Rinasce lo storico marchio “Friulvini”

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redazione

13 Giugno 2016
Reading Time: 2 minutes

Grazie alla cantina La Delizia

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Rinasce lo storico marchio Friulvini, simbolo per decenni del vino regionale sui mercati internazionali: a riportarlo in vita, con una nuova grafica moderna ma fedele alle radici territoriali, è la cantina La Delizia di Casarsa, che nel 2011 con l’allora presidente Denis Ius (attuale vicepresidente) mise in sicurezza uno dei patrimoni vitivinicoli del Friuli Venezia Giulia a “rischio” in seguito al fallimento dell’azienda con sede a Orcenico Inferiore di Zoppola. Un progetto che s’inserisce ora nel lancio della nuova Doc unica del Friuli.

Friulvini – ricorda Ius insieme all’attuale presidente Flavio Bellomo – è un marchio strategico, perché l’unico regolarmente registrato che riporta nel suo nome l’unione tra Friuli e vino, condizione molto apprezzata soprattutto sui mercati esteri dove la provenienza territoriale è un plus commerciale. L’operazione che abbiamo compiuto nel 2011 ha evitato che il marchio divenisse proprietà di realtà provenienti da fuori il Friuli Venezia Giulia, tutelando un patrimonio d’immagine che appartiene a tutti i friulani. Ora siamo pronti per rilanciare questo marchio anche nell’ottica di sviluppo della nuova Doc unica del Friuli, che vede ancora una volta Casarsa quale leader del sistema vitivinicolo regionale”.

Il ritorno alle vendite di Friulvini coincide con una nuova grafica, in cui l’aquila simbolo del Friuli sarà ancora sulle etichette ma in una versione moderna e stilizzata. Tra i vini che saranno commercializzati il Prosecco (alla cui coltura la cantina “aprì” intelligentemente proprio sotto la presidenza di Ius), Pinot grigio e Ribolla Gialla, ovvero quelli che in questi ultimi anni hanno visto una netta ascesa nelle preferenze dei consumatori.

Ma è l’intera Friulvini, che prima del fallimento nei primi anni 2000 era una delle realtà più grandi d’Italia, a essere al centro di un progetto globale di sviluppo da parte della cantina casarsese, la quale ha rilevato recentemente pure l’ex area produttiva nella quale stanno fervendo i lavori di ammodernamento. “Una superficie di 11 mila metri quadri – concludono Bellomo e Ius – per la quale investiremo 10 milioni di euro e che sarà utilizzata già a partire dalla vendemmia 2016 per la vinificazione e lo stoccaggio di 90 mila hl da uve di Pinot Grigio e Prosecco: sta nascendo così il più grande polo vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia, simbolo di un settore, quello agricolo, che partendo dalle proprie radici sa guardare al futuro da protagonista su tutti i mercati, nazionali e internazionali”.

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