Carrozzeria Orfeo affascina Udine tra assurdo e reale

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Margherita Reguitti

5 Febbraio 2023
Reading Time: 2 minutes

A 10 anni dalla prima rappresentazione, il testo di Gabriele Di Luca suscita ancora riso e sgomento

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UDINE – Affascina e attrae, suscita riso e sgomento, un mix di assurdo e reale. Fa pensare: “non è il mio mondo”, precipitati e incollati ai vizi, ipocrisie, e velleità impastati a sentimenti di disarmante semplicità e essenzialità, nel vortice incalzante delle vite dei protagonisti.

A dieci anni alla sua prima “Thanks for vaselina” della Carrozzeria Orfeo non ha perso né forza né colore nella sua natura di teatro popolare che rappresenta il sociale contemporaneo.

La prova? Il successo di pubblico eterogeneo e interessato decretato al Palamostre di Udine per il cartellone del Teatro Contatto – CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

Storie e caratteri 10 anni fa forse molto assurde, oggi più digeriti: la fluidità di genere, le dipendenze mentite, i tradimenti velati di giustificazioni di patetiche idealità anticonformiste. Una spietatezza che lascia spazio a squarci di soluzioni umane in una società grottesca.

Il testo di Gabriele Di Luca, che firma anche la regia, in scena con Sonia Barbadoro, recente ingresso nella compagnia ma perfettamente in sintonia assieme alla giovane e talentuosa Carlotta Crolle, accanto al fondatore con Di Luca della “Carrozzeria Orfeo” Massimiliano Setti, e al “fluido” passionale Pier Luigi Pasino, è stratificato nei sentimenti e nei ritmi, montagne russe di temperature emotive e velocità fuori limite di battute. Quest’ultime di tanto in tanto troppo accavallate per arrivare comprensibili in platea. Personaggi difficili da tenere ben ancorati ma che la bravura, sensibilità e rigore degli interpreti, tengono lontano dalle sabbie mobili del grottesco-caricaturale, andando oltre l’utile cifra della volgarità ben contestualizzata, senza restare impantananti né nella ferocia buffa, né nel facile sentimentalismo. Un testo di una verità trans-relazionale che ben rappresenta, senza spocchia ma con aderenza al presente, facendosi capire, una parte della società.

Dunque un buon teatro popolare che anche dopo la chiusura del sipario è stato interessante momento di confronto fra pubblico e artisti, guidato da Fabrizia Maggi della direzione artistica del CSS e con protagonisti soprattutto allievi dell’Accademia “Nico Pepe” di Udine dove si sono formati Massimiliano Setti e Gabriele Di Luca.

Prossimo appuntamento 18 febbraio con Emma Dante in “Scarpette rotte”.

 

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