Imprese FVG, mai così male

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redazione

18 Luglio 2014
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Dati del secondo trimestre 2014

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Nel secondo trimestre 2014, è positivo, di 302 unità, il saldo tra imprese iscritte e cancellate nei Registri imprese delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. Il tasso di crescita nel trimestre è sostanzialmente stabile (0,28%) ed è inferiore sia alla media azionale (0,59%) sia a quello rilevato nello stesso periodo dello scorso anno: sono infatti diminuite le iscrizioni, che sono state 1.372 (mentre nel 2° trimestre 2013 erano 1.555), ma sono diminuite – pur di poco – anche le cancellazioni, che sono state 1.208 (mentre nel 2° trimestre 2013 erano state 1.248). E’ questo il quadro generale del Movimprese sul 2° trimestre 2014, diffuso oggi da Unioncamere nazionale, con i dati elaborati per la regione dal Centro studi Unioncamere Fvg. Il trend, anche qui, segue quello italiano: il 2° trimestre 2014 dà il peggior risultato per quanto riguarda le iscrizioni di nuove imprese, come evidente dalla serie storica. Un fenomeno, questo, che si riscontra in tutta Italia e che evidenzia come «la crisi – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo – abbia inciso e stia ancora incidendo molto sul dinamismo imprenditoriale, pur se va guardata con favore la contemporanea contrazione delle cancellazioni. Il saldo positivo di questo trimestre, però, non è sufficiente a riportare il segno più all’andamento delle imprese di questi primi sei mesi dell’anno».

Il semestre segna infatti -937 unità, con 3.286 iscrizioni e 4.533 cancellazioni. Tanto che continua ad assottigliarsi il numero complessivo delle aziende del Fvg: sono scese sotto la soglia delle 106 mila (105.955) quelle registrate e sono 93.685 quelle attive. Un anno fa i numeri erano 107.871 e 95.639. Nel 2005? Registrate ben 116.235, di cui 102.470 attive. «Come ha sottolineato anche il presidente Unioncamere nazionale Dardanello – aggiunge Da Pozzo – restiamo in una situazione delicata, in cui è necessario prestare massima attenzione alle politiche da mettere in campo per supportare chi crede nell’impresa, soprattutto i giovani, e ha bisogno di sentire le istituzioni al suo fianco in modo efficiente e veloce. Ora che il Governo sta operando per le tante riforme necessarie a riattivare il Paese, tra cui quella che riguarderà anche le Camere di commercio, confidiamo riconosca il ruolo delle nostre istituzioni, primario interlocutore delle imprese, capaci di interpretarne le esigenze e dare risposte concrete e in tempi rapidi. Molte di loro lo stanno evidenziando in questi giorni, contattando Governo e Parlamento. Dunque confidiamo che la riforma della Pa sappia valorizzare questi contributi e la nostra azione, per rendere sempre più efficiente il nostro operato, a fianco della crescita economica, dell’impresa e del lavoro».

Dinamiche provinciali: Trieste risulta la provincia con il tasso di crescita leggermente superiore alle altre, con 248 imprese iscritte e 154 cancellate (+94 unità) nel 2° trimestre 2014. A Udine risultano 641 imprese iscritte e 513 cancellate, con un saldo positivo di 101 unità. A Pordenone 327 iscritte e 268 cancellate (+59 unità) e infine a Gorizia 156 iscritte e 134 cancellate (+22 unità).

Quanto alle forme giuridiche, tra iscritte e cancellate, le società di capitale registrano un saldo di +155, le società di persone di +33, mentre le imprese individuali di +94. Le società di capitale passano così dalle 22.961 del 30 giugno 2013 alle 23.025 del 30 giugno 2014, «segno, questo, che le imprese che resistono si strutturano», spiega Da Pozzo. 

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