Udin&Jazz, settimana clou

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redazione

25 Giugno 2013
Reading Time: 4 minutes

Eventi fino al 2 luglio

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Settimana clou per il Festival Udin&Jazz, quella che da venerdì impegna diverse location cittadine e sposta il baricentro al Palamostre di via Diacono.

Si entra nel vivo con il primo appuntamento che accoglie, appunto, al Palamostre, il 28 giugno a partire dalle 21, due concerti di grande impatto: il chitarrista Maurizio Brunod – partner dei migliori strumentisti al mondo come Ralf Towner e Tim Berne – è sul palcoscenico conMiroslav Vitous, tra i più grandi contrabbassisti della scena internazionale, già membro dei Weather Report. Il duo interpreta standard rivisitati e brani originali di Brunod per una musica senza confini, di grande pathos e finissimo interplay. A seguire un altro duo “speciale”, composto dal vulcanico Claudio Cojaniz al pianoforte e dal contrabbassista Franco FeruglioBlue Africa è il titolo dello spettacolo, una miscela catartica e viscerale di nenie materne ed infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali.  

Un jazz affilato e di improvvisazione d’altissimo livello è quello del trio del contrabbassista Paolino Dalla Porta (strumentista di respiro internazionale, che ha suonato tra gli altri con Dave Liebman, Lester Bowie, Michel Petrucciani, Kenny Wheeler, Billy Cobham) che suonasabato 29 giugno alle 18.30 nel bel “salotto” di Corte Palazzo Morpurgo (con lui: Dario Carnovale al pianoforte e Luca Colussi alla batteria), e la serata continua con un momento di grande intensità, un evento complesso che con commozione e fedeltà ricorda il grande Jeff Buckley. I am not there. A night with/out Jeff Buckley è il titolo della serata al Palamostre che si articola partendo dalla presentazione del libro biografico Touched by Grace, scritto da Gary Lucas e pubblicato in Italia da Arcana editrice. A seguire la proiezione del rarissimo filmGreetings from Tim Buckley (2012, Tribeca Film), presentato a settembre al 37° Toronto Film Festival, appassionato racconto con gli occhi e il cuore del padre del giovane e geniale artista prematuramente scomparso. Chiude la serata un tributo alle musiche di Jeff Buckley da parte dell’Alessandra Machella Quartet.

Si torna a Corte Palazzo Morpurgo il 30 giugno, che alle 18.30 ospita il concerto finale dell’ormai consolidato Workshop di canto curato da Barbara Errico: sul palcoscenico, insieme agli allievi del corso, anche Elisabetta Guido e Barbara Errico con Mauro Costantini al pianoforte, Simone Serafini al contrabbasso e Emanuel Donadelli alla batteria. Di nuovo al Palamostre, dalle 21 per ascoltare i Mocambo Swing che presentano il loro nuovo lavoro discografico, Quando divento grande – contenente la novel graphic Maudit Bolero di Massimiliano Gosparini – che non manca di quella grande energia lirica e versatile dei dischi precedenti. Grande l’attesa per il progetto diRoy PaciCorLeone, che segue sempre al Palamostre. È uno dei progetti più interessanti e forti del trombettista siciliano, che illustra la sua ispirazione dalla lezione del jazz sperimentale e d’avanguardia, molto free in quanto a linguaggio e contenuti. È un percorso nel quale Roy non si improvvisa, anzi, riprende uno degli elementi fondanti del suo background musicale. CorLeone è un crossover che esprime un pairing tra hardcore selvaggio e jazz sperimentale: il tutto stemperato nei colori elettronici minimali e nei suoni “terragni” della Sicilia e dei paesi mediterranei, come una sorta di couscous armolodico.
Lunedì 1 luglio è atteso un nuovo aperitivo all’Osteria alla Ghiacciaia alle 18.30 con il Quartetto di Francesco Minutello, trombettista udinese che si impegna in alcuni standard riarrangiati e molti brani autografi, per tornare al Palamostre con due grandi signore del jazz: la “magnetica” e graffiante Laura Furci (pianista, interprete e autrice delle canzoni) apre la serata alle 21 con un irresistibile “one woman show” per voce e pianoforte; chiude la serata il trio di Chiara Civello, cantante che occupa la scena nazionale del jazz più morbido e melodico da molti anni: una voce duttile, carezzevole, intelligente e ricca di armonici, che ricordiamo per la recente apparizione a Sanremo.

Una grande e giovane forza apre la serata finale del festival (martedì 2 luglio), sempre al Palamostre, con il Giovanni Guidi Trio: il pianista Giovanni Guidi è un vero prodigio del pianoforte (a Udine affiancato da Francesco Ponticelli al basso ed Enrico Morello alla batteria). Non è più una rivelazione, Guidi: in pochi anni e a passi da gigante ha trovato una propria strada – fatta di una progettualità unica e di una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche – che lo sta portando ad affermarsi, oltre che come pianista, anche come “organizzatore di suoni” di prima scelta: le sue scelte timbriche sono infatti inconfondibili e strategiche. E non è certo un caso che un musicista illuminato qual è Enrico Rava l'abbia voluto al suo fianco e a lui difficilmente rinunci. Col suo nuovo quintetto in cui Shane Endsley e Dan Kinzelman hanno rimpiazzato Gianluca Petrella e Michael Blake è spesso in tour in Europa. 
Chiusura storica, a seguire, di seguito al Palamostre, con un’icona musicale degli anni Settanta: i Van Der Graaf Generator, che a Udine (unica tappa del Triveneto) si presentano nella formazione originale, con Peter Hammill (voce, chitarra e tastiere), Hugh Banton (organo e basso) e Guy Evans (batteria e percussioni), anime della band sin dal suo esordio, nel 1968.
I Van Der Graaf Generator hanno scritto la storia della musica internazionale dagli anni Settanta, e difficilmente si accontentano di etichette di genere: il loro stile si eleva sul panorama musicale per la profondità delle idee, per il coraggio delle riflessioni, per la forza sperimentale delle indagini musicali mutuate dal jazz, dal rock, dal soul e dall’elettronica e tradotte in chiave del tutto rivoluzionaria, epica e selvaggia.  

Una piacevole appendice prolunga il festival fino a sabato 8 luglio quando al Città Fiera di Torreano di Martignacco lo Show Rondò ospital’Aperitivo Jazz delle 18.30 con un angolo musicale di alta qualità: ad esibirsi Luca dal Sacco e Matteo Mosolo (Humpty Duo). 

Il programma completo di Udin&Jazz è su www.euritmica.it

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