Scriptorium Foroiuliense a Roma sognando la Luna

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Presentate alla Camera 10 copie della riproduzione del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo Da Vinci. Che nel 2028 potrebbero attraversare lo spazio

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Roberto Giurano presenta il Codice a Roma

ROMA – Lo Scriptorium Foroiuliense di San Daniele del Friuli ha presentato la riproduzione del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo Da Vinci.

Un capolavoro identico all’originale per tratto e tipo di carta, che oggi è stato illustrato dal presidente della fondazione, Roberto Giurano, nella sala delle conferenze stampa di Palazzo Montecitorio alla presenza dell’assessore alle Finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, del presidente della Legacoop Friuli Venezia Giulia, Michela Vogrig, del sindaco di San Daniele del Friuli, Pietro Valent, e del presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto.

L’appuntamento si è aperto con il messaggio del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare italiana, il generale Luca Goretti, che ha “estremamente apprezzato l’attività di riproduzione del Codice. La copia –  ha scritto il generale nella prefazione al testo – colpisce per la peculiarità dei caratteri calligrafici. Si tratta di un lavoro che ha le radici nel passato, ma che ci proietta nel prossimo futuro“.

È questo l’obiettivo del legame ormai consolidato tra lo Scriptorium e l’Aeronautica da cui è nata anche l’idea di lavorare sul Codice conservato nella Biblioteca Reale di Torino, che ha concesso alla Fondazione le immagini della preziosissima opera.

Non solo alto valore culturale, però, perché il lavoro della Fondazione Scriptorium si distingue anche per l’aspetto sociale. A realizzare le copie, infatti, sono persone che fanno parte dei tirocini dell’Azienda sanitaria del Friuli centrale.

Primo libro sulla Luna

“Questo è il quarto lavoro che presentiamo qui a Montecitorio. Si tratta di sole 10 copie, realizzate partendo dalla digitalizzazione della Biblioteca Reale di Torino, identiche all’originale e realizzate come quel piccolo libro è stato fatto da Leonardo alla sua epoca. Abbiamo smontato digitalmente il codice originale, abbiamo studiato e analizzato come era fatto e abbiamo fatto la carta di cotone ricavato da stracci con il metodo fabrianese che risale al 1200. L’unico modo per riconoscerla dall’originale è la filigrana dello Scriptorium”, ha raccontato Giurano all’agenzia Dire.

Le prime tre copie sono state consegnate al generale Goretti: una sarà conservata presso il Museo dell’Aeronautica militare, una presso lo Stato maggiore dell’Aeronautica e l’ultima è a disposizione per diventare un regalo istituzionale.

“Le altre sette opere andranno nelle Biblioteche nazionali in giro per il mondo, perché per noi è un grande motivo di orgoglio rappresentare il Friuli e l’Italia nel mondo con i nostri manufatti, oggi conservati nelle più prestigiose biblioteche nazionali del pianeta, dagli Stati Uniti all’Australia”, ha aggiunto Giurano.

In attesa di una meta ancora più ambiziosa. Perché il sogno di Giurano è far salire le copie del Codice molto più in alto: “Sarebbe bello se nel 2028 questo Codice sbarcasse con l’uomo come primo libro sulla Luna. Sono fiducioso, speriamo che una parte del Friuli arrivi lì per prima”.

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