Musica, Cervignano riparte con un omaggio a Pasolini

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Margherita Reguitti

31 Ottobre 2021
Reading Time: 2 minutes
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Al via la stagione griffata Euritmica

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Si è aperta nel segno della poesia la stagione 2021-2022 del Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli.

La poesia del poeta di Casarsa al quale è intitolato il teatro, di cui ricorrono oggi 46 anni dalla morte e nel 2022 i cento anni dalla nascita, e la poetica del viaggio di parole e musica di Elena Ledda con il concerto Amaius.

Di Pier Paolo Pasolini Simonetta Soro ha interpretato con empatia e raffinata dizione una poesia dedicata a Roma. “Un omaggio doveroso – ha ricordato Giancarlo Velliscig, patron dell’associazione Euritmica che organizza la sezione musicale della stagione -. Una stagione per ricominciare, dopo la chiusura causata dalla pandemia che sarà improntata a valorizzare la nuova classicità che comprende i maestri cantautori del Novecento italiano accanto al jazz e alle voci Gospel, e che spazierà dalla musica di protesta a Piazzolla e alla musica friulana”.

Otto appuntamenti di qualità per un panorama ampio e contemporaneo che proseguirà fino a marzo.

La serata è proseguita quindi con la poetica in musica di una delle interpreti più interessanti e amabili del canto della Sardegna. Potente la sua voce, capace di toccare e far vibrare registri drammatici e leggiadri. Un viaggio fra storie evocative, in alcuni casi i brani sono stati anticipati in italiano dalla brava Simonetta Soro, nella doppia veste di voce recitante e cantante, permettendo dunque al pubblico di godere anche dei testi.

Passione, storie struggenti, racconti di tradizioni e riti di una terra antica e orgogliosa si sono alternati a brani scioglilingua, filastrocche nelle quali Elena Ledda ha fatto danzare parole e note come un giocoliere abile e agile. Commozione, empatia così come desiderio di danzare sono i crismi della musica popolare che nella serata ha mostrato tutta la sua forza antica e contemporanea.

Accanto ai brani della tradizione anche degli omaggi a grandi monumenti come Fabrizio De André e Andrea Parodi. Sul palco accanto a Elena Ledda alle mandole il bravissimo Mauro Palmas, con Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e Andrea Ruggeri alla batteria. Intensi e prolungati gli applausi del pubblico che si è anche fatto coinvolgere come coro per dimostrare, almeno in teatro, che la musica unisce oltre le parole.

Prossimo appuntamento il 6 novembre con Emel, cantautrice e attivista tunisina icona della Primavera araba.

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