Ronchi, a Paolo Berizzi il premio in Memoria di Daphne Caruana Galizia

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redazione

25 Giugno 2021
Reading Time: 3 minutes

Promosso da Leali delle Notizie

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Il giornalista Paolo Berizzi è il vincitore della quarta edizione del “Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia”.

Da quando la giornalista maltese è stata uccisa in un attentato il 26 ottobre 2017 a causa delle sue inchieste giornalistiche svolte a Malta, l’associazione Leali delle Notizie ha preso a cuore la vicenda di Daphne e ha deciso di indire un premio, in pieno accordo con la famiglia della giornalista, per ricordare tutti quei giornalisti che, come Daphne, vengono minacciati perché hanno il coraggio di raccontare la verità e di svolgere il proprio lavoro correttamente e con professionalità. Daphne ha raccontato con le sue inchieste sul Malta Indipendent e sul suo blog Running Commentary le collusioni tra gli interessi della politica e del mondo economico e le vicende di corruzione e di criminalità del suo Paese.

«Sono molto contento in qualità di presidente di Leali delle Notizie della collaborazione della famiglia – spiega Luca Perrinoche ha sempre appoggiato la realizzazione del premio in memoria di Daphne e tutte le nostre attività sulla la libertà di stampa e di espressione»

La prima edizione del premio era stata vinta da Federica Angeli, la seconda da Sandro Ruotolo e la terza da Fabiana Pacella.

Quest’anno l'associazione aveva individuato cinque candidature, chiedendo ai componenti del comitato scientifico di sceglierne una. Il maggior numero di preferenze è andato a Paolo Berizzi, senza necessità di intervento del direttivo di Leali delle Notizie. Il comitato scientifico era formato quest’anno da Rossano Cattivello (direttore di Il Friuli), Omar Monestier (direttore di Il Piccolo e del Messaggero Veneto), Ester Castano (giornalista di La Presse), Paolo Borrometi (presidente di Articolo 21), Giuseppe Giulietti (presidente FNSI) e Cristiano Degano (presidente ODG FVG).

La motivazione del direttivo in merito alla candidatura di Paolo Berizzi e approvata anche dal comitato scientifico è la seguente: «Paolo Berizzi, giornalista professionista, si è occupato di fatti di cronaca, politica e inchieste che gli sono valsi premi e riconoscimenti anche all’estero. Da vent’anni porta avanti un lavoro di indagine sul neofascismo e in seguito a minacce e ad atti intimidatori vive sotto scorta dal 1° febbraio 2019, unico giornalista Europeo sotto scorta per le minacce dei nazifascisti. Da tempo però era già entrato nel mirino di gruppi neonazisti e neofascisti per il suo lavoro di documentazione e inchiesta sulla rinascita di organizzazioni di estrema destra nel Nord Italia. Coraggioso e tenace, pur dinanzi alle minacce rivolte alla sua famiglia, Berizzi dimostra che la libertà di stampa e di espressione vengono messe in pericolo non solo da fenomeni criminosi e organizzazioni mafiose, di cui purtroppo siamo abituati a sentire, ma anche da gruppi politici estremisti, di tutti i colori, che ritengono di possedere l'assoluta verità e il potere di fermare la verità e chi la esprime. A lui va l’assegnazione della quarta edizione del “Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia” per confermargli il sostegno e la condivisione in una battaglia di libertà e di serenità giornalistica».

In occasione della settima edizione del Festival del Giornalismo, che si terrà a Ronchi dei Legionari dal 7 all’11 settembre, e in anteprima dall’1 al 5 settembre, verrà consegnato il premio al giornalista vincitore nell’ultima serata del Festival, ovvero sabato 11 settembre alle 20.30.

Il premio è stato realizzato dall’artista locale Fabio Rinaldi e verrà consegnato da un membro della famiglia di Daphne. L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Paolo Berizzi, nato a Bergamo nel 1972 e laureato in filosofia, è giornalista e scrittore. Inviato speciale del quotidiano La Repubblica, dove lavora dal 2000 e dove firma la rubrica quotidiana “Pietre”, scrive di cronaca e di politica. Si è occupato, tra i vari temi, di lavoro nero e caporalato, devianza, criminalità, sofisticazione alimentare, narcotraffico e terrorismo internazionale. Ha seguito alcuni dei più importanti casi di cronaca italiana ed è conosciuto soprattutto per le sue inchieste e il lavoro ventennale sul neofascismo. In seguito a minacce e atti intimidatori da parte dell’ultradestra vive sotto scorta dal 1° febbraio 2019 (attualmente unico caso di cronista in Europa).

Ha pubblicato: Il mio piede destro (2005, Baldini&Castoldi); Morte a tre euro (2008, Baldini&Castoldi); Bande Nere (2009, Bompiani); La Bamba (2013, Baldini&Castoldi); NazItalia (2018, Baldini&Castoldi); L’educazione di un fascista (2019, Feltrinelli).

Ha vinto vari premi e riconoscimenti.

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