Quando l’attualità è spettacolo

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redazione

18 Aprile 2016
Reading Time: 2 minutes

Venerdì a Trieste inizia “Link”

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L’attualità diventa spettacolo a Link, Premio Luchetta Incontra, il festival del buon giornalismo in programma a Trieste dal 22 al 25 aprile. Riflettori puntati sul palcoscenico della Fincantieri Newsroom in Piazza della Borsa per tre serate che intrecciano parole, musica e teatro. Si parte venerdì 22 aprile, alle 21, “The River Journal Project”, un percorso appassionante fra luoghi, persone e storie “di fiume”: un doppio filo di emozioni e racconti fra Po e Mississipi, fra risorse e contraddizioni del nostro mondo. Un progetto-performance firmato dal giornalista Marzio Mian, Premio Luchetta 2013, per molti anni vicedirettore a Io Donna. Sulle musiche live di Francesco Garolfi ecco il racconto dei fiumi fra Italia e Stati Uniti: dei luoghi che lambiscono, con le infinite storie di uomini e donne che incrociano le loro sponde. Un modo per celebrare il ruolo dei fiumi come risorsa e bene culturale, così come delle grandi invenzioni idrauliche che sono nate intorno al loro scorrere. Alla messa in scena collaborano i giovani reporter Nicola Scevola, Nanni Fontana, Massimo Di Nonno

Sabato 23 aprile, alle 21 la giornata di Link si chiuderà con un evento scenico, l’incontro di tre uomini preziosi del nostro tempo: “Tre uomini di parola” titola la conversazione teatrale fra lo scrittore, scultore e alpinista Mauro Corona, il giornalista Toni Capuozzo e il cantautore carnico Gigi Maieron. Musica, arte e parola si fondono per un dialogo intrecciato fra ambiente, crisi economica, rapporto dell’uomo con la natura, ricerca delle proprie radici. I tre uomini non saranno intervistati ma semplicemente dialogheranno col pubblico, senza scalette né preparazione, tutto rigorosamente improvvisato …

Lunedì 25 aprile, alle 19 spazio a “La leggenda del Rex – Dal nastro azzurro a Fellini. Un viaggio nel mito”, di Massimo Minella firmata dal Teatro Pubblico Ligure, chiamata a suggellare Link 2016. “La Leggenda del Rex” è un incrocio di parole, musica e immagini che ha sullo sfondo il più celebre dei transatlantici. Non è storia, ma è leggenda. Perché la seconda sopravvive e supera la prima. Così nel racconto di Minella, giornalista e scrittore, gli anni brevi e intensi della nave dei record scorrono sullo sfondo di un’avventura che sa essere divertente e amara, che sorprende, affascina e ferisce. Fino al tragico epilogo. Ma questa non è la fine o, meglio, non è la fine dell’avventura del Rex che sopravvive al suo affondamento e torna a vivere nell’immaginario collettivo. Sarà la metafora della fuga da una provincia troppo stretta, magistralmente sognata da Federico Fellini, ma anche  un veicolo pubblicitario. Massimo Minella, caposervizio di Repubblica, è responsabile della parte economico-marittima dell’edizione genovese del quotidiano. Coltiva da sempre la sua passione per la scrittura, alternando a volumi di carattere storico-economico pubblicazioni per l’infanzia. A Roma ha ricevuto il Premio Marincovich per la cultura del mare per il suo ultimo libro “Storie di navi e principesse che non fecero ritorno”. Da sue pubblicazioni sono tratti racconti teatrali in musica che hanno partecipato a diversi festival nazionali.

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