Trieste, cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

imagazine_icona

redazione

24 Maggio 2021
Reading Time: 3 minutes

Cerimonia al Teatro Verdi

Condividi

“Al fine di riconoscere anche a Trieste, come in tanti altri luoghi del nostro Paese, la “paternità” del Milite Ignoto, che diverrà così Cittadino d’Italia, entrando a far parte dei simboli che appartengono alla nostra identità nazionale, grazie all'iniziativa proposta dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia e sostenuta dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani”.

Con questa motivazione – letta dal sindaco Roberto Dipiazza, con accanto a sé il presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca e il generale Rosario Aiosa, presidente del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare – il Consiglio comunale di Trieste, ha conferito la cittadinanza onoraria della Città al Milite Ignoto, nel corso di una seduta straordinaria e della cerimonia svoltasi nel Teatro Giuseppe Verdi.

“Con il conferimento della Cittadinanza onoraria del Comune di Trieste al Milite Ignoto – ha detto il primo cittadino – la nostra città aderisce al progetto del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, sostenuto dall’ANCI, che vedrà realizzarsi diverse iniziative che culmineranno il 4 novembre di quest’anno in occasione del centenario a Roma”.

“Nel corso del 1920 – ha proseguito il sindaco – sei medaglie d’oro si recarono presso undici cimiteri sorti nei luoghi delle battaglie più cruente della Grande Guerra dove individuarono per ogni luogo una salma priva di qualsiasi segno di riconoscimento. E Trieste fu qui protagonista. Alla presenza del Duca D’Aosta Emanuele Filiberto, comandante dell’invitta terza armata; Maria Bergamas che visse e morì nella nostra città e riposa nel cimitero di guerra di Aquileia, mamma di Antonio, maestro elementare caduto sul Cimone, in rappresentanza di tutte le madri d’Italia, tra le 11 bare anonime ne indicò una: quello sarebbe stato il Milite Ignoto. Il feretro quindi partì da Aquileia per essere tumulato all’Altare della Patria a Roma, dove i funerali solenni furono celebrati dal Vescovo di Trieste, Monsignor Angelo Bartolomasi. Quel viaggio del “Treno dell’Eroe” attraverso l’Italia, con migliaia di persone inginocchiate ai lati del binario divenne un’imponente manifestazione di cordoglio di quanti vedevano nel soldato morto il loro figlio, marito, padre, fratello e di orgoglio nazionale che segnò uno dei momenti spirituali più alti nella storia del nostro Paese”.

La cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto si è svolta alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Tra gli altri anche il prefetto Valerio Valenti, il presidente del Consiglio regionale Mauro Zanin, l’assessore regionale Alessia Rosolen e l’arcivescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi, rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma e studenti dell’Istituto comprensivo Antonio Bergamas.

Presente il gonfalone della Città di Trieste, dopo l’appello nominale da parte del segretario generale Fabio Lorenzut, il presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca ha aperto la seduta e portato il suo saluto.

Messaggi sono stati portati dal sindaco di Aquileia Emanuele Zorino e del generale Rosario Aiosa, presidente del gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare che, dopo aver ricevuto la pergamena e la medaglia della cittadinanza onoraria, ha firmato il libro d’oro del Comune.

Il presidente della Federazione Grigioverde, comandante Diego Guerin, in rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’arma ha consegnato quindi un riconoscimento al sindaco Dipiazza, mentre il generale di brigata Francesco Bonaventura, presidente di Assoarma Trieste, ha a sua volta donato un omaggio al presidente Aiosa.

L’attore Francesco Gusmitta ha quindi letto il brano “Una bandiera”, scritto dal triestino Giani Stuparich, tenente dei granatieri, Medaglia d’Oro al Valor Militare, dedicato a tutti i caduti della città irredenta di Trieste. Sono seguite le note e le parole dell’ “Ave Maria” di Schubert, interpretata dal soprano Nadia Fabris, accompagnata all’oboe da Marco Bernini e all’arpa da Tatiana Donis.

La cerimonia ha lasciato il Teatro Verdi e si è spostata quindi in piazza Unità dov’è arrivata, proveniente dal colle di San Giusto la fiaccola portata dai tedofori della Società Ginnastica Triestina e dalla Karate Do Trieste ed è stato acceso il tripode posto tra i “Pili della Vittoria”. La fiaccola è stata accompagnata dalle note della “Canzone del soldato ignoto”, composta da Giovanni Gaeta, noto con lo pseudonimo di E.A. Mario, autore della più conosciuta “Canzone del Piave”.

Al termine della cerimonia l’ammainabandiera solenne in piazza Unità d’Italia sotto una leggera pioggia e l’accensione delle luci tricolori sul palazzo del Comune di Trieste.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi