Studenti cividalesi in cattedra a Dubai

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redazione

22 Novembre 2021
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Per Expo 2020

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Tre allievi del Liceo Scientifico del Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del FriuliVittoria Giaiotti, Veronica Maniscalco e Kent Idrizi (tutti di classe 4 L. Sc.), accompagnati dalla professoressa Daniela Fontana – hanno avuto l’occasione di prendere parte al laboratorio WISE (Workshop for Innovative Spaces and Education) promosso nell’ambito di EXPO 2020 Dubai dal Ministero dell’Istruzione, e per il quale il Convitto, in quanto Scuola Polo del Ministero per il progetto DEP (Digital Exchange Program), ha curato l’organizzazione logistica.

Per volontà del Ministero, oltre al Convitto di Cividale sono stati coinvolti studenti di altri 7 Istituti scolastici da tutta Italia (Carpi, Rapallo, Molfetta, Matera, Assisi, Pomezia e Firenze) che per 3 giorni hanno collaborato con studenti emiratini e internazionali.

WISE è un progetto partecipativo per immaginare e co-progettare grazie al punto di vista degli studenti nuovi ambienti di apprendimento, con l’obiettivo principale di rinnovare i criteri per il disegno dello spazio e delle dotazioni per la scuola del nuovo millennio.

L’attività, svoltasi nei giorni scorsi, è stata un hackathon, cioè una gara di creatività la cui location era l’Accademia del suggestivo Padiglione Italia all’interno di EXPO Dubai 2020, dove i ragazzi sono stati divisi in gruppi misti, composti da allievi di diverse scuole d’Italia e da studenti delle locali scuole emiratine. Obiettivo del laboratorio era di ideare e progettare una scuola sostenibile per i ragazzi delle future generazioni, che rispondesse alle caratteristiche che ciascun gruppo ha ritenuto essenziali per un ambiente d’apprendimento efficace.

In particolare, i ragazzi hanno dovuto tener conto dei diversi aspetti coinvolti nella realizzazione di un progetto, quali il target di età per gli alunni e la sua collocazione geografica, la scelta dei materiali da impiegare, senza trascurare i costi previsti, essenziali per la fattibilità. Il focus centrale del progetto era però il design che i ragazzi hanno ideato e creato grazie all’uso di software specifici sul computer, con l’aiuto eccezionale di Oculus Quest 2, un visore per la realtà virtuale che ha permesso loro di immergersi letteralmente negli ambienti che via via costruivano.

“Sono stati tre giorni di intenso lavoro per i nostri allievi ma anche di grandissima soddisfazione – ha osservato la Dirigente-Rettore del Convitto, Alberta Pettoello – e la giuria si è complimentata per la qualità di tutti i lavori presentati. Al termine della presentazione svoltasi nel prestigioso Auditorium del Padiglione Italia, sotto un luccicante tricolore, i ragazzi hanno avuto modo di visitare alcuni dei più significativi Padiglioni presenti in Expo, e soprattutto di respirare l’atmosfera internazionale e rivolta al futuro di questa prima gigantesca esposizione universale organizzata nel mondo Arabo. Sono rimasti entusiasti dell’esperienza vissuta che rimarrà per sempre impressa dentro di loro e che gli ha aperto una porta sul mondo e sul futuro”.

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