sviluppa il concetto di sussidiarietà orizzontale, allargando la governance e la progettualità ai soggetti del terzo settore e potenzia le risorse delle famiglie in un’ottica di sviluppo del welfare locale partecipativo.

Il Catalogo Aziendale dei progetti e degli interventi di Welfare Locale Partecipativo promossi da ASUITs nasce dall’esigenza di monitorare e valutare tutti gli interventi di carattere sociosanitario innovativi, anche in una logica di trasparenza del sistema pubblico. 

Il progetto è stato sviluppato a partire dal 2015 da un’iniziativa della Direzione Sociosanitaria, seguita in particolare dal dottor Alessandro Dario Greco, che ha coinvolto tutti e quattro i Distretti, il Dipartimento delle Dipendenze, il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento della Salute Mentale.

“Lo scopo principale del Catalogo Aziendale – spiega Paoletti – è stato quello di realizzare una mappatura completa e definita di tutti gli interventi a carattere sociosanitario realizzati dai Distretti e dai Dipartimenti ASUITs valorizzandone gli elementi di taglio più qualitativo: logica progettuale, obiettivi, monitoraggio, piano operativo, comunicazione e promozione, rilevazione degli elementi innovativi e delle buone pratiche. A oggi sono stati censiti 47 progetti a carattere sociosanitario promossi dall’Azienda che coinvolgono circa 90 partner e tutte le strutture aziendali. La rete è così formata da 17 Enti (tra cui Comuni, UNICEF, Polizia di Stato, Carabinieri), 46 associazione di volontariato, 9 cooperative sociali, 3 aziende profit e più di 10 istituti scolastici. Le principali aree di intervento riguardano la promozione della salute, il sostegno, inclusione e riabilitazione sociale, il miglioramento della qualità di vita, il benessere di comunità e sviluppo del capitale sociale, la prevenzione delle malattie e delle disabilità sino a d arrivare alla costruzione di percorsi integrati, continuità delle cure e il contrasto all’istituzionalizzazione e alla cattive pratiche”.

A sua volta l’attività di mappatura ha avuto una doppia valenza per l’azienda: la prima è formativa, dato che ha rafforzato le competenze progettuali in ambito sociosanitario degli operatori coinvolti nell’attività; la seconda è “certificativa”, in quanto ha consentito di formulare un giudizio finale complessivo sui progetti e quindi valutarli, aprendo la strada a riflessioni su possibili miglioramenti.

La catalogazione ha anche l’obiettivo strategico di massimizzare la sinergia delle attività progettuali, creare nuove connessioni multi e interdimensionali nei modelli di prevenzione, cura, presa in carico, continuità assistenziale e riabilitazione in modo da incrementare l’efficienza e l’efficacia degli interventi e produrre nuove ricadute positive sul territorio. Il lavoro viene svolto in un’ottica di diffusione dei risultati, promozione e pubblicizzazione dei progetti in modo da incrementare il numero di beneficiari raggiunti, consolidare ed espandere le reti di partenariato, rafforzare le collaborazioni con altri enti e attori del terzo settore. L’ultimo aspetto da considerare, ma non meno importante, è quello di ottimizzare la spesa per la sanità pubblica intervenendo sul rafforzamento del tessuto sociale per prevenire richieste di accesso al sistema sanitario evitabili e ridurre la domanda di prestazioni inappropriate.

Il Catalogo è accessibile anche sul sito istituzionale dell’ASUITs allo scopo di promuovere le esperienze di welfare comunitario integrato, in modo che tutti cittadini e le istituzioni possano informarsi sulle iniziative portate avanti da ASUITs e avere a disposizione tutti i contatti e gli strumenti per potervi partecipare.

“È uno strumento importantissimo – afferma il Direttore Generale, Nicola Delli Quadri –. Per assumere decisioni valide sulle attività e le risorse da impegnare è necessario conoscere sempre più nel profondo la realtà nella quale si opera. Fatta di bisogni assistenziali ma non solo. La sfida che raccogliamo è quella di intercettare le situazioni che necessitano di sostegno, realizzare interventi  e farle diventare,  a loro volta,  supporto alla crescita della comunità. Un sincero ringraziamento e un plauso per l’ottimo lavoro svolto”.

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