A Trieste il primo museo multimediale d’Italia

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redazione

15 Ottobre 2014
Reading Time: 3 minutes

Presentato l’Alinari Image Museum

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Il Museo Alinari sarà realizzato grazie alla concessione–contratto stipulata dal Comune di Trieste con la F.lli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia. Il Comune dà in concessione alla Fondazione i locali del Bastione “Fiorito” o “Pomis” all’interno del Castello di San Giusto dove sarà istituito un servizio culturale con un nuovo spazio espositivo-multimediale dedicato all’immagine fotografica digitale e denominato Alinari Image Museum (AIM).

Si tratta di un Museo dedicato all’immagine a 360 gradi dotato di una sezione multimediale immersiva, impostata in toto sull’immagine digitale-multimediale, e una sezione multimediale/fotografica, rivolta tanto alla multimedialità quanto alla fotografia cartaceo/analogica.

Alla presentazione, tenutasi stamane al Castello di San Giusto, sono intervenuti gli assessori comunali alla Cultura Paolo Tassinari e ai Lavori Pubblici Andrea Dapretto, e il presidente della Fondazione Fratelli Alinari, Claudio de Polo.

Nel giungere alla individuazione della sede è stata sottolineata anche l’importanza di valorizzare per la città quei patrimoni civici di fotografia che sono di grande spessore storico e artistico anche se attualmente risultano relativamente accessibili e fra loro non coordinati, facendo dialogare l’immagine digitale e le recentissime innovazioni nell’ambito del multimediale, con la fotografia tradizionale di cui anche la città di Trieste dispone di un vastissimo patrimonio, per renderlo fruibile al meglio, in un epoca in cui ormai si parla di “immagine liquida”.

Le due sale saranno predisposte l’una come il completamento dell’altra, con uno svolgimento unitario che presenterà al pubblico le più innovative forme di divulgazione dell’immagine digitale e che farà conoscere le più importanti collezioni di fotografia tradizionale tra cui anche il patrimonio delle raccolte delle fotografie di Trieste.

Al cittadino sarà data la possibilità di trovarsi un’offerta completa, che porterà a Trieste nomi di fotografi di fama internazionale e costituirà un unicum quale museo dell’Immagine; primo Museo multimediale in Italia, e, così come concepito, fra i primi in Europa dopo Londra e Parigi; fra i più avanzati per la possibilità di avvalersi delle nuove recentissime competenze tecnologiche. Prevede, inoltre, installazioni destinate appositamente alla storia della città di Trieste, e quindi dell’Istria e della Dalmazia raccontata tramite fotografie, immagini e percorsi multimediali.

La sezione multimediale/fotografica prevede un percorso duttile per ogni tipo di esposizione cartacea, con pareti centrali a scomparsa. Si pensa di poter installare anche interazioni digitali a led che spieghino ed illustrino lo splendido panorama. Il tutto coordinato con uno specifico allestimento dedicato alla storia della città.

La sezione multimediale/digitale vedrà delle pannellature ad hoc studiate per ospitare al meglio le tecnologie necessarie.

Grazie al notevole potenziale degli strumenti, sia hardware sia software oggi disponibili, saranno allestite una serie di postazioni in grado di svolgere al tempo stesso sia il ruolo di contenitori che di espositori: consultazione e show, approfondimento e visualizzazione, percorsi emozionali, lettura e ricerca, convivono parallelamente nel medesimo spazio.

L’area in cui opera l’AIM è quella del web e quindi della rete mondiale. In particolar modo l’AIM desidera creare una forte collaborazione e scambio con quelle realtà storicamente e geograficamente più vicine: Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Ungheria, che costituiscono un’Alpe Adria allargata in questo nuovo aspetto e fruizione della cultura, grazie all’immagine e alle sue applicazioni tecnologiche.

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