Napoli e Udine, la nuova alleanza. Il Future Forum all’ombra del Vesuvio

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redazione

10 Settembre 2014
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Collaborazione nazionale

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Il Friuli Future Forum (FFF) è pronto a “sbarcare” a Napoli: dal 22 al 29 ottobre si svolgeranno più di 50 incontri, workshop e conferenze che si snoderanno in concomitanza con la seconda edizione del forum udinese. Lo hanno confermato, concordando tutti i dettagli, il presidente FFF Giovanni Da Pozzo e il sindaco partenopeo Luigi De Magistris, nell’incontro che si è tenuto nel Comune di Napoli, assieme al project manager di FFF Renato Quaglia e alla direzione del “Forum Universale delle Culture”, manifestazione che si tiene nella città campana e che sarà il vero e proprio “ospite” e contenitore del Future Forum, nell’ambito delle sue iniziative. 

Da Pozzo e Quaglia hanno illustrato a De Magistris le linee guida del progetto camerale e confermato le collaborazione dei partner internazionali della Cciaa: l’Ocse, l’Institute for Futures Studies di Copenhagen e il Center for Houston’s Future. Insieme al sindaco hanno discusso il programma che la Cciaa di Udine sta predisponendo per l’edizione napoletana insieme agli uffici del Forum universale. Programma che sarà perfezionato e presentato prossimamente assieme al quello complessivo della seconda edizione della rassegna udinese (il programma napoletano sarà concentrato in una settimana, iniziando in concomitanza con quello udinese, che analogamente allo scorso anno avrà un più lungo svolgimento).

De Magistris ha ribadito la decisione di realizzare il Future Forum prodotto dalla Cciaa nelle sale del Teatro San Carlo – che ha già ospitato incontri per “La Repubblica delle Idee” – e sono stati anche definiti i dettagli amministrativi di un’iniziativa che il Forum universale ha interamente commissionato alla Cciaa. 

«Il nostro Future Forum – ha commentato il presidente Giovanni Da Pozzo –, dopo la sua “prima” dello scorso anno, sta capitalizzando la propria esperienza e si presenta come format già richiesto da altre città. Siamo orgogliosi che la nostra Cciaa abbia saputo costruire un progetto esportabile e commissionabile altrove, avendo sviluppato un sistema di relazioni con istituzioni e territorio, partenariati e competenze importanti: un pacchetto progettuale applicabile e utile, speriamo, anche ad altri».

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