Trieste, guerra ai finti poveri

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redazione

28 Novembre 2016
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Accordo tra Comune e Guardia di Finanza

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Rafforzata la collaborazione tra il Comune di Trieste e la Guardia di Finanza. L’intesa è stata siglata presso la sede del Comune di Trieste dal sindaco Roberto Dipiazza e dal Comandante Provinciale del Corpo, Gen. B. Giovanni Padula.

La convenzione ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia complessiva dell’azione ispettiva in materia di concessione di prestazioni sociali agevolate, stanando eventuali finti poveri. In base all’accordo, il Comune di Trieste e la Guardia di Finanza si impegnano a cooperare per stabilire le modalità per avviare e gestire un efficace flusso informativo sulle dichiarazioni e attestazioni rese dai cittadini, ai fini dell’ottenimento dei benefici e delle agevolazioni previste. Da tale flusso informativo la Guardia di Finanza sarà nelle condizioni di poter selezionare le posizioni a rischio e, quindi, approfondire la veridicità delle dichiarazioni fornite agli uffici del Comune. I controlli saranno sistematici ed eseguiti attraverso l’incrocio dei dati forniti dai richiedenti con quelli risultanti dall’anagrafe tributaria e dagli schedari delle Fiamme Gialle. Contributi e sussidi economici, agevolazioni ed esenzioni tariffarie, integrazioni per il pagamento di rette in case di riposo e strutture socio-sanitarie, assegni di cura, bonus, rimborsi spese per il trasporto, agevolazioni fiscali, sono le modalità con cui il Comune viene incontro ai suoi cittadini offrendo aiuto economico in favore delle fasce più deboli. Si tratta di oltre 35.000 richieste all'anno a fronte di una spesa di 121 milioni di euro destinati a favore della popolazione triestina, per ottenere vantaggi di diversa natura.

Il Comune di Trieste è al 1° posto in Italia per spesa sociale pro-capite e per spesa per i servizi di asilo nido mentre è al 6° posto per la spesa di servizi quali la mensa scolastica, lo scuolabus e le prestazioni agevolate legate all'istruzione. Per avere accesso alle suddette forme di sostegno, i cittadini presentano l’ISEE (Indicato situazione economica equivalente) al Comune per ottenere le prestazioni agevolate. La Guardia di Finanza si occuperà quindi di verificare la correttezza e la veridicità dei dati reddituali dichiarati in fase di sottoscrizione del modello dichiarativo. In sintesi, grazie all’intesa raggiunta, sarà possibile individuare, con una mirata attività di analisi dei dati e di intelligence condotta dalla Guardia di Finanza sul territorio, eventuali irregolarità nella concessione di benefici, soprattutto in materia di prestazioni sociali e di esoneri e riduzioni tariffarie per le prestazioni scolastiche e per l’infanzia. Occorre precisare che tale iniziativa consentirà di valorizzare e affinare la fase di partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario, che nella sola città di Trieste ha già consentito di far emergere oltre un milione di euro sottratto al fisco. In tale contesto, il Comune giuliano produce segnalazioni anche su input da parte di soggetti esterni (tra cui Confartigianato) e, dopo averle elaborate, le invia all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza secondo le aree di rispettivo interesse individuate con provvedimento del Direttore Centrale dell’Agenzia delle Entrate.

“Questo accordo – evidenzia il sindaco Dipiazza – va nella direzione dell’opportuna e necessaria condivisione delle informazioni tra autorità preposte alla vigilanza e istituzioni, al fine di prevenire e contrastare comportamenti scorretti da parte di alcuni, che, purtroppo, vanno a danneggiare chi realmente ha bisogno di determinati servizi”. “Questa iniziativa – aggiunge il comandante Padula – consentirà di erogare agevolazioni ai soggetti realmente meritevoli assicurando, così, un concreto aiuto ai cittadini appartenenti alle fasce economiche più svantaggiate”. L’accordo prevede anche degli incontri informativi e scambio di esperienze professionali tra il personale del Corpo e del Comune di Trieste.

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