Menzione nazionale per gli studenti di Cividale

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redazione

18 Aprile 2023
Reading Time: 3 minutes

Metaverso, hikikomori e sfide per salvare il pianeta: gli allievi del “Paolo Diacono” protagonisti grazie al video “Watergame”

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CIVIDALE DEL FRIULI – Un gruppo di allievi della IB del Liceo Scientifico annesso al Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli ha ottenuto la menzione speciale per Watergate, il video realizzato per il progetto “SEED – Storytelling & Educational Entertainment Design”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito di FUTURA – la scuola per l’Italia di domani e sviluppato su tutto il suolo nazionale con la collaborazione di studenti, docenti ed esperti nel campo delle metodologie didattiche.

Grazie a questo risultato, la scuola si è aggiudicata un drone e il video verrà inserito all’interno della piattaforma “The Shifters” dell’Università di Cagliari. Dieci i progetti giunti in finale, che sono stati presentati da altrettante scuole superiori di tutta Italia alla Giuria, composta da rappresentanti dell’innovazione scolastica e dello storytelling digitale, ed esperti in format di didattica CBL e Outdoor Learning. Le proposte sono stati valutate secondo criteri quali: coerenza dell’opera con la tematica, analisi e ricerca, creatività e presentazione.

Il progetto SEED, iniziato con un corso di aggiornamento per insegnanti svoltosi a Lucca lo scorso novembre, richiedeva l’ideazione di un prodotto di divulgazione scientifica multimediale che avesse lo scopo di avvicinare i ragazzi alle scienze tramite il racconto di una storia. Gli studenti, coinvolti nella seconda fase del progetto, hanno avuto il compito di realizzare materialmente il prodotto ideato dagli insegnanti.

Nel caso degli allievi del Liceo Scientifico di Cividale, tale prodotto consisteva nella prima puntata di una serie chiamata “Watergame”, in cui alcuni Hikikomori vengono intrappolati nel metaverso e, sul modello della serie Squid Game, molto popolare tra gli adolescenti, devono superare diverse sfide, una per ogni puntata, allo scopo di salvare l’acqua per il futuro e garantire così la sopravvivenza della vita sul pianeta Terra.

Samuele Accalai, Giacomo De Tina, Lara Girardi, Elia Lisa, Cesare Monai e Marco Pelos hanno raccolto la proposta della loro insegnante di matematica, Daniela Fontana, e hanno messo in gioco le loro diverse competenze e quanto appreso a scuola, riuscendo a costruire un prodotto che ha convinto la giuria che si è complimentata per la cura con cui è stato realizzato.

Sono diversi gli spunti che i ragazzi hanno fatto propri: stanno frequentando un percorso scolastico che prevede un approfondimento delle tematiche ambientali, per il quale la scuola si avvale della preziosa collaborazione con l’ente ARPA Fvg che, insieme alla loro insegnante di scienze, ha preparato i ragazzi sul tema dell’eutrofizzazione. Proprio questa è stata la scelta dei ragazzi per il tema del loro episodio: la sfida degli hikikomori era trovare soluzioni al problema dell’eutrofizzazione. Dal punto di vista tecnico della realizzazione del prodotto video, i ragazzi hanno avuto la possibilità di incontrare dei professionisti che li hanno aiutati a focalizzare la loro attenzione su come impostare le riprese e le scenografie, oltre su come sviluppare la sceneggiatura.

I professionisti, che hanno messo a disposizione le loro competenze per il solo piacere di lavorare con i ragazzi, sono Debora Vrizzi, direttrice della fotografia originaria di Firmano, ormai affermata nell’ambiente cinematografico, e il giovane regista Pietro Cromaz, di San Pietro al Natisone, ex allievo del Liceo Scientifico di Cividale. Il video, della durata di quasi 4 minuti, è stato poi montato dagli stessi allievi con la supervisione degli insegnanti.

“Gli studenti – osserva la professoressa Daniela Fontana – hanno fatto tesoro dei suggerimenti e della collaborazione degli esperti, trovando il modo di costruire una storia coinvolgente, capace di veicolare il problema ecologico senza appesantirlo con una lezione didascalica, dedicando al contempo attenzione anche al tema sociale dei ragazzi che vivono in autoisolamento”.

“Siamo orgogliosi dei nostri studenti e dei nostri docenti per il risultato raggiunto. L’esperienza è stata entusiasmante per i ragazzi e ha stimolato la loro creatività, oltre che essere stata un’occasione per acquisire nuove competenze e approfondire tematiche culturali. La vittoria, poi, è stata una sorpresa inattesa che ha coronato il lavoro svolto, insegnando loro che impegnarsi e mettersi in gioco con serietà e passione porta a risultati di grande soddisfazione”, afferma il rettore del Convitto Paolo Diacono, Alberta Pettoello

 

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