Monfalcone, una stagione “a mente aperta”

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redazione

11 Settembre 2014
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Presentato il cartellone teatrale

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Sono più di 40 gli appuntamenti che la nuova stagione del Teatro Comunale di Monfalcone propone al pubblico. Concerti, spettacoli di prosa e per i più piccoli, con il meglio della scena musicale internazionale e di quella teatrale italiana: una stagione ricca e attraente che spazia dalla musica antica a quella contemporanea e jazz, dalla drammaturgia classica al teatro di ricerca, che esplora i diversi generi teatrali, valorizza la scena emergente, propone repertori suggestivi e pièce raffinate. Ad animare i nuovi cartelloni sono, ancora una volta, alcuni fra i concertisti e gli interpreti più prestigiosi e amati del panorama non soltanto nazionale.

A inaugurare la stagione musicale diretta da Filippo Juvarra è il celebre pianista Louis Lortie (22 ottobre), che proprio a Monfalcone, dopo aver vinto nel 1984 il prestigioso Concorso “Busoni”, iniziò la sua ascesa verso il successo internazionale. Assente dalla stagione monfalconese come solista dal 2009 (anno in cui celebrò il leggendario ultimo concerto di Rachmaninov), Lortie apre la stagione con un programma dedicato alla forma del Preludio, che affianca ai celeberrimi Preludi op. 28 di Chopin (ciclo ispirato al Clavicembalo ben temperato di Bach) i Preludi di Skrjabin (ad anticipare le celebrazioni del 2015 per il primo centenario della morte del compositore russo).

Al nome di Lortie si affiancano, nel nuovo cartellone dei concerti, quelli di altri importanti pianisti. Maria João Pires (26 marzo), vera e propria leggenda del pianoforte del nostro tempo, per la prima volta al Comunale, ha scelto di condividere il palcoscenico con il giovane pianista Julien Brocal, che si sta perfezionando alla sua scuola presso la Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Waterloo, in Belgio. Il concerto rientra nel progetto “Partitura” che, nell’ottica di creare una dinamica reciproca fra artisti di diverse generazioni, vedrà la Pires esibirsi in recital con alcuni dei suoi studenti nelle prossime stagioni delle maggiori sale da concerto europee.

Il giovane pianista russo Denis Kozhukhin (16 dicembre), impostosi all’attenzione del mondo musicale con la vittoria nel 2010 del prestigioso concorso “Regina Elisabetta del Belgio” di Bruxelles, presenta un programma di notevole interesse, con una Sonata di Haydn (raramente inserita nei programmi di concerto) e una Sonata di Hindemith e alcune pagine di Debussy di grande espressività.

Dopo il successo riscosso nella passata stagione al fianco dell’Orchestra di Padova e del Veneto con l’esecuzione del Concerto n. 3 di Beethoven, torna a Monfalcone Gloria Campaner (15 aprile), protagonista questa volta di un recital. Vincitrice nel 2014 del “Borletti Buitoni Trust-Fellowship” di Londra, la Campaner presenta un programma estremamente vario, che spazia da Schumann a Schönberg, passando per Rachmaninov e Skrjabin.

Fra i protagonisti di “’900&oltre”, la rassegna dedicata alla musica contemporanea e al Novecento storico, spicca il Quartetto Lyskamm (10 novembre), fra i migliori giovani quartetti italiani. Formatosi a Berlino sotto la guida del Quartetto Artemis e premiato al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Vittorio Gui” di Firenze, il Lyskamm propone alcuni dei capisaldi della letteratura per quartetto d’archi da Haydn a oggi.

Torna ad arricchire la rassegna il sassofono, lo strumento inventato da Adolphe Sax (il 2014 segna il bicentenario della sua nascita) nel 1840, che trova soltanto nel Novecento un crescente impegno anche nella musica colta. L’affermarsi di formazioni cameristiche di sassofoni ha portato all’ampliamento del repertorio “originale” con rielaborazioni di pagine sinfoniche e del teatro musicale. Un repertorio che nel caso del Selmer Saxharmonic – ensemble unico nel suo genere che riunisce dodici sassofonisti – guarda alla musica da film. Cinema Saxophone Circus è infatti il titolo della seconda parte del loro concerto, che intreccia brani da intramontabili colonne sonore. A dirigere il Selmer (30 gennaio) è Milan Turkovic, celeberrimo fagottista nel Concentus Musicus di Harnoncourt e nel Quintetto Wien-Berlin. 
È dedicato al violino il concerto che vede protagonisti due dei migliori violinisti italiani di oggi, la giovanissima Francesca Dego, che ha appena debuttato discograficamente per Deutsche Grammophon e Domenico Nordio, che incide invece per Sony Classical. Il duetto per due violini, forma eminentemente legata alla didattica, ha però attratto, in epoche diverse, l’interesse di importanti compositori: è il caso di Prokof’ev, di Berio e di Ysaÿe, le cui pagine vanno a intrecciarsi in un programma di rara fattura (10 marzo).

Giovedì 23 aprile chiude “’900&oltre” e l’intera stagione l’attesissimo concerto di Uri CaineCallithump – il titolo del concerto monfalconese e del suo ultimo cd – suona come un diario personale, un riassunto di esperienze e scoperte di tutta una vita e viene da un taccuino di appunti musicali che Uri Caine porta sempre con sé, per fermare le idee ovunque si trovi. Un pensiero nel quale dialogano Beethoven e il rock,Tin Pan Alley e gli adorati Mahler e Berio, Wagner e Gershwin, swing e jazz, passando per Bach e black music, Schumann e folk.

