pordenonelegge diventa ring letterario

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redazione

27 Agosto 2014
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Progetto “Dialoghi”

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Dal libro al dialogo, dalla parola scritta al confronto sui leit motiv del nostro tempo: per trovare nuove chiavi di lettura, spunti di riflessione imprevedibili cui si approda per consonanza, ma anche per opposizione. “Dialoghi” è una delle parole chiave di pordenonelegge 2014, la Festa del Libro con gli autori in programma da mercoledì 17 a domenica 21 settembre. Settantaquattro autori si confronteranno a partire dai loro libri in un grande ‘ring’ letterario, nel corso del festival, per interrogarsi su temi ineludibili del proprio ‘mestiere’ di uomo e di scrittore, incrociando personalità, opinioni ed esperienze.

Imperdibile si preannuncia il dialogo fra Mauro Corona, finalista del Premio Campiello 2014 con il suo “La voce degli uomini freddi” e Fredrik Backman, blogger ed editorialista di culto, al suo esordio in Italia e a Pordenone con il romanzo “L’uomo che metteva a posto il mondo: l’incontro, sabato 20 settembre (ore 11 – Teatro Verdi) sarà condotto dal direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta e dedicato alla relazione profonda fra il promettere e il mantenere, che il protagonista del libro di Backman evoca ad ogni istante. Un tema che Mauro Corona propone a sua volta da tempo e dal quale si potrà schiudere una conversazione sul lavoro, sul presente, sul bene e sul male. Basterà alzare l’asticella per estendere il confronto su come oggi è possibile aggirarsi e sopravvivere nelle regole del mondo globalizzato, lacerati fra il bisogno di naturalità e la necessità inevitabile di adeguarsi all’irreggimentazione sociale.  

Dialogo d’autore in famiglia, per i fratelli Carofiglio, Gianrico e Francesco, che sabato 20 settembre parleranno del loro romanzo scritto a quattro mani, “La casa nel bosco”: un ricettario, non solo metaforico, dell’infanzia, dell’adolescenza e di un’età adulta ancora capace di riservare sorprese. Sempre a quattro mani, ma questa volta tutto al femminile è il libro scritto da Milena Agus e Luciana Castellina,” Guardati dalla mia fame”: ne deriverà (domenica 21 settembre) un dialogo di drammatica attualità, che prende le mosse dal racconto di un efferato delitto e si dipana con lo sguardo sia della vittima che dell’aggressore, estendendo la visuale dei fatti allo scenario sociale. Un dialogo che si preannuncia scoppiettante (domenica 21 settembre) è quello fra Sergio Claudio Perroni e Tullio Avoledo: come gli scrittori affrontano la traduzione, o anche a volte la riscrittura, del classici letterari? Un altro dialogo in tema di scrittura, divertito e ironico, è quello fra Tiziano Scarpa e Elena Stancanelli (domenica 21 settembre): si parlerà delle disavventure dello scrivere, cioè di cosa succede per il semplice fatto di aver pubblicato. La scrittura umoristica, capace di fare ridere e al contempo di guardare al mondo contemporaneo con disincantata profondità, sarà il tema del dialogo fra due scrittori dalla forte vena satirica, Peppi Nocera e Alessandro Robecchi (domenica 21 settembre).

Bianca Leoni Capello e Leonardo Patrignani si interrogheranno sui confini del fantastico raccontando la loro particolare visuale di autori a stretto contatto con la materia duttile, ma a volte evanescente, dell’irrazionale (venerdì 19 settembre). Del “Racconto. Eccellenza formale e indifferenza editoriale?” dibatteranno Giulio Mozzi Rossella Milone per indagare la scarsa attenzione dell’editoria, italiana soprattutto, rispetto alla scrittura di racconti (venerdì 19 settembre). “Interpretare e tradurre. Quanto sono lontani i classici?”, se lo chiederanno Alessandro Fo e Alberto Camerotto in un confronto con la lontananza, con il pensiero differente e la lingua diversa (sabato 20 settembre). Può la scrittura raccontare il nostro Paese, in quali modi e con quali mezzi? Se lo chiederanno Nicola Lagioia e Walter Siti  in un dialogo su “La scrittura e l’Italia contemporanea” per dimostrare che la sfida è possibile: non a caso i due autori, ciascuno col proprio stile, hanno saputo entrare nel vivo nelle contraddizioni del presente (sabato 20 settembre).

La letteratura è anche una continua riflessione su se stessa, e sui grandi personaggi che ne hanno scritto la storia. Un grande scrittore del Novecento italiano, Carlo Emilio Gadda, sarà il protagonista del dialogo fra Federica Pedriali e Fabrizio Gifuni (sabato 20 settembre). Il libro, le sue prospettive, il suo significato e il suo valore di libertà, saranno al centro del dialogo fra Gian Arturo Ferrari e Pierluigi Battista (venerdì 19 settembre), mentre del web, dei social network e delle nuove forme di narcisismo dialogheranno (sabato 20 settembre) Loredana Lipperini e Giovanni Arduino: “Morti di fama: iperconnessi e sradicati tra le maglie del web” potranno forse ritrovarsi nelle loro parole e verificare come si transita facilmente dal “penso dunque sono” all’ “ho tanti like quindi esisto”. “L’italiano in gioco”, con gli esperti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, ci farà interrogare sul nostro italiano, sulle regole della grammatica di cui non sempre siamo certi (venerdì’ 19 settembre). Di lingua, stile e società, tra linguistica e letteratura, parleranno Giuseppe Antonelli, Daniela Ranieri e Claudio Giunta (sabato 20 settembre).

Anche le città italiane entreranno nel cuore dei Dialoghi di Pordenonelegge 2014: una Trieste mitteleuropea a forti tinte noir si staglierà nelle voci di Veit Heinichen e Roberta De Falco, incrociate da un giallista ‘doc’ come Luca Crovi (sabato 20 settembre); mentre al centro dell’incontro fra Tony Laudadio e Francesco Mari sarà una Napoli bella e irredimibile (doenica 21 settembre). Due dialoghi saranno dedicati ai profondi e spesso sorprendenti rapporti fra matematica e letteratura: Stefania Piazzino e Tom Petsinis si chiederanno perché le vite dei matematici sono così affascinanti per i romanzieri (sabato 20 settembre), mentre Chiara Valerio e Marco Malvaldi si interrogheranno su come la matematica e la letteratura possono incrociarsi per creare un possibile racconto del mondo in cui viviamo (domenica 21 settembre). La storia familiare e la storia italiana, saranno al centro di due dialoghi: quello fra Caterina Bonvicini e Sabine Gruber, per scoprire come la letteratura può svelare le intersezioni fra la storia individuale e la storia degli storici (domenica 21 settembre); e quello fra Angela Scipioni e Antonella Cilento su “Il piacere e il dolore delle donne”: un intreccio al femminile che ripercorrerà l’impegno, spesso opaco e sempre complesso, per affermare nel tempo la propria identità di donna. Sul filo dei ricordi e della loro trasposizione nella filigrana letteraria saranno i dialoghi fra Antonio Riccardi e Giuseppe Lupo, che metteranno insieme il minimo dettaglio della leggenda familiare con il grande affresco storico (domenica 21 settembre).  

De “La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile” discuteranno Luciano Mecacci e Paolo Mieli per ripercorrere l'”affaire Gentile”, a settant’anni dai fatti e con le novità portate dall’indagine di Mecacci su quel “cold case” attraverso documenti inediti e clamorosi (sabato 20 settembre). E l’occasione della pubblicazione dei diari di Tiziano Terzani sarà l’occasione, per Angela Staude Terzani e Alen Loreti, di fare il punto, a dieci anni dalla scomparsa, sul lascito culturale e morale del grande giornalista (domenica 21 settembre). Dell’avventura dell’ascolto, quindi di “Radio. Paesaggio interiore e leggenda” dialogheranno Riccardo Chiaberge e Lorenzo Pavolini, stimolati dalle domande di Gloria De Antoni. L’occasione per raccontare l’incanto della radio, vista come paesaggio interiore, e come impresa economica e leggendaria (domenica 21 settembre).

