Tecniche di primo soccorso per i neo patentati

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redazione

21 Aprile 2016
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“Scuola di vita in autoscuola”

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La Provincia di Trieste, CONFARCA (Confederazione autoscuole e consulenti automobilistici) e l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 1 “Triestina” hanno firmato la convenzione per realizzare a Trieste, in prima nazionale, il progetto pilota “Scuola di vita in autoscuola”.

Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare i giovani conducenti e i conducenti professionali sulla rilevanza del problema dell’arresto cardiaco e per fornire informazioni e strumenti per ridurne le conseguenze.

L’arresto cardiaco improvviso, purtroppo, è una causa di morte ancora troppo frequente. In Italia sono colpite ogni anno da questo evento circa 60.000 persone. La defibrillazione precoce praticata nei primissimi minuti dall’evento è il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza all’arresto cardiocircolatorio. Studi scientifici dimostrano, infatti, che le percentuali di sopravvivenza diminuiscono con il passare dei minuti. Dopo 2 minuti le possibilità di sopravvivenza sono ancora dell’80%. Dopo 8 minuti le possibilità si riducono solo al 20%. Le manovre salvavita e la defibrillazione precoce sono determinanti e possono triplicare la sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco. Usare un defibrillatore entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può aumentare la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.

Gli elementi fondamentali per la sopravvivenza sono quindi l’interazione tra la centrale operativa 118 e gli astanti, testimoni dell’evento arresto cardiaco, che eseguono la rianimazione cardiopolmonare e l’immediata disponibilità di un defibrillatore.

Il contributo erogato dalla Provincia di Trieste consentirà l’acquisto di 11 defibrillatori semiautomatici (DAE) che verranno dati in dotazione alle autoscuole aderenti al progetto; la formazione e l’abilitazione BLSD di 40 addetti; l’inserimento di un modulo educativo di “primissimo soccorso” nei percorsi formativi collegati alle patenti e l’organizzazione di eventi di divulgazione dedicati agli alunni delle scuole cittadine.

“È una grande soddisfazione per la Provincia di Trieste – afferma l’Assessore alla viabilità e trasporti dell’amministrazione provinciale  Vittorio Zollia – poter mettere a disposizione del territorio un numero così rilevante di defibrillatori, la cui distribuzione permetterà di creare concreti punti di riferimento di tutela sanitaria che vanno al di là dello stesso ambito della sicurezza e formazione stradale in cui si collocano, per risultare di fatto strumenti al servizio dell’intera collettività. Per questo sarà altrettanto importante pubblicizzarne adeguatamente la presenza.

“Da diversi anni – sottolinea Paolo Crozzoli, responsabile relazioni esterne CONFARCA –la nostra formazione ha spostato il focus dalla tecnica di guida alla costruzione di un atteggiamento “difensivo” basato sullo sviluppo di competenze atte a prevenire il pericolo e quindi il potenziale incidente e sulle tecniche di riduzione del danno. Da qui consegue la necessità di parlare anche del primissimo soccorso”. L’obiettivo di CONFARCA è quindi di testare a Trieste il progetto “Scuola di vita in autoscuola” e promuoverlo poi nelle altre città italiane.

“Il ruolo dell’AAS1 tramite il Centro Formazione Aziendale e il Sistema 118 – spiega Nicola Delli Quadri, Commissario Straordinario AAS1 – si concretizzerà nella realizzazione dei percorsi formativi rivolti al personale delle autoscuole CONFARCA  con l’obiettivo di sviluppare una vera cultura del primo soccorso e delle manovre salvavita. Il personale delle autoscuole imparerà quindi le tecniche di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore (BLSD) ma anche le principali tecniche di primo soccorso e gli elementi fondamentali che potranno essere trasmessi ai futuri automobilisti”.

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