È dedicato ad alcuni classici del repertorio violinistico il concerto che ha per protagonisti l’ucraino Valeriy Sokolov, uno dei giovani violinisti maggiormente affermati al mondo e il celebre pianista russo Evgeny Izotov (27 febbraio), che propongono pagine di Schubert (la Sonata op. 162, cara a tutti i grandi violinisti, di cui resta una celebre registrazione di Kreisler con Rachmaninov), Beethoven, Prokof’ev e Ysaÿe.

Di grande suggestione il concerto in programma il 19 novembre che vede in scena la soprano svedese Lisa Larsson – ospite acclamata nei maggiori teatri e festival, che si dedica sia all’opera che alla musica barocca – e Andrea Lucchesini, star del pianismo internazionale e direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole; propongono un bellissimo omaggio a Richard Strauss nel 150° anniversario della sua nascita, accostando la sua musica a quella di Mozart, l’autore che Strauss venerava e amava più di ogni altro compositore.
Nel segno della contaminazione fra musica e teatro è l’appuntamento con La Stagione Armonica, ensemble vocale specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco e diretto da Sergio Balestracci, fra i primi protagonisti in Italia della riscoperta di questi repertori. Affiancati dall’attore Alessandro Bressanello, daranno vita al Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena di Adriano Banchieri, famosa commedia madrigalesca – presentata a Monfalcone in occasione del Carnevale, l’11 febbraio – che mantiene intatta, a distanza di oltre quattro secoli, la sua prodigiosa vitalità: una serata di canti, travestimenti e improvvisazioni nello stile della Commedia dell’Arte, che intreccia umorismo, imitazioni, aneddoti intrisi di doppi sensi, eccentricità, giochi di parole e brindisi a non finire.

La musica antica trova spazio nell’appuntamento con L’Estravagante (29 ottobre), ensemble specializzato nella prassi esecutiva barocca con strumenti originali, che presenta un programma dedicato alla forma barocca della sonata a tre, incentrato su quattro figure di spicco del barocco europeo: Bach, Corelli, Vivaldi e Bonporti. E nel concerto intitolato Johann Sebastian Bach e i suoi figli (3 dicembre), cui danno vita Verena Fischer (flauto traverso barocco) e Léon Berben (clavicembalo), musicisti di fama internazionale che hanno condiviso l’importante esperienza artistica di Musica Antiqua Köln, lo storico gruppo fondato da Reinhard Goebel; il programma è tutto dedicato alla famiglia Bach, la più prestigiosa dinastia della storia della musica europea, con un omaggio a Carl Philipp Emanuel (il secondo figlio di Johann Sebastian), di cui l’8 marzo 2014 si è celebrato il terzo centenario dalla nascita.

Prosegue il progetto triennale dedicato all’esecuzione integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven inaugurato la scorsa stagione, che per la stagione 2014-2015 (20 marzo) vede al fianco della FVG Mitteleuropa Orchestra, diretta dal maestro bulgaro Vram Tchiftchian, due valorosissimi giovani pianisti, Chiara Opalio – formatasi all’Accademia Pianistica di Imola e vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali – e Giuseppe Guarrera – allievo della scuola di Sijavus Gadjiev e vincitore del prestigioso Premio Venezia – impegnati nell’esecuzione dei Concerti n. 2 n. 4.

Si rinnova anche la collaborazione con l’Orchestra di Padova e del Veneto (16 gennaio), fra le orchestre maggiormente “di casa” a Monfalcone, che ritorna al Comunale con un programma interamente francese, una scelta di affinità con la cultura del direttore Alexandre Bloch (direttore assistente della London Symphony), che si è unita al desiderio di Steven Isserlis, interprete che appartiene all’élite internazionale dei violoncellisti, di presentare due Concerti per violoncello e orchestra di Camille Saint-Saëns; in programma anche la Suite dalle musiche di scena che Fauré scrisse per il dramma Pelléas et Mélisande e l’esecuzione delle musiche che Ravel scrisse per il balletto Ma mère l’Oye.

La stagione di prosa si apre nel segno della contaminazione con un doppio omaggio ai Beatles. A inaugurare il nuovo cartellone è il primo appuntamento di “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea e alle esperienze più significative della scena emergente italiana. Federico Rampini – prestigioso corrispondente di Repubblica da New York, autore di numerosi saggi e docente a Berkeley, Shanghai e alla Bocconi – approda al Comunale con All you need is love – L’economia spiegata con i Beatles (26 ottobre), uno spettacolo che rilegge la crisi economica e immagina un futuro migliore attraverso le canzoni indimenticabili dei quattro di Liverpool e che, soprattutto, spiega l’economia in modo semplice, divertente e provocatorio.
È invece un gioioso e coloratissimo spettacolo-concerto quello cui danno vita Neri Marcorè, artista fra i più eclettici del panorama non soltanto teatrale e la famigerata Banda Osiris in Beatles Submarine (11 e 12 novembre). Una sorta di “Magical mystery tour” che esplora l’universo della più leggendaria band di tutti i tempi intrecciando i brani più famosi, i racconti di John Lennon, le poesie di Paul McCartney e alimentandosi degli infiniti rimandi che le canzoni e gli scritti dei Beatles hanno reso eterni: una giocosa fantasmagoria prodotta dal Teatro dell’Archivolto che vanta la firma registica di Giorgio Gallione.

Certamente gradito dal grande pubblico è il ritorno al Comunale di Simone Cristicchi (17 e 18 dicembre), che proprio a Monfalcone – con lo spettacolo Mio nonno è morto in guerra – aveva presentato