Un nuovo progetto formativo dedicato ai giovani giornalisti asiatici ed europei: ecco il FEFF Campus 2015, una delle principali novità del Far East Film Festival, in programma a Udine dal 23 aprile al 2 maggio. Una vera e propria scuola di giornalismo, coordinata dal veterano Matthew Scott, firma storica del South China Morning Post.
Il FEFF Campus 2015, dopo aver individuato quattro under 30 asiatici e quattro under 30 europei, affiancherà la pura didattica all'esperienza diretta, nell'ottica dello scambio fra media orientali e media occidentali: i docenti, professionisti della comunicazione e dell’industria audiovisiva, provengono infatti da entrambi gli emisferi. Il programma includerà seminari e workshop, concentrandosi sull’arte della scrittura in ambito culturale e cinematografico.
Per tutta la durata del FEFF 17, gli otto giovani giornalisti contribuiranno alla redazione di una newsletter e assumeranno un ruolo attivo all’interno della comunità globale del festival. Impareranno, cioè, come far funzionare una grande manifestazione internazionale e come raccontarla, come si imposta l’analisi di un film e come s’intervistano gli ospiti, comprendendo quali siano le strategie per affermarsi nell'odierno panorama mediatico.
Il FEFF Campus 2015 godrà del patrocinio di importanti associazioni europee e asiatiche, tra cui Europa Cinemas e Foreign Correspondents’ Club di Hong Kong.
Info: cec@cecudine.org
Matthew Scott scrive di cinema asiatico dalla sua base di Hong Kong da circa vent'anni. Si è occupato di cinema per il South China Morning Post, il principale quotidiano asiatico di lingua inglese, è un collaboratore fisso dell'agenzia francese Agence France-Presse e un collaboratore occasionale di pubblicazioni dell'industria cinematografica, Variety, Screen Daily e Hollywood Reporter. Ha scritto per Slate.com, The Guardian, The Independent, The Age e The Sydney Morning Herald. Nel 2014 ha contribuito alla realizzazione del campus sul giornalismo culturale organizzato durante l'evento di Art Basel svoltosi a Hong Kong.