Nomenklatura. Chi comanda davvero in Italia” fra i politici da una parte, e dall’altra i consiglieri di Stato, i capi di gabinetto, i responsabili degli uffici legislativi dei ministeri, i tecnocrati della Ragioneria generale, gli alti dirigenti? E’ la questione di cui dialogheranno Marco Panara, Riccardo Illy e Paolo De Ioanna, coordinati dal  direttore del quotidiano Il Piccolo, Paolo Possamai (sabato 20 settembre). Il dialogo fra Caterina Soffici e Corrado Formigli ci porterà in viaggio per l’Italia, attraverso le storie degli imprenditori che hanno combattuto e vinto la crisi (sabato 20 settembre). E per dimostrare che la globalizzazione non obbliga necessariamente l’Italia a un destino da comprimaria, Gianfelice Rocca, in dialogo con Dario Di Vico, fornirà argomenti e idee, racconterà esperienze e vicende (giovedì 18 settembre). Di “Come la crisi cambia i giovani del Nord”, introdotti da Lorenzo Padovan, dialogheranno Francesco De Filippo e Maria Frega, che dopo una approfondita inchiesta sulla condizione giovanile nell’Italia meridionale hanno messo a confronto l’energia creativa con la sazietà, la pigrizia, e la tendenza dei giovani che speso preferiscono nascondersi dietro famiglie e istituzioni. Di “Cultura d’impresa e imprese della cultura” converseranno  Aldo Bonomi e Guido Guerzoni, per spiegare come il sapere, oggi, incida diversamente sullo sviluppo delle risorse tradizionali (venerdì 19 settembre). E sempre Aldo Bonomi dialogherà con Michelangelo Agrusti su “L’eclisse della società di mezzo”, ovvero la tendenza evidente di voler obliterare quelle entità o rappresentanze che hanno costituito per molto tempo la cerniera di intermediazione tra i cittadini e chi gestisce il potere (venerdì 19 settembre).

Gianni Biondillo e Luigi Nacci discuteranno (domenica 21 settembre) dell’arte di camminare, tra periferie abbandonate e celebri percorsi storici. Di salute, erboristeria, buone pratiche alimentari e cura di se stessi, incrociando antichi saperi e nuove conoscenze scientifiche, parleranno due incontri fra loro fortemente collegati con protagoniste due donne: Livia Azzariti che ne dialogherà con Marco Bresadola e Duilio Contin (sabato 20 settembre) e Rosanna Lambertucci a confronto con Pierluigi Rossi (domenica 21 settembre). Lia Celi e Andrea Santangelo ci insegneranno la storioterapia, e cioè a usare la Storia come un armadietto dei medicinali per fronteggiare e ridimensionare i malanni più vari, e ritrovare la gioia di vivere nel presente (sabato 20 settembre). L’alimentazione, fra antropologia e buon vivere, sarà raccontata nel dialogo tra Paola Maugeri che proporrà le sue ricette vegane, sane, golose e rock, e Elisabetta Moro, antropologa culturale che si occupa di alimentazione (venerdì 19 settembre). Al desiderio di rompere con lo stress del quotidiano attraverso la montagna, alla sfida che accompagna ogni difficile scalata sarà dedicato (domenica 21 settembre) il dialogo fra Devis Bonanni e Alessandro Toso, in prima al festival con suo primo libro “Destini verticali” (Ediciclo), uscito dopo gli ottimi riscontri al talentshow di Rai3 Masterpiece.

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