La grande musica a Villa Manin

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redazione

13 Ottobre 2014
Reading Time: 4 minutes

Sabato l’anteprima di “Jazz & Wine of Peace Festival”

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Per la prima volta Jazz & Wine of Peace Festival, rassegna ideata dal Circolo culturale Controtempo giunta quest’anno alla sua XVII edizione, si sposta per la sua anteprima, in calendario sabato 18 ottobre, nella splendida cornice di Villa Manin di Passariano.

Lo fa con il concerto di un duo di giovani ma già consolidati talenti italiani: Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte, con il loro progetto “Soupstar”.

Si dice che il jazz italiano stia vivendo un momento di grazia unico proprio grazie a musicisti come loro, che appartengono a una nuova generazione capace di mettersi in gioco, delineando nuove strade. Oggi Giovanni Guidi, classe 1985, non è più una rivelazione: in pochi anni e a passi da gigante ha trovato una propria strada – fatta di una progettualità unica e di una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche – che lo sta portando ad affermarsi, oltre che come pianista, come organizzatore di suoni di prima scelta. E non è certo un caso che un musicista illuminato come Enrico Rava l’abbia voluto al suo fianco e a lui difficilmente rinunci. Lo stesso si può dire per Petrella, certamente uno dei nomi più accreditati in questi anni, quando si parla non solo di jazz ma – tout court – della miglior stirpe di musicisti di musica contemporanea. Il loro è un sodalizio che si regge un un’evidente sintonia umana, finissima, rafforzata da una lunga collaborazione in varie formazioni. La tromba di Petrella riesce allo stesso tempo a raggiungere il lirismo poetico e la serenità e ad accendersi, con fraseggi pirotecnici che ammaliano, pieni di classe e gusto. Il pianoforte di Guidi si preoccupa della parte armonica e racchiude e intreccia nelle sue sonorità intimismo e feroce estroversione, coniugando alla perfezione fasi delicatamente evocative e avvolgenti e altre di aggrovigliata problematicità. 

Dopo l’uscita del loro primo disco, “Soupstar” appunto, uscito nell’ottobre scorso per Musica Jazz, e dopo un’annata che ha visto accrescere la loro capacità e la loro notorietà a livello internazionale, grazie anche al successo della tournée in Serbia e Francia, Gianluca Petrella e Giovanni Guidi si ritrovano all’appuntamento di Villa Manin entrambi cresciuti, seppur con dinamiche diverse. In Soupstar il duo è riuscito così a trovare un ottimo equilibrio tra la libertà di sperimentare differenti linguaggi e il forte approccio all’improvvisazione.

A separare i due anagraficamente è un decennio: Guidi, non ancora trentenne, è il più giovane, ma grazie al jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, Enrico Rava, ha bruciato le tappe. Rava lo ha notato per la prima volta ai seminari estivi di Siena e immediatamente l’ha inserito nel gruppo Rava Under 21, trasformatosi in seguito in Rava New Generation. Con quest’ultimo gruppo Guidi ha inciso nel 2006 l’omonimo cd per l’Editoriale l’Espresso. Oltre alla collaborazione con Rava Guidi fa parte della Cosmic Band, diretta da Gianluca Petrella, del trio di Fabrizio Sferra ed è leader di propri gruppi. Si è esibito in vari e importanti festival: nell’edizione di Umbria Jazz 2006 è apparso come artist in residence per dieci sere consecutive, riscuotendo notevoli consensi. Nel 2007 nel referendum Top Jazz, indetto dalla rivista Musica Jazz, Guidi è stato votato da una giuria composta da 58 giornalisti e critici musicali come miglior nuovo talento.

Nato a Bari nel marzo del ’75, Petrella con i suoi quasi quarant’anni è il più anziano. Si è diplomato al Conservatorio della sua città con il massimo dei voti, ha collaborato con musicisti internazionali come Carla Bley, Steve Coleman, Michel Godard, Pat Metheny, John Abercrombie, e con musicisti italiani come Roberto Ottaviano, Paolo Fresu, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli. Ha partecipato a numerosi importanti festival internazionali in tutto il mondo e ha suonato nei Blue Note Jazz Club di Tokyo e New York. E’ attivo anche in territori extra-jazzistici. Nel 2001 ha vinto il referendum “Top Jazz” indetto dalla rivista Musica Jazz quale miglior “nuovo talento nazionale” e ha raccolto un prestigioso “award” per l’importantissimo “Django d’Or” internazionale, sempre in qualità di “miglior talento” europeo.

Per il concerto di Villa Manin i due musicisti proporranno una scaletta composta da una serie di standard riletti con originalità, da “Disturbing The Peace” a “Over The Rainbow”, fino a “Prelude to a kiss”, a brani scritti a quattro mani o inediti, con cui esprimeranno al meglio la loro personale dimensione, ricca di idee e di sfumature. Il concerto di Petrella e Guidi, con inizio alle 20.45, farà da anteprima a Jazz & Wine of Peace Festival, in calendario dal 23 al 26 ottobre a Cormòns e dintorni, con una tappa a Nova Gorica. Tra i nomi proposti quest’anno dal festival spicca Bill Frisell in anteprima europea e, in esclusiva italiana, la coreana Youn Sun Nah, icona del jazz contemporaneo, con il suo quartetto, lo straordinario contrabbassista e compositore israeliano Avishai Cohen e l’inimitabile chitarrista americana Mary Halvorson.

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