Il rispetto delle api per l’equilibrio dell’ecosistema

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Livio Nonis

17 Marzo 2023
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L’apicoltura biodinamica al centro di un progetto che ha coinvolto esperti del settore, apicoltori in erba e semplici cittadini

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TRIVIGNANO UDINESE – Si è appena concluso a Clauiano un corso di apicoltura biodinamica a cura della associazione ApiSophia con sede a Tricesimo.

L’iniziativa nasce in collaborazione con il Comune di Trivignano Udinese e il suo vicesindaco e assessore all’Ambiente, Daniele Cocetta, nell’ambito della convenzione stipulata nell’aprile del 2021 con l’Università degli Studi di Udine, avente come obiettivo la tutela delle api e degli impollinatori selvatici, della biodiversità e degli equilibri dei nostri ecosistemi.

Se quello dell’agricoltore è un ruolo centrale nella gestione del territorio e dell’ambiente, quello dell’apicoltore lo è ancor di più, poiché l’ape rappresenta un anello fondamentale per gli equilibri naturali e per i cicli vitali.

È importante, dunque, conoscerla profondamente e rispettarla. Perché chi pratica l’apicoltura biodinamica sa che, contrariamene a quanto avviene con bovini, maiali e pollame, nell’etica animale si è dedicato poco spazio agli insetti e tra questi alle api domestiche.

In quanto animali non sensibili, questi godono solo del diritto di un “contatto rispettoso”. Questa considerazione, che per quanto riguarda le api risulta difficile da comprendere, deriva dal pregiudizio secondo il quale l’alveare non è che la somma dei diversi animali individuali che lo abitano, mentre è invece una vera famiglia che vive in una organizzazione sociale basata sulla fratellanza e regolata da un rigido ordine di ruoli e mansioni, dotata di magnifiche capacità quali autoregolazione della temperatura, di un sistema immunitario e di un sistema di comunicazione altamente specializzato, tanto da essere definito “organismo”.

Uno degli scopi più importanti dell’apicoltura biodinamica è quello di rendere le api più forti, limitando le tecniche apistiche invasive, favorendo la loro naturale propensione alla costruzione del favo, alimentandole esclusivamente con il miele e non con lo zucchero e permettendo la libera scelta della loro riproduzione attraverso la sciamatura che è la loro forma di rigenerazione. Inoltre, l’ambiente biodinamico è quello più amato da tutti gli insetti per la sua vitalità e perché privo delle insidie dei trattamenti chimici.

Attorno al docente del corso, Gianni Stoppa, apicoltore biodinamico esperto, richiesto in Italia e all’estero e in comitati scientifici, si sono riuniti apicoltori vecchi e “in erba”, provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e dal Trentino.

È stato anche allestito uno spazio espositivo, aperto anche alla popolazione, con pannelli descrittivi e arnie di varia foggia tra cui troneggiavano le Sun Hives, le arnie solari, intrecciate dalle sapienti mani e descritte ai curiosi da Julia Artico, l’artista del fieno che, da sempre appassionata al mondo delle api, con questa sua maestria dona loro questa abitazione costruita da un intreccio di paglia di segale, materiale molto amato dalle api, perché ricco di silicio che permette alle famiglie di regolare bene temperatura e umidità.

 

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