Testo e traduzione, un legame inscindibile

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redazione

21 Luglio 2015
Reading Time: 2 minutes

Progetto “Tradurre la narrativa”

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Aprire i capolavori internazionali ai lettori di tutto il mondo e di qualsiasi lingua: la traduzione letteraria non è solo un’attività vicaria, è a sua volta un’arte, comporta ripercussioni fortissime nella storia linguistica e letteraria di un paese e proprio per questo gode di autorevoli estimatori. Autori come Milan Kundera affermano che il romanzo è quasi sempre una traduzione, e che non esiste la storia del romanzo in un’unica lingua: perché da sempre la letteratura è frutto sia delle opere scritte in lingua che delle traduzioni di capolavori delle letterature straniere. Ma come si diventa traduttori, attraverso quali percorsi? E qual è lo specifico di questa forma di artigianato letterario? Pordenonescrive, la scuola di scrittura creativa avviata nel tempo da pordenonelegge, vuole rispondere a questi interrogativi e alimentare con strumenti ottimali la curiosità di chi vuole accostarsi alla traduzione della narrativa: per questo, con l’apporto di grandi traduttori e di editor delle case editrici nazionali, propone la sua nuova iniziativa formativa, il corso “Tradurre la narrativa” in programma dal 30 ottobre al 12 dicembre. Il progetto, promosso dalla Fondazione pordenonelegge.it, si articola complessivamente in 48 ore di formazione, per confrontarsi con le difficoltà del tradurre letteratura. Il corso mira direttamente a professionalizzare i corsisti grazie a un rapporto di collaborazione con le case editrici Harlequin Mondadori e Marsilio, che valuteranno i migliori saggi prodotti e se li troveranno soddisfacenti proporranno dei contratti ai corsisti più meritevoli.

Sono previste 24 ore di laboratorio di traduzione dall’inglese e dal francese (alternative), condotte da Matteo Colombo (inglese) e Margherita Botto (francese), nelle quali si lavorerà principalmente su testi di narrativa contemporanea. E ulteriori 24 ore di seminari comuni con Anna Nadotti, Anna Mioni, Jacopo De Michelis, Massimo Bocchiola, Federica Manzon, Chiara Valerio e Lavinia Azzone per confrontarsi sul rapporto tra traduttore e testo, capire quali sono gli strumenti di lavoro del traduttore, come funziona una casa editrice, i criteri in base ai quali vengono scelti i libri da tradurre e i requisiti richiesti a una traduzione, e per fare pratica sull’editing e sulla redazione di una scheda di lettura.

Il corso è a numero chiuso e prevede 18 persone per laboratorio. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Le iscrizioni si apriranno martedì 21 luglio, info www.pordenonelegge.it I requisiti per accedere al corso sono una buona conoscenza della lingua di partenza e soprattutto un’ottima padronanza della lingua italiana. La sede di svolgimento sarà nel centro di Pordenone.

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