Il fumetto diventa realtà

imagazine livio nonis

Livio Nonis

11 Ottobre 2016
Reading Time: 2 minutes

Cosplay

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Un neologismo che sempre più sta prendendo piede nella nostra cultura: “cosplay”, termine composto dall’unione di due parole inglesi – costume (stesso significato del termine italiano) e play (gioco). Indica l’azione di indossare un costume che rappresenti un personaggio per interpretarne il modo di agire. Se in Italia spopolano le fiere del fumetto, gare cosplay, manifestazioni pubbliche e altre convention del settore, in Giappone, luogo da dove è giunta questa “moda”, è abituale andare in giro normalmente vestiti da “cartoons” e ogni domenica in un quartiere di Tokyo decine di ragazze e ragazzi si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e ai fotografi.

I personaggi rappresentati sono appartenenti al mondo del Manga (termine che indica i fumetti in generale) e degli Anime (neologismo con cui in Giappone si indicano l’animazione e i film d’animazione); tuttavia esistono anche personaggi appartenenti a videogiochi, film, serie tv, cantanti, personaggi dello spettacolo e della pubblicità.

A Monfalcone questa “moda” è arrivata grazie alla passione di Loredana Barile, vice presidente della Pro Loco cittadina, che cinque anni fa si è avvicinata al mondo del cosplay rimanendovi affascinata. Dapprima ha realizzato, insieme al marito e grazie alle capacità sartoriali della madre, diversi personaggi per la figlia impegnata in varie competizioni, quindi si è decisa a gareggiare personalmente, portando sul palco il personaggio di Morticia Addams assieme a Maurizio Gherardi nei panni di Gomez. Per la coppia non è importante la competizione ma il piacere di portare sul palco questi due personaggi che sono da loro molto sentiti e curati nei dettagli.

Proprio per far conoscere questo mondo, da due anni in piazza a Monfalcone organizzano eventi assieme a diverse associazioni, con un numero sempre maggiore di partecipanti che giungono da tutta la regione e persino dall’estero. A valutare tutti gli aspetti del personaggio rappresentato durante le gare è un gruppo molto preparato di giudici. Oltre alle esibizioni, le gare vere e proprie, in questi eventi c’è anche l’opportunità di visitare la mostra mercato, workshop abbinati a esibizioni di scuole di danza ed esibizioni di band musicali che eseguono brani di sigle televisive di cartoni animati.

Per gli amanti dei cosplay esiste una fitta rete di amicizie su Facebook dove poter scambiare commenti, confrontandosi con numerosi gruppi già consolidati. Un fenomeno senza età: Loredana Barile è infatti amministratrice della pagina FB “Cosplay senza età”, nome ripreso dall’evento organizzato lo scorso mese di luglio a Marina Julia e che gestisce assieme ad altri cosplayer “diversamente giovani”, come amano definirsi.

L’obiettivo del gruppo è quello di continuare a potenziare gli eventi: quello cosplay è un mondo creativo, nel quale bisogna saper disegnare, cucire, creare accessori, saper interpretare su un palco, suonare e cantare. «L’auspicio – dichiara Barile – è quello di riuscire a coinvolgere sempre di più la città e il territorio».

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