Udine stregata da “The Mountain”

imagazine margherita reguitti

Margherita Reguitti

27 Maggio 2022
Reading Time: 3 minutes

Teatro Contatto

Condividi

Ridicolo che la verità possa essere definita di questi tempi semplice, pura e pulita! La verità è complessa, contraddittoria e scivolosa! E poi esiste la verità? Oppure è la somma di tante verità?

Una messe di dubbi, con diverse possibili risposte in un vortice di caos ordinato di realtà e finzione per uno spettacolo che lascia il segno, intrecciando immagini di repertorio, riprese realizzate sul palcoscenico, interazioni fra attori e figure virtuali. Il tutto in una cornice di grandi schermi, computer, drone, telecamere e trucchi tanto semplici da risultare incredibili nel loro risultato di rendere vivi plastici in miniatura di ambienti naturali o domestici. Funziona e meraviglia “The Mountain” spettacolo multimediale in inglese con sottotitoli in italiano andato in scena al Teatro Palamostre di Udine nella 40esima stagione del Teatro Contatto ispirata dalla domanda “Chi ha paura del futuro?”.

Nel loro stile peculiare che comprende teatro, video e regia dal vivo, con drammaturgia intensa, che bilancia racconti, dramma e ironia, il gruppo teatrale catalano Agrupaciòn Señor Seranno, fondato da Alex Serrano, in scena con Anna Pérez Moya, Pau Palacios e David Muñiz, è tornato a Udine con lo spettacolo co-prodotto con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG per porre delle domande ma anche ricordare eventi del passato che hanno un forte legame con il presente. A dimostrare che nulla si inventa: cambiano gli strumenti.

Narrazioni diverse si intrecciamo in questo testo che rivela tutta l’intensità di documentazione ricercata, ordinata e approfondita, così come il grande lavoro di cesello intellettuale e di ricerca di originalità nella resa scenica. L’inglese George Mallory nel 1924 raggiunse la cima dell’Everest prima di perdere la vita nella sua avventura? È vera la corrispondenza con l’adorata moglie Ruth che gli chiede cosa cerca nella sua impresa estrema? Che differenza fra il potere di persuasione delle masse della radio nel 1938 e i social di oggi?

Orson Welles che seminò il panico con il suo programma radiofonico La guerra dei mondi, informando gli americani in una radiocronaca verosimile dell’invasione della terra da parte degli alieni. I suoi video prima di scuse poco dopo i fatti, contraddette 17 anni dopo, quando con sicumera e determinazione asserì che si era trattato di un esperimento. L’arroganza inquietante della maschera del dittatore Vladimir Putin che parla soddisfatto di fiducia e verità, mentre sovvenziona un esercito di falsi account social per seminare il caos e il dubbio e quindi per mettere in dubbio “la verità” a beneficio del ruolo della Russia e della sua politica estera.

“Lo spettacolo è stato presentato in anteprima nel luglio del 2020 a Barcellona e allora non sapevano che Putin avrebbe scatenato una guerra in Europa”, ha raccontato la compagnia in una conversazione a fine spettacolo condotta da Luisa Schiratti. In platea, sulla quale vola un drone-insetto raccogliendo immagini del pubblico in diretta proiettate sul grande schermo in scena, tensione e concentrazione sono palpabili: cosa è realtà, cosa è rappresentazione di una sua possibile narrazione? Interrogativi che l’arte, il teatro in particolare, deve avere la forza disturbante e la sfrontatezza motivata di porre. “The Mountain” lo fa.

Agrupaciòn Señor Seranno tornerà presto in Friuli non appena sarà pronto il suo nuovo spettacolo sempre coprodotto con CSS.

 

Visited 5 times, 1 visit(s) today
Condividi