Aquileia, l’omaggio di Mattarella ai caduti in guerra

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redazione

3 Novembre 2021
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Questa mattina ad Aquileia la visita privata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un ultimo atto delle Celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto in Friuli Venezia Giulia.

Nel giorno che precede la Giornata delle forze armate, in Piazza Capitolo ad attendere il Capo dello Stato c’erano il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, l’arcivescovo metropolita di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli, il generale di Onorcaduti Gualtiero Mario De Cicco e il prefetto di Udine Massimo Marchesiello.

Presenti alle celebrazioni anche l’Associazione Nazionale Alpini-Sezione Aquileia, i rappresentanti delle Associazioni locali, la Giunta e il Consiglio del Comune di Aquileia e tutti i bambini delle scuole dell'Infanzia, primarie e medie.

Una cerimonia della Comunità e per la Comunità che ha espresso il legame indissolubile della città patriarcale e delle istituzioni locali alle vicende del Milite Ignoto.

Accompagnato dal sindaco Zorino, dal presidente Fedriga, dal ministro Guerini e dal vescovo, Mattarella ha deposto una corona d'alloro nel Cimitero degli Eroi in ricordo di tutti i Caduti di Guerra. Una commemorazione agli altri dieci Militi e alla madre, Maria Bergamas, che riposano alle spalle della Basilica di Aquileia dal 1921, separati dal loro undicesimo fratello e figlio, che dal 4 novembre 1921 giace all’Altare della Patria a Roma.

Il Presidente, a seguire, ha visitato gli interni della Basilica Patriarcale e i suoi mosaici per trasferirsi poi nel rinnovato Sacrario di Redipuglia.

Il capo dello Stato ha ricordato la salma del Milite Ignoto scelta tra undici da Maria Bergamas madre di Antonio Bergamas, soldato ucciso nel giugno del 1916 nella zona del Monte Cimone che mai fu ritrovato ma l’omaggio di oggi è stato rivolto ai suoi fratelli aquileiesi. Militi che furono tumulati nel cimitero dietro la basilica paleocristiana lo stesso giorno, alla stessa ora, del Milite Ignoto a Roma.

“Da tempo il presidente della Repubblica aveva espresso la volontà di visitare il Cimitero degli Eroi e onorare anche i dieci Militi non scelti da Maria Bergamas e siamo molto onorati della sua vista di oggi”, ha dichiarato Zorino. 

“L’omaggio del presidente ai Militi che riposano ad Aquileia e a Maria Bergamas – ha aggiunto il primo cittadino aquileiese – ha un significato profondo e porta testimonianza di quell’altro pezzo della storia del Milite Ignoto, rappresentata dai dieci militari tumulati il 4 novembre 1921. Un legame tra le due città che oggi è stato rinsaldato da quel senso di unità, di memoria e di collettività che mi auspico possano essere le basi per un nuovo fondamento comunitario e un messaggio di speranza per il futuro. La visita odierna da parte del Capo dello Stato ha trasmesso a tutti noi presenti una forte emozione. Il Presidente Mattarella è rimasto, inoltre, molto affascinato dal più grande mosaico del mondo che conserviamo all'interno della nostra Basilica, che ha potuto visitare in maniera molto approfondita in occasione della sua venuta per il Centenario del Milite Ignoto. Ringrazio le realtà locali, le istituzioni e il Ministero della Difesa – ha concluso Zorino – per la grande collaborazione e sinergia messa in atto per realizzare queste Celebrazioni. Un omaggio dovuto non solo al Milite Ignoto ma a tutte quelle 650mila vittime che hanno combattuto per la Patria senza chiedere nulla in cambio ma il cui sacrificio oggi riecheggia forte”.

“Il Milite Ignoto – ha dichiarato il presidente della Regione Fedriga – con la forza dell’esempio e la potenza del suo silenzio, ci rammenta che nei momenti più drammatici la nostra comunità sa riannodare il filo della concordia ed è capace di ritrovarsi sui valori sacri della civiltà al di sopra delle divisioni, dei dubbi e delle difficoltà. Pensiamo ai nostri soldati che hanno perso la vita, tantissimi, sul confine orientale, imbracciando un fucile per difendere la libertà e conquistare il proprio futuro. La nostra Patria di oggi, la sua identità, alimentata dei valori di democrazia e di libertà, è figlia anche di quei giovani. Il Milite Ignoto rappresenta un simbolo di straordinaria attualità, che riscopriamo in tutta la sua valenza: l’unificazione delle risorse morali di un Paese, la dedizione alla comunità nel sacrificio senza alcun personalismo, il ricordo delle nostre radici e della nostra storia anche nelle sue fasi più travagliate, la gratitudine e la commemorazione dei Caduti”.

Come ha dichiarato il ministro Guerini alla cerimonia di inaugurazione del Cimitero degli Eroi di Aquileia lo scorso 29 ottobre “Celebrare il Milite Ignoto a cento anni di distanza vuol dire celebrare un momento fondamentale della storia del nostro paese. Significa celebrare un simbolo che onora il nostro passato, richiama la nostra memoria, unisce un popolo. Perché è anche intorno ai simboli che si costruisce l’unità di una nazione”

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