Trieste: tecnologia d’avanguardia per persone non vedenti

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Conservatorio Tartini primo in Italia a dotarsi di un sistema in grado di aiutare in autonomia negli spostamenti senza necessità di accompagnatore

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Da sinistra Torlontano, Rosolen, Tognolli, Attini e Dado

TRIESTE – Il Conservatorio Tartini di Trieste è il primo in Italia a dotarsi di una tecnologia innovativa, che sin d’ora permette alle persone con disabilità visiva – studenti e pubblico non vedenti o ipovedenti – di orientarsi e muoversi in assoluta autonomia e di avere piena accessibilità all’interno della sua sede, senza la necessità di un accompagnatore.

Si chiama LETIsmart VOCE, è un progetto ideato e studiato dal ricercatore Marino Attini, ingegnere ipovedente, componente della Direzione della Presidenza nazionale dell’UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, messo a punto da SCEN, l’azienda triestina specializzata nell’assemblaggio di microelettronica hi-tech.

LETIsmart VOCE permette ai cittadini con disabilità visiva (e motoria) di riconquistare spazio e autonomia ed è perfettamente integrabile con gli strumenti di uso più comune per la disabilità visiva, sostituendo semplicemente il manico del bastone con uno pressoché identico, che all’interno contiene un sofisticato sistema capace di informare il non vedente su quello che lo circonda.

Una rete di radiofari

Questo avviene grazie a una rete di radiofari, appositamente progettati per essere posizionati nei contesti strategici da percorrere.

I radiofari LETIsmart comunicano con il bastone bianco in tecnologia LoRA (868Mhz), il sistema radio più recente ed evoluto, omologato sia outdoor che indoor.

Questo sofisticato sistema di trasmissione digitale garantisce una intercomunicazione e un controllo dei radiofari e una comunicazione criptografata fra radiofari e bastone, realizzata quindi in assoluta sicurezza.

In questo modo il non vedente riceve le principali informazioni che un vedente legge e premendo un pulsantino riceve una segnalazione acustica che lo guida verso l’esatta corrispondenza della postazione da raggiungere, in totale autonomia. LETIsmart non ha bisogno di computer o internet, il sistema funziona senza gps. E la batteria dura tutto il giorno e si ricarica facilmente, proprio come il cellulare.

Alla presentazione del nuovo sistema sono intervenuti l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione, Formazione e Famiglia, Alessia Rosolen, l’assessore alle Politiche Sociali e Welfare del Comune di Trieste, Massimo Tognolli, la presidente del Tartini, Daniela Dado, il direttore del Conservatorio Tartini, Sandro Torlontano.

All’interno del Conservatorio i radiofari LETIsmart sono stati installati nei punti strategici di Palazzo Rittmeyer: ascensori, Aula Magna, Sala Tartini, segreteria e servizi igienici, oltre a ulteriori radiofari ‘jolly’ perchè mobili, installabili all’occorrenza nelle postazioni opportune.

Autonomia di 10 ore di utilizzo

I radiofari installati nel Conservatorio dialogano direttamente con il bastone bianco della persona con disabilità e qualora le persone in arrivo non disponessero del proprio bastone possono segnalarlo, all’ingresso del Tartini, per ottenere uno speciale piccolo ricevitore che riceve direttamente i messaggi vocali del radiofaro.

«LETIsmart – ha confermato l’ideatore della tecnologia, Marino Attini – è una soluzione progettata con finalità esclusivamente etiche, al solo scopo di migliorare la sicurezza e l’autonomia delle persone con gravi deficit visivi. Ed è il sistema standard nazionale adottato dall’Unione Ciechi, già presente in molte città italiane con l’obiettivo di coprire entro qualche anno almeno 100 città. La SCEN, azienda triestina specializzata in microelettronica hi-tech con oltre diecimila progetti al suo attivo e collaborazioni in campo internazionale, ha sposato il valore etico di questo progetto con una forte responsabilità sociale sostenendolo, sviluppandolo e realizzandolo grazie alle più avanzate tecnologie. Grazie alla batteria ricaricabile l’autonomia di funzionamento degli ausili garantisce oltre 10 ore di utilizzo e oltre 4 giorni di standby».

Triesteprima città su cui è stata installata la rete LETIsmart, il Comune, ha messo a disposizione i semafori, all’interno delle pulsantiere, e i pali della luce insieme a fermate alimentate, per utilizzarli come supporto per i radiofari.

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