Salvare pozzi e falde, piano straordinario in FVG

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redazione

20 Luglio 2023
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In arrivo contributi per installare valvole di regolazione dell’erogazione nei pozzi artesiani. Prevista la chiusura delle fontane a getto continuo e dei lavatoi pubblici

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TRIESTE – Salvaguardare i pozzi, permettendone l’utilizzo e nel contempo garantendo che il volume di uso attuale sia compatibile alla loro salvaguardia intervenendo sugli sprechi.

Questo l’obiettivo che la Regione FVG si pone con l’erogazione di contributi a copertura delle spese per l’installazione delle valvole di regolazione dell’erogazione nei pozzi artesiani, grazie a un finanziamento di 3 milioni di euro.

Lo ha spiegato oggi l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, a commento dell’ordinanza siccità firmata dal direttore del servizio regionale competente, “la quale – ha aggiunto l’esponente di Giunta – è stata già illustrata a oltre 70 sindaci e ai consiglieri regionali per condividere con tutti gli attori istituzionali le misure straordinarie”.

La volontà è quella di affrontare con urgenza il tema dell’abbassamento delle falde acquifere, legato alla siccità degli ultimi anni e al cambiamento climatico in genere.

“Per questo – ha sottolineato Scoccimarro – la Regione ha pronto un piano straordinario volto a salvaguardare i pozzi e le falde, inestimabile ricchezza naturale del territorio regionale, che stanno registrando un continuo abbassamento. Questo, in prospettiva, rischia di privare della possibilità di utilizzo le famiglie, quindi dobbiamo intervenire affinché tale risorsa delle nostre comunità non venga meno. Il Piano agirà su più fronti: un’ordinanza con la quale si regolerà l’erogazione dei pozzi artesiani a uso domestico e pubblici, la chiusura delle fontane pubbliche a getto continuo o la riconversione con sistemi di ricircolo e una campagna informativa su vasta scala che coinvolga la popolazione sul tema del risparmio idrico e sulla riduzione del prelievo dai pozzi artesiani”.

“La Regione – ha precisato l’assessore – già dallo scorso anno sta mettendo in atto iniziative rispetto all’emergenza siccità, sia per limitare i prelievi a uso industriale, sia per regolamentare l’utilizzo di acqua nell’irrigazione e prevedendo investimenti, anche del Pnrr, per la riduzione delle perdite dalle reti acquedottistiche. Nonostante questi interventi e le ultime piogge la situazione resta comunque critica, specialmente per quanto riguarda le falde. Il vero problema è che, da qualche anno, il sistema degli acquiferi non è più in equilibrio tra il prelievo umano dai pozzi, da un lato, e le precipitazioni sempre più scarse, dall’altro”.

Per dare un dato di riferimento si sta parlando di circa un miliardo di metri cubi all’anno di acqua sprecata, “per intenderci – sottolinea l’assessore – come il fiume Isonzo in piena, ossia pari a oltre il 20% del fabbisogno per usi civili dell’intera Italia”.

L’ordinanza di regolazione dell’erogazione dei pozzi privati e di chiusura delle fontane a getto continuo e dei lavatoi pubblici sarà operativa dal prossimo mese di novembre, in modo da consentire a tutti di organizzarsi per adeguare gli impianti.

“Il secondo perno del Piano – ha sottolineato l’assessore – riguarda l’aspetto finanziario. Stiamo preparando un avviso pubblico per la richiesta di contributi ‘a sportello’, in modo semplice e veloce, a copertura delle spese per l’installazione delle valvole di regolazione dell’erogazione nei pozzi artesiani”.

Il contributo finanzierà il 100% delle spese sostenute dai cittadini e dagli enti con effetto retroattivo a partire da giugno del 2022. Sono già stati stanziati 750mila euro per i privati e 250mila per gli enti pubblici.

“In Giunta con il presidente e la collega alle Finanze abbiamo disposto ulteriori 2 milioni di euro portando i capitoli a un totale di 3 milioni di euro – spiega Scoccimarro –, ma siamo disposti a finanziare ancora la norma a fronte di richieste importanti”.

Il terzo asse dal piano per la salvaguardia di falde e pozzi si basa sull’avvio di una campagna informativa atta a coinvolgere la popolazione regionale sul tema del risparmio della risorsa idrica in generale, con un focus rivolto alla necessità di ridurre il prelievo da pozzi e fontane a getto continuo.

“Affinché l’azione del Piano regionale abbia successo – è stato l’appello agli amministratori rivolto dall’assessore alla Difesa dell’ambiente – è necessario che nei territori si capisca l’importanza di salvare il grande patrimonio regionale costituito da pozzi e falde acquifere. Non intervenire subito con queste azioni preventive significherebbe mettere a rischio un’importante ricchezza per il futuro, soprattutto in vista del cambiamento climatico in atto”.

 

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