Pierpaolo Mittica, il fotografo degli ultimi

Reading Time: 6 minutes

Le sue immagini danno voce ai paria del mondo, persone prive di volto e diritti. «Ho sempre messo al primo posto la libertà di scegliere i temi sociali dei miei scatti». Come il suo ultimo straordinario reportage da Chernobyl: «Un racconto di umanità e di amore eterno per una terra persa per sempre»

Condividi

Pierpaolo Mittica

La fotografia per Pierpaolo Mittica è lo strumento per narrare storie sepolte, crimini perpetrati ai danni del pianeta.

Un tramite per raccontare la vita di tanti ultimi, paria del mondo: lo sfruttamento da parte dei Paesi ricchi di una massa di senza voce, privi di volto e diritti.

Il suo motto “I photograph because I need to photograph – fotografo perché ho il bisogno di fotografare” è mediato dal rapporto con quello che lui definisce essere stato il suo maestro di fotografia e mentore di vita, Walter Rosenblum (1919-2006, fotogiornalista durante il grande sbarco D Day in Normandia nel 1944 e fra i primi a documentare l’ingresso americano nel campo di concentramento di Dachau).

«Ho conosciuto Walter e sua moglie Naomi a Spilimbergo – ricorda Mittica – dove ho seguito le sue lezioni. Era il 1997 e da subito è nata una bella amicizia con entrambi. Per me è stato un maestro spirituale. Un mentore di tecnica e di vita che mi ha trasmesso il suo modo di vivere in rapporto con ciò che ci circonda e fatto partecipe della sua etica nello sguardo verso l’altro, oltre la materialità. In questo senso utilizzo il termine spirituale, oltre la sfera religiosa, ma nella sua accezione di essenza civile per essere testimone e narratore».

La foresta brucia dietro la città fantasma di Pripyat. Il 27 aprile 2015 oltre 113 Km2 di vegetazione contaminata furono interessati da un grande incendio nella zona di esclusione di Chernobyl, spargendo nell’aria tonnellate di particelle radioattive (ph. P. Mittica)

I reportage del fotografo friulano da Chernobyl sono una delle testimonianze più dirette e vere a livello internazionale, paesaggi, cieli e genti che Mittica conosce, protagonisti nelle sue fotografie da oltre 20 anni, e dal 2012 nei video realizzati con l’amico regista Alessandro Tesei.

Il mondo così conosce storie altrimenti destinate a restare sotterranee, attraverso le pagine di National Geographic America, Photomagazine, Daylight Magazine, Days Japan International, The Telegraph, The Guardian e in Italia su Internazionale, l’Espresso, Panorama, Repubblica, Il Sole 24 ore e Corriere della sera. Queste infatti sono alcune delle testate che pubblicano il suo lavoro.

Cosa significa fotografare per necessità?

«Walter Rosenblum ripeteva sempre, e io concordo pienamente, che la fotografia nasce da un bisogno, da una necessità e una spinta che scaturiscono dall’interno del nostro essere. Attorno a noi ci sono così tante cose che ci ispirano e commuovono, ci fanno incazzare. Vediamo tante ingiustizie, situazioni nelle quali i più deboli sono sopraffatti. Quello che sento dentro è l’urgenza e la necessita di raccontare. La fotografia è un mezzo come la scrittura o altre forme espressive. Dall’inizio della mia attività ho sempre affrontato argomenti poco conosciuti al grande pubblico e ai media mainstream. Storie forse destinate a restare nascoste. In modo particolare i temi ambientali e le conseguenze dell’esplosione del 1986 del reattore nucleare a Chernobyl, in Ucraina». Recentemente il CRAF, Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, ha ospitato la mostra “Chernobyl”.

Esposte 76 fotografie scattate fra il 2014 e il 2019, divise in 8 capitoli, frutto degli ultimi sei anni di lavoro in quel territorio devastato. Immagini, raccolte anche in una pubblicazione, che raccontano la vita all’interno e all’esterno della zona di esclusione e le conseguenze del disastro nucleare sulle persone e sull’ambiente.

Maria Semenyuk nel 2015 nel villaggio contaminato di Paryshev, zona di esclusione di Chernobyl. Maria è deceduta l’anno seguente all’età di 78 anni (ph. P. Mittica)

Un racconto dell’immane violenza perpetrata contro la popolazione ucraina durante e dopo questa tragedia.

Un racconto di umanità e di amore eterno per una terra persa per sempre.

«Sono orgoglioso – sottolinea – di aver aperto una strada per far conoscere temi per me fondamentali: la violenza contro la terra, l’avvelenamento nucleare di vaste aree del pianeta dove vivono persone che non hanno scelta, non possono scappare, vivono sapendo di non avere futuro».

Mittica conosce bene la zona di esclusione dell’Ucraina dove i pochi anziani che ancora vivevano nei villaggi abbandonati hanno dovuto spostarsi, alcuni deportati in Russia e Bielorussia. Chi è testardamente rimasto vive isolato, contando sulle poche forze rimaste ed esigui aiuti umanitari. «Nonostante sia uno dei luoghi più contaminati della terra – spiega Mittica – la zona morta di Chernobyl era piena di vita prima della guerra. Oggi è diventata davvero area di esclusione totale al confine con la Bielorussia, ogni accesso esterno è vietato».

Pierpaolo Mittica è stato uno degli ultimi testimoni. Sono oltre 60 i premi internazionali che gli sono stati assegnati. Ultimo in ordine di tempo a Milano “Umane tracce”, con la pubblicazione del volume “Semipalatinsk. Il crimine dei test nucleari”, edito da Crowdbooks.

Le persone che lei ha incontrato nelle terre contaminate hanno coscienza del pericolo nel quale vivono?

«Da una parte subiscono qualcosa di cui non conoscono la gravità, dall’altra evitano di farsi domande perché senza speranza e alternative. L’inquinamento nucleare non si vede, eppure uccide».

Il Friuli Venezia Giulia vanta una significativa tradizione nel campo della fotografia: molti i fotografi di rilevanza nazionale e internazionale, Elio Ciol e Italo Zannier solo per citare due maestri. Vivere lontano dalle grandi capitali è una scelta di libertà?

«Vivere a Spilimbergo, vivace cittadina in provincia di Pordenone, significa vivere la normalità, lontano dalla confusione delle grandi città. Mi offre quel distacco che in questo periodo di crisi di giornali, riviste, in generale della carta stampata, è fondamentale per una visione oggettiva e libera da condizionamenti di sorta».

Come imposta i suoi progetti?

«In alcuni casi mi autofinanzio e successivamente le spese vengono coperte dalla vendita dei libri pubblicati, oppure parto già con un incarico da parte di testate italiane o internazionali. Alcuni progetti hanno la finalità di raccogliere fondi con obiettivi umanitari. Nel 2010 ho realizzato “Tokai Kora”, dedicato ai bambini di strada a Dhaka, in Bangladesh (l’editore Torre del Vento ha pubblicato “Tokai – A life in chains”): 60 mila creature senza diritti, in schiavitù. In altre situazioni la spinta è sensibilizzare l’opinione pubblica su realtà di lavoro senza diritti e tutele come nel caso dei minatori di zolfo in Indonesia».

Il suo rapporto con il denaro?

«Discorso complesso. Qualsiasi professione deve avere un giusto compenso ma il “grande denaro” serve solo se condiviso. Misero chi tiene i soldi nelle sue tasche e, avendone la possibilità, non aiuta gli altri. Le nostre capacità devono anche servire per migliorare la vita delle comunità, anche facendo conoscere le loro storie. Questo per me è il risultato più appagante e bello».

Mai avuto paura?

«Sono stato arrestato in Bielorussia, lì ho temuto la polizia locale; trovandomi da solo e senza la possibilità di comunicare con l’esterno. Una situazione pesante».

Vladik, 7 anni, e suo fratello Igor, 6 anni, in una foto del 2015, nel piccolo villaggio di Radinka, molto contaminato e situato a soli 300 metri dalla zona di esclusione di Chernobyl (ph. P. Mittica)

Con Alessandro Tesei realizza anche reportage video: quali le differenze rispetto alla fotografia?

«La telecamera permette un altro livello di racconto rispetto alla fotografia. Un solo scatto rimane impresso ed è efficace, il video permette di approfondire la storia, comprendendo anche strumenti diversi come la musica, le testimonianze. Dà sollecitazioni diverse a chi guarda. Sono due concetti differenti, inoltre un reportage fotografico ha bisogno di tempo per essere realizzato, quello video è veloce, arriva prima al grande pubblico».

 

Fotografo umanista conosciuto a livello internazionale, Pierpaolo Mittica nel 1990 consegue il diploma in conservazione, tecnica e storia della fotografia indetto dal CRAF. Studia con Charles Henri Favrod, Naomi Rosenblum e Walter Rosenblum. Le sue foto sono state esposte in Europa, Stati Uniti e Cina e la mostra “Chernobyl l’eredità nascosta” è stata scelta nel 2006 dal Chernobyl National Museum di Kiev in Ucraina come mostra ufficiale per le celebrazioni del ventennale del disastro nucleare. Mittica è relatore in numerose conferenze in Italia, Europa, Stati Uniti e Giappone e le sue foto sono state pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri.

Visited 124 times, 1 visit(s) today
Condividi
imagazine.it
Panoramica privacy

.

.TITOLARE DELLA PRIVACY

Il Titolare del Trattamento dei dati personali raccolti su questo sito ai sensi e per gli effetti del Codice della Privacy è la società Goliardica Editrice srl a socio unico, con sede editoriale in via Aquileia 64/a, 33050, Bagnaria Arsa (UD). L'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del D.Lgs 196/03 potrà effettuarsi attraverso specifica comunicazione a mezzo posta indirizzata alla medesima Società. Vi invitiamo a leggere il testo dell'informativa resa ai sensi dell'art. 13 del Codice della Privacy qui di seguito.

Conformemente all'impegno e alla cura che Goliardica Editrice srl dedica alla tutela dei dati personali, La informiamo sulle modalità, finalità e ambito di comunicazione e diffusione dei Suoi dati personali e sui Suoi diritti, in conformità all'art. 13 del D. Lgs. 196/2003.

 

DATI DI NAVIGAZIONE

Le procedure software e il sistema informatico preposto al funzionamento dei siti web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.

Queste informazioni non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni e associazioni con dati detenuti dal Titolare o da terzi, permettere di identificare gli utenti.

In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.

Questi dati potranno essere utilizzati dal Titolare al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del sito al fine di individuare le pagine preferite dagli utenti in modo da fornire contenuti sempre più adeguati e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

 

COOKIES

I cookies sono dei files che possono essere registrati sul disco rigido del suo computer. Questo permette una navigazione più agevole e una maggiore facilità d'uso del sito stesso.

I cookies possono essere usati per determinare se è già stata effettuata una connessione fra il suo computer e le nostre pagine. Viene identificato solo il cookie memorizzato sul suo computer.

Naturalmente è possibile visitare il sito anche senza i cookies. La maggior parte dei browser accetta cookies automaticamente. Si può evitare la registrazione automatica dei cookies selezionando l'opzione "non accettare i cookies" fra quelle proposte. Per avere ulteriori informazioni su come effettuare questa operazione si può fare riferimento alle istruzioni del browser. Ѐ possibile cancellare in ogni momento eventuali cookies già presenti sul disco rigido. La scelta di non far accettare cookies dal browser può limitare le funzioni accessibili sul nostro sito.

 

DATI PERSONALI

I dati personali che Lei fornirà verranno registrati e conservati su supporti elettronici protetti e trattati con adeguate misure di sicurezza anche associandoli ed integrandoli con altri DataBase.

I dati e i cookies da Lei ricevuti saranno trattati da Goliardica Editrice srl esclusivamente con modalità e procedure necessarie per fornirLe i servizi da Lei richiesti. I dati non saranno diffusi ma potranno essere comunicati, ove necessario per l'erogazione del servizio, a Goliardica Editrice srl.

Solo con il Suo espresso consenso i dati potranno essere utilizzati per effettuare analisi statistiche, indagini di mercato e invio di informazioni commerciali sui prodotti e sulle iniziative promozionali di Goliardica Editrice srl e/o di società terze.

Inoltre, sempre con il Suo consenso esplicito, tali dati potranno essere forniti ad altre aziende operanti nei settori editoriale, finanziario, assicurativo automobilistico, largo consumo, organizzazioni umanitarie e benefiche le quali potranno contattarLa come titolari di autonome iniziative - l'elenco aggiornato è a Sua disposizione e può essere richiesto al responsabile del trattamento all'indirizzo sottoriportato - per analisi statistiche, indagini di mercato e invio di informazioni commerciali sui prodotti e iniziative promozionali.

Successivamente alla registrazione necessaria per il servizio richiesto, ove Lei intenda richiedere/usufruire di altri servizi erogati dalla stessa Goliardica Editrice srl, Lei potrà utilizzare le credenziali (nome utente/ mail/ password) già utilizzate per la prima registrazione.

Ove necessario Le potranno essere richiesti dati aggiuntivi, necessari per l'erogazione degli ulteriori servizi richiesti.

In ogni momento Lei potrà rileggere l'informativa ed eventualmente modificare i consensi precedentemente forniti, verificare e/o modificare lo stato dei servizi attivi ed eventualmente richiedere servizi aggiuntivi.

Il conferimento dei dati è facoltativo, salvo per quelli indicati come obbligatori per poterle permettere di accedere ai servizi offerti. Lei ha diritto di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati e come essi sono utilizzati. Ha anche il diritto di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento. Ricordiamo che questi diritti sono previsti dal Art.7 del D. Lgs 196/2003.

L'elenco aggiornato dei Responsabili del Trattamento dati di cui alla presente informativa è consultabile presso la Sede legale di Goliardica Editrice srl in via Aquileia 64/a - 33050 Bagnaria Arsa (UD); l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del D.Lgs 196/03 potrà effettuarsi attraverso specifica comunicazione a mezzo posta indirizzata alla medesima Società o attraverso la casella di posta elettronica dedicata: info@imagazine.it

Conformemente alla normativa vigente Le chiederemo quindi di esprimere il consenso per i trattamenti di dati barrando la casella "Accetto". Resta inteso che il consenso si riferisce al trattamento dei dati ad eccezione di quelli strettamente necessari per le operazioni ed i servizi da Lei richiesti, al momento della sua adesione in quanto per queste attività il suo consenso non è necessario.