Prezzi ingannevoli, sanzionati 3 distributori di benzina

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redazione

28 Dicembre 2016
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Operazione della Guardia di Finanza di Gorizia

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I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia hanno attuato un vasto piano di controlli finalizzato a verificare il rispetto della normativa vigente in materia di pubblicità dei prezzi da parte dei distributori di carburante, effettuando un monitoraggio completo di numerose stazioni di servizio.

Le attività ispettive, condotte attraverso sopralluoghi e rilievi fotografici, sono state mirate da un lato ad accertare se i prezzi esposti negli appositi cartelli corrispondessero a quelli effettivamente praticati agli automobilisti, e dall’altro a verificare che sulla carreggiata non venisse data pubblicità ai prezzi dei carburanti al netto del contributo regionale, ma fossero esposti i soli prezzi nazionali, come previsto dal D.M. 17.01.2013 (Modalità attuative delle disposizioni in materia di pubblicità dei prezzi praticati dai distributori di carburanti per autotrazione). Il decreto, infatti, all’articolo 2 (Pubblicizzazione dei prezzi visibile dalla carreggiata stradale) disciplina la corretta esposizione dei prezzi su apposita cartellonistica e vieta l’indicazione, visibile dalla carreggiata, di prezzi sotto forma di sconti.

Le operazioni di controllo svolte dalle fiamme gialle, con le quali per il solo comune di Gorizia ha collaborato la Polizia Locale del capoluogo isontino, hanno permesso di individuare tre distributori che esponevano congiuntamente sulla carreggiata sia i prezzi nazionali che regionali, traendo in inganno gli automobilisti non residenti nel Friuli Venezia Giulia sulla convenienza dei prezzi praticati, in quanto, come previsto dall’articolo 2 della Legge Regionale n. 14 del 11.08.2010, i benefici sono riservati alle “sole persone fisiche residenti nella regione”. A ciascuno dei gestori delle stazioni di servizio, come previsto dall’art. 6 del citato Decreto Ministeriale, in relazione alle norme del Codice dal Consumo e della Disciplina del settore del commercio, è stata irrogata una sanzione amministrativa da un minimo di € 516 a un massimo di € 3.098, che potrà essere definita entro 60 giorni con il pagamento in misura ridotta di € 1.032.

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