Paolo Rossi porta il FVG nelle case degli italiani

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redazione

30 Settembre 2015
Reading Time: 2 minutes

Domenica mattina su Rai Uno

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Sarà l’attore Paolo Rossi a far da guida per il Friuli Venezia Giulia per l’ultimo appuntamento con la collana di documentari “I Giganti”, in onda su Rai1, domenica 4 ottobre alle 9.55. Prodotta da Pepito Produzioni e Rai Cinema, e ideata da Mirco Da Lio e Ugo Barbara, la serie racconta il paese in 21 episodi (uno per regione con Trentino e Alto Adige a sé), tra eccellenze e aspetti meno noti, a partire da un testimonial d’eccezione: il suo più grande albero secolare. Un vero ”gigante verde”, scelto tra gli Alberi monumentali d’Italia, che sono tanta parte del patrimonio paesaggistico e ambientale del paese, ma anche testimoni di secoli di storia, genti e tradizioni. Sotto le sue fronde, un narratore d’eccezione, scelto tra artisti e campioni della regione, alla scoperta del territorio attraverso i cinque sensi.

Domenica, nell’episodio scritto da Tommaso Di Giulio per la regia di Simone Aleandri e realizzato con il supporto della FVG FILM COMMISSION, il viaggio nel Friuli Venezia Giulia di Paolo Rossi comincia accanto alla Farnia di villa Venier (località Sterpo di Bertiolo), la cui sola chioma ha un diametro di 32 metri. È la farnia più grande d’Italia e sorge nell’area dove un tempo esisteva il castello dei conti Colloredo. Si comincia con il tatto attraverso una passeggiata mozzafiato sulle Alpi Giulie, luoghi estremamente tangibili e concreti ma che riconciliano con il proprio io interiore, che ti rimettono in con-tatto con la natura ma anche con una spiritualità senza confini. Per parlare di udito spazio a due realtà antitetiche ma allo stesso tempo estremamente rappresentative della doppia anima della regione: i ritmi tribali e post-industriali degli Hardecore Tamburo di Pordenone e il folk in dialetto triestino di Toni Bruna.

La parola gusto è invece il perno per raccontare la doppia natura di un’altra parola: caffè. Verranno così indagate le mille variazioni in cui la bevanda più amata dagli italiani si può fruire in Friuli riscoprendo allo stesso tempo, grazie all’intervento di due scrittori, la meraviglia dei Caffè Letterari, luoghi che vibrano ancora di storie, tradizioni e cultura. Dalla letteratura al cinema, che è arte sinestetica, ma anche il medium in cui la vista (e la capacità di “far senso” attraverso la vista e lo sguardo) la fa da padrone. D’obbligo la visita per vedere il lavoro di preservazione e restauro della Cineteca del Friuli, un luogo dove lo sguardo “di qualità” ha sempre un posto in prima fila. Il viaggio attraverso i cinque sensi si conclude con il profumo del mare, affrontando l’olfatto in Friuli sospinti dal vento che gonfia le vele della Barcolana, la regata più affollata, divertente e popolare del Mediterraneo, dove il profumo della salsedine si mescola all’odore del cibo e dell’avventura.

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