Si alza il sipario sulla stagione 2019/2020 del teatro La Contrada, il cui cartellone è stato presentato questa mattina in conferenza stampa al Teatro Bobbio dalla presidente e direttrice artistica Livia Amabilino, affiancata dal direttore organizzativo Diego Matuchina e alla presenza dell’assessore del Comune di Trieste con delega ai Teatri Serena Tonel. La presentazione è stata arricchita dalle immagini dei protagonisti stessi, i “Visti da Vicino” come annuncia lo slogan di quest’anno: sono state proiettate le foto e alcuni videoclip dei principali interpreti degli spettacoli della prossima stagione: da Monica Guerritore a Corrado Tedeschi, da Enzo Iacchetti e Pino Quartullo. Hanno inoltre reso vivace l’incontro con la loro presenza Ariella Reggio e Davide Calabrese insieme ai Sardoni Barcolani Vivi, che hanno annunciato la loro partecipazione al tradizionale dialettale d’apertura, quest’anno arricchito da musiche e coreografie originali. La conferenza stampa, trasmessa in streaming con la collaborazione della Be Nice, ha visto la presenza della stampa, degli artisti e degli amici della Contrada.
Tra i 13 titoli del nuovo cartellone – suddivisi fra spettacoli “rossi” e spettacoli “blu” come da tradizione – ben 4 sono produzioni firmate Contrada a partire dall’apripista della Stagione 2019/2020, in scena dal 18 al 23 ottobre: il nuovo spettacolo in dialetto triestino, il varietà musicale “Nuovo Cine Swarovski” scritto da Davide Calabrese, che ne cura anche la regia, con la mitica Ariella Reggio e gli attori della compagnia della Contrada, tra cui Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Leo Zannier, Daniela Gattorno e Giacomo Seguglia. In scena la storia immaginaria della strampalata associazione del Fio della Debegnac, scelta per gestire un teatro prestigioso della città di Trieste: il fu Teatro Cristallo ora rinato con lo scintillante nome Nuovo Cine Swarovski. Unica condizione per l’affido della gestione, creare uno spettacolo che porti il dialetto triestino agli antichi fasti di un tempo, pena pagare di tasca propria le spese di produzione. Musiche originali dei Sardoni Barcolani Vivi, con gli arrangiamenti di Fabio Valdemarin, le scenografie e i costumi di Andrea Stanisci e le coreografie di Alberta Izzo. Recite straordinarie fuori abbonamento dal 25 al 31 ottobre.
Secondo appuntamento in stagione con lo spettacolo “La camera azzurra” di Georges Simenon e la regia della pluripremiata Serena Sinigaglia, interpretato da Fabio Troiano, attore popolare e sensibile di cinema e tv, e la giovane Irene Fabbri affiancati da Giulia Maulucci e Mattia Fabris. Tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1963, è una vicenda archetipica ove si mescolano sensualità, paura, pettegolezzo, omertà, tradimento e moralismo nello scenario di una provincia francese retriva e giudicante. Una storia permeata di eros e di noir che per la prima volta approda a teatro. Lo spettacolo si avvale delle scenografie di Maria Spazzi, vincitrice del Premio Hystrio Altre Muse, che per l’occasione ha immaginato un’ambientazione di grande impatto estetico ed emotivo. Lo spettacolo andrà in scena dall’8 al 13 novembre.
Dal 22 al 25 novembre appuntamento al Bobbio con “Otto donne e un mistero”, commedia thriller di Robert Thomas, un ingranaggio perfetto per sedurre lo spettatore contemporaneo ormai abituato alla nuova generazione di criminologia psicologica con quel valore aggiunto dei grandi scrittori di saper dosare con maestria la comicità noir d’oltralpe, di fare emergere sfacciatamente la lamina sarcastica e comica della vita contro la morte. Ricco di suspense tutto ironico, la rappresentazione si avvale di otto donne diverse che rappresentano otto ruoli familiari e sociali diversi, otto mondi: madri, figlie, sorelle, amanti, cameriere e governanti interpretate da un gran cast di donne di talento. Grandi icone del teatro italiano e giovani attrici con già importanti esperienze alle spalle e qui molto ben amalgamate. Paola Gassman, Anna Galiena, Debora Caprioglio Caterina Murino, Giulia Fiume, Claudia Campagnola, Antonella Piccolo e Mariachiara Di Mitri dirette con grande sintonia da Guglielmo Ferro.
Dal 6 all'11 dicembre salirà sul palcoscenico l’affiatata coppia Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero in “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot con le musiche della Banda Osiris. Lo spettacolo, diretto da Stefano Artissunch, racconta i disastrosi incontri sentimentali di un uomo in cerca di stabilità affettiva e di una donna alla ricerca di qualcuno che le possa garantire una procreazione senza l’uso di provette. Protagonisti dello spettacolo sono cinque donne che corteggiano un uomo e cinque uomini che corteggiano una donna. Come spesso capita nella vita, quando si vuol incontrare qualcuno alla svelta si diventa poco selettivi, e così i due personaggi finiscono per trovarsi ad accogliere in casa figure davvero singolari e a tratti paradossali.
Dall’11 gennaio finalmente in scena la nuova produzione Contrada che ha debuttato al Festival di Borgio Verezzi: “L’anima buona di Sezuan” con Monica Guerritore, straordinaria interprete che ne firma anche la regia. Scritto negli anni ‘30 da Bertolt Brecht questa versione si ispira all'edizione di Strehler del 1981. In una Cina di fantasia, flagellata però da conflitti etico-sociali straordinariamente affini a quelli causati dall’attuale crisi economica globale, tre Dei scendono sulla terra alla ricerca di “un’anima buona” per scoprire che l’unica persona disposta a ospitarli per la notte è una misera prostituta. Ricompensata con una grossa somma, Shen-Te lascia il mestiere più vecchio del mondo e acquista una tabaccheria, ma tutti sfruttano la bontà della donna, che cadrebbe in rovina se ogni tanto non fingesse di sparire, presentandosi sotto le mentite spoglie di un presunto cugino, Shui-Ta, esperto uomo d’affari e per nulla generoso. In cartellone fino al 15 gennaio 2020.
Leo Gullotta sarà il protagonista di “Pensaci, Giacomino” di Luigi Pirandello a partire da venerdì 24 gennaio e in scena fino al 27 di gennaio. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in questa opera. Un testo di condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. La storia racconta di una fanciulla che, rimasta incinta del suo giovane fidanzato, non sa come poter portare avanti la gravidanza; l’anziano professore Toti pensa allora di poterla aiutare chiedendola in moglie per lasciarla beneficiaria della pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo.
Il 7 febbraio e fino a mercoledì 12, arriva sul palco del Bobbio un’altra nuova produzione Contrada che ha debuttato al Festival di Borgio Verezzi con una coppia inedita: Enzo Iacchetti e Pino Quartullo in “Hollywood Burger”, diretto dallo stesso Quartullo. Leon e Burt, due attori che dicono di aver partecipato a molti film celebri, anche se nessuno li conosce, raccontano le loro disavventure in una mensa per artisti degli «Studios» di Hollywood, dove si trovano in compagnia di un inserviente (Fausto Caroli), che li tratta come inutili ingombri. Mentre snocciolano aneddoti con Stanley, Jack, Robert, Francis, Al, Ridley, Meryl, Giulia, citando i nomi dei personaggi più famosi come fossero intimi amici, se ne dicono e se ne fanno di tutti i colori: si passano e spalmano sui loro hamburger senape, maionese e ketchup in modo convulso e ingordo come la loro voglia di far parte, in un modo o nell’altro, della magia di Hollywood.
Da venerdì 28 febbraio a mercoledì 4 marzo ritorna al Bobbio Enzo Decaro con una tragedia tutta da ridere, “Non è vero ma ci credo” per la regia di Leo Muscato, acclamato regista napoletano. Erede della direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato inaugura questo nuovo corso rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano ma dando a questa storia molto nota, incentrata sulla tradizionale scaramanzia partenopea, un sapore contemporaneo, ambientandola negli anni ‘80. Scene di Luigi Ferrigno vincitore del premio “Maschere del teatro”.
Dal 13 al 16 marzo ci si nutrirà di risate con “Belle ripiene, una gustosa commedia dimagrante”. Con questa nuova commedia Massimo Romeo Piparo torna a firmare uno spettacolo di prosa tutto al femminile insieme a Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo. La pièce è un esilarante spaccato di vita femminile in cui i protagonisti del racconto sono il cibo e gli uomini: le donne amano mangiare ma poi si costringono a infernali diete dimagranti… ci sarà un elemento in comune tra il loro rapporto col cibo e quello con gli uomini? Protagonista anche la cucina: per la prima volta in teatro, cucina e fornelli sono reali e sul palco, una telecamera permetterà al pubblico di seguire la preparazione dei piatti. Le protagoniste cucineranno delle vere pietanze ognuna con la propria estrazione geografica, da Roma a Napoli, dal Salento all’Alta Padana.
Il noto duo comico di Zelig Gigi e Ross arriva alla Contrada il 20 marzo con il loro primo debutto a teatro: la commedia “Andy e Norman”, fiaba moderna del commediografo newyorkese Neil Simon, messa in scena con grande successo a Broadway nel 1966. La regia e l'adattamento sono a cura di Alessandro Benvenuti, che firmò la storica edizione con Gaspare e Zuzzurro. La vicenda ruota attorno a due scapoli, che dividono lo stesso appartamento e con grandi difficoltà dirigono e producono una rivista alternativa. A mettere alla prova il loro già difficile rapporto si aggiunge la nuova attraente vicina americana Sophie. Questo “triangolo amoroso” diventa così un pretesto per raccontare con toni comici le nevrosi dell'uomo contemporaneo a cui si affiancano, in questa nuova versione contemporanea, considerazioni e vicende di tipo politico.
Dal 3 aprile arriva il grande successo di Serena Sinigaglia ed Edoardo Erba: “Le allegre comare di Windsor” che si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017. Riadattato, tagliato e montato con ironia questa commedia di Shakespeare è innestata di brani suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti. Repliche fino all’8 aprile.
Dal 24 al 27 aprile “Le Bal. L’Italia balla dal 1941 al 2001”. In scena 60 anni di storia del ballo in Italia: dalla balera alla discoteca, ma anche al mare, per strada, di giorno, di notte, da soli o in coppia. Sedici inarrestabili attori/danzatori e la straordinaria forza comunicativa della musica, delle azioni, dei gesti e dei suoni racconta attraverso l’energia, i colori e la poesia fra continui cambi di costume e di atmosfera, l’evoluzione del ballo sulle note delle canzoni che appartengono alla nostra memoria. Da Claudio Villa a Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gino Paoli, Gianni Morandi, Mina, Rita Pavone, Enrico Ruggeri, i Rolling Stones e i Pink Floyd, Franco Battiato e Gloria Gaynor. Ma anche a passo di marcia mentre risuonano gli inni che hanno scandito la Storia. Nato dalla mente di Jean-Claud Penchenat, interprete anche del film Ballando Ballando di Ettore Scola, Le Bal è un racconto senza parole originalissimo ed esuberante che conquista il pubblico passo dopo passo.
Per concludere, l’ultimo spettacolo in cartellone dall’8 al 13 maggio vedrà un’altra coppia inedita: l’istrionico Corrado Tedeschi per la prima volta affiancato dall’affascinante attrice e modella Martina Colombari in “Montagne Russe”, una nuova produzione Contrada in collaborazione con Skyline. La pièce narra la storia di un uomo di cinquant’anni ed una giovane ed attraente donna. Si incontrano in un bar nel tardo pomeriggio e poi, lui, approfittando della assenza della moglie partita per una vacanza, la invita nel suo appartamento. L’uomo inizia a sedurla ma succede qualcosa che frena le avances…da qui tutta una serie di esilaranti e piccanti colpi di scena fino ad arrivare ad un inaspettato e toccante finale.
Per i titoli fuori abbonamento e ospiti andranno in scena 16 appuntamenti d’eccezione tra cui spiccano nomi di fama come Moni Ovadia, Luca Argentero, Debora Villa, Ascanio Celestini, Angela Finocchiaro, Lino Guanciale.
Gli spettacoli fuori abbonamento (per i quali gli abbonati della Stagione di Prosa godranno di un trattamento di favore) inizieranno domenica 3 novembre con la rappresentazione della Compagnia del Barone Rampante “Peter Pan e i ragazzi perduti”, tratto da “Peter Pan”. Il bambino che non voleva crescere” di James M. Barrie, con la regia e l’adattamento del triestino Gianmaria Martini e impreziosito da musiche rock, tra cui brani di Kurt Cobain e i Joy Division.
A seguire il 14 novembre arriverà l’atteso “Dio Ride. Nish Koshe” con Moni Ovadia, per la prima volta al Bobbio con questo spettacolo sul modello di Oylem Goylem, di cui ricorre il 25° anniversario, con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage Orchestra. Protagonista sarà il vecchio ebreo errante, con nuove storie e nuove musiche.
Il 15 novembre ritorna come di consuetudine uno spettacolo di e con Silvia Priori: “Elena di Sparta”. Silvia Priori, attrice, regista e drammaturga porterà a Trieste la sua Elena, ribaltandone il mito e rivaluta la figura della donna e le restituisce la sua dignità. Un personaggio estremamente attuale che ha sempre fatto parte del vissuto culturale e dell’immaginario popolare.
Sabato 30 novembre sarà la volta di “È questa l
vita che sognavo da bambino?” con Luca Argentero nei panni di alcuni grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Luisin Malabrocca “inventore” della Maglia Nera, l’alpinista Walter Bonatti e il campione Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.
Il 14 dicembre la Contrada ospiterà lo spettacolo ironico, dissacrante e raffinato “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” tratto dal celebre libro di John Gray, per la prima volta interpretato da una donna, la comica Debora Villa.
Il 1 febbraio sarà la volta di Ascanio Celestini con “Barzellette”, tratto dall’omonimo libro edito Einaudi e uscito da poco mentre il 21 febbraio andrà in scena una inedita Angela Finocchiaro, protagonista in “Ho perso il filo” spettacolo in cui si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontare con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale, una Teseo che parte per un viaggio, si perde e si infila nei meandri del Labirinto per combattere il terribile Minotauro.
Giovedì 19 marzo andrà di nuovo in scena “Noi non siamo barbari”, una produzione Contrada e Scena Nuda. Il testo è di Philipp Löhle, autore contemporaneo tedesco conosciuto per i suoi lavori dal carattere acido e surreale, di grande efficacia drammatica, e tradotto in Italia da Umberto Gandini.
Il 18 aprile Lino Guanciale, il noto attore della serie Tv “La Porta Rossa” sale sul palco del Bobbio in un monologo dedicato allo scrittore e sceneggiatore Ennio Flaiano: “Non svegliate lo spettatore”.
Tra gli spettacoli Ospiti al Teatro Bobbio, suddivisi tra Danza, Musica e Altri Eventi andranno in scena un omaggio a Ennio Morricone (6 marzo) e agli Abba (22 febbraio); due classici della danza, Lo Schiaccianoci (30 dicembre) e Cenerentola (15 febbraio); le commedie, quella commovente “Up&Down” con Paolo Ruffini il 6 gennaio e la divertente “Finché Social non ci separi” con Angelo Pisani e Katia Follesa in scena il 7 gennaio.
Infine dopo il successo dell’anno scorso ritorna il Capodanno in compagnia di Flavio Furian, Maxino, Ornella Serafini, Raffaele Prestinenzi e Elisa Bombacigno insieme ai ballerini di Emporio Danza con i quali gli spettatori del Teatro Bobbio festeggeranno l’arrivo del nuovo anno con le parodie e gli ospiti internazionali (finti) di “San Remo vs San Silvestro”.
Info: www.contrada.it