Una mostra sui campeggi di don Nino Comar

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Allestita a Terzo di Aquileia: raccolte 1.000 fotografie, 600 diapositive, 2.000 metri di pellicola pari a oltre 9 ore di filmati

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TERZO DI AQUILEIA – Inaugurata la mostra dedicata ai campeggi che per oltre un decennio don Nino Comar ha organizzato per i ragazzi di Terzo di Aquileia. Significativo il fatto che tanti di quei ragazzi che 52 anni fa hanno iniziato a organizzare la sagra di “San Pieri” abbiano voluto essere in prima fila a ricordare quei primi momenti, dove comunità e aggregazione erano i capisaldi della società di cinquant’anni fa.

Il parroco don Sinuhe Marotta ha sottolineato il valore educativo che il sacerdote di quella volta ha trasmesso, creando un ambiente amichevole ed educativo.

Marco Buiatti, uno degli organizzatori, ha ripercorso gli anni del parroco don Comar, descrivendo un periodo ricco di attività sportive e di allegria, nel quale gli spazi attorno alla chiesa divennero un ricreatorio parrocchiale.

Oltre ai classici sport di squadra come basket, pallavolo e calcio, don Comar organizzava anche tornei più originali e fantasiosi: corse ciclistiche, gimcane e persino gran premi di go-kart.

Infine, don Pino Franceschin, successore di don Comar, ha sottolineato la grandezza d’animo del suo predecessore, onorandone le doti di organizzatore e di motivatore dei ragazzi. Ha invitato tutta la comunità paesana a unire le forze per non disperdere quanto costruito.

Sono poi seguiti due momenti significativi: l’inaugurazione della mostra fotografica e la ricostruzione di un piccolo “campeggio” allestito con una tenda, un altare da campo e lo zaino originale di don Nino.

Durante l’alzabandiera, i presenti hanno intonato le canzoni di montagna che si cantavano allora.

In totale sono state raccolte 1.000 fotografie, 600 diapositive, 2.000 metri di pellicola pari a oltre 9 ore di filmati. I numeri a volte sembrano un’arida statistica, ma per i “ragazzi di Terzo” testimoniano la grande passione per i giovani ai quali don Nino ha dedicato una parte importante della propria vita.

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