Salvare un oliveta salva la vita

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Raccolta fondi a sostegno del progetto di ricerca “O-liver” sugli effetti benefici dell’olio EVO nella prevenzione delle complicanze del fegato grasso

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Claudio Tiribelli

TRIESTE – Salvare un oliveto può salvare vite. È questo il messaggio lanciato dalla 8ª edizione della Camminata tra gli Olivi, evento promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio in collaborazione con LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), FIF (Fondazione Italiana Fegato Onlus) e UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

L’obiettivo è duplice: da un lato, valorizzare il patrimonio olivicolo dall’altro sensibilizzare sull’importanza dell’olio extravergine di oliva (EVO) in una dieta equilibrata per prevenire tumori e malattie epatiche.

Domenica 27 ottobre, oltre 100 Città dell’Olio in 18 regioni italiane ospiteranno trekking, escursioni in bici o a cavallo, degustazioni di olio EVO, visite ai frantoi e numerose attività per tutte le età.

Ma quest’anno c’è una novità: una raccolta fondi a sostegno del progetto di ricerca “O-liver”, il cui scopo è studiare gli effetti benefici dell’olio EVO nella prevenzione delle complicanze del fegato grasso, una patologia sempre più diffusa.

“La raccolta fondi rappresenta un’opportunità unica per sostenere una ricerca innovativa – afferma il presidente della Fondazione Italiana Fegato Onlus, Decio Ripandelli – che mira a comprendere meglio come l’olio EVO possa aiutare a prevenire e gestire la steatosi epatica. Grazie alla collaborazione tra Città dell’Olio e Fondazione Italiana Fegato Onlus, il progetto “O-liver” studierà i meccanismi molecolari attraverso i quali l’olio extravergine d’oliva agisce sulle cellule del fegato, contribuendo allo sviluppo di nuove terapie”.

“Questa edizione della Camminata tra gli Olivi sarà anche l’occasione per presentare la nostra proposta di legge contro l’abbandono dell’olivicoltura tradizionale. Ma, soprattutto – dichiara Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio –, per la prima volta collegheremo all’evento una raccolta fondi destinata alla ricerca scientifica. Il progetto ‘O-liver’ dimostra che piccoli gesti, come il sostegno a questa iniziativa, possono fare la differenza, non solo per la tutela del nostro patrimonio olivicolo, ma anche per la nostra salute”.

“Grazie alla collaborazione tra Città dell’Olio e Fondazione Italiana Fegato Onlus – spiega il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli –  e a seguito della campagna di sensibilizzazione denominata “O-liver” da una combinazione virtuosa delle parole “Oliva” e “Liver” (fegato, in inglese), questo progetto mira a fornire prove preliminari in vitro e a chiarire i meccanismi molecolari attraverso cui l’EVO esercita i suoi effetti benefici sulle cellule epatiche, contribuendo allo sviluppo di strategie terapeutiche innovative per la gestione della MASLD”.

Contribuire alla raccolta fondi per il progetto “O-liver” significa non solo supportare la ricerca scientifica, ma anche partecipare attivamente alla lotta contro una malattia epatica sempre più diffusa. Grazie a questa iniziativa, possiamo tutti dare un contributo concreto per la nostra salute e per la tutela di un patrimonio che è simbolo di cultura, tradizione e benessere.

LILT e FIF ribadiscono l’importanza dell’olio EVO come alleato nella prevenzione di numerose patologie. Francesco Schittulli, Presidente della LILT, sottolinea che “la salvaguardia del paesaggio olivicolo italiano è strettamente legata alla promozione della salute, poiché l’olio EVO di qualità è parte integrante della Dieta Mediterranea, riconosciuta a livello mondiale per i suoi effetti benefici”.

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