Il volto della libertà è femmina

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redazione

5 Maggio 2015
Reading Time: 2 minutes

A Trieste la mostra “Patchworks”

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Verrà inaugurata domani a Trieste la mostra “Patchworks – the face of freedom is female” (ospitata fino al 24 maggio nella Sala ex-Aiat del Palazzo Municipale, in piazza dell'Unità 4/B), organizzata dall'Associazione Spaesati con la collaborazione dell'Associazione Etnoblog e la Rete Regionale Antitratta.

Questo è il primo appuntamento della XVI edizione della rassegna S/paesati – eventi sul tema dell'immigrazione, che proseguirà poi in autunno. La mostra è la prima esposizione realizzata direttamente dalle donne uscite dalla tratta della schiavitù e dalla violenza ed è un'esperienza artistica che ha saputo coinvolgere numerose donne di varie nazionalità e culture residenti in vari comuni italiani.

“L'arte – ha dichiarato la vicesindaco di Trieste, Fabiana Martini – può contribuire molto a veicolare alcuni contenuti, dove la parola 'vittima' sottolinea il protagonismo delle donne che hanno compiuto un percorso importante e che 'parlano' attraverso le opere. A questa rilevante mostra abbiamo riservato uno spazio prestigioso che ci auguriamo sia molto visitato”.

“La mostra – ha spiegato Sabrina Morena dell’Associazione Spaesati – fotografica rappresenta la fase iniziale di un percorso che ha visto impegnate le ragazze accolte nei progetti dei centri antiviolenza di Ferrara, Pisa, Pinerolo, Reggio Emilia. Il progetto, nato da un’idea della fotografa Ippolita Franciosi e aiutata dalla collega Letizia Rossi, ha previsto laboratori sulle tecniche e linguaggi di fotografia, per realizzare poi insieme alle donne dei centri la prima esposizione non SULLE donne vittime di violenza ma realizzata DALLE donne, le quali diventano attive mettendo in gioco la propria creatività tramite il linguaggio universale della fotografia”.

 

Ippolita Franciosi è nata a Ferrara, laureata al Dams a Bologna. Fotografa dal 1995, è stata allieva di Mauro Galligani, come free-lance ha pubblicato reportage per diverse testate e mensili (L'Unità, La Repubblica, Noi Donne, King, Epoca, D di Repubblica, Frontiere News). Da diversi anni ha creato un percorso autonomo di studi tra fotografia, memoria e tematiche di genere. Si è occupata di raccolta di fonti orali delle donne partigiane che hanno vissuto la Resistenza in Italia,  Con Streghe? Una ricerca in Toscana ha indagato sugli antichi rituali collettivi e privati praticati in Toscana. Ha lavorato in Kossovo realizzando reportage sul popolo Rom, e costruendo laboratori creativi di fotografia rivolti ai bambini Rom.

Letizia Rossi è nata a Reggio Emilia, diplomata allo IED a Torino. Dal 1994 si occupa di fotografia pubblicitaria, specializzandosi in food, still life e post-produzione fotografica. Nel 2010 apre uno studio fotografico a Reggio Emilia. FOTOGRAFIA è un’ associazione culturale con sede a Torino , raggruppa diversi fotografi e videografi professionisti a livello nazionale, con il sostegno dei propri membri sviluppa progetti in ambito formativo e divulgativo su vari livelli. 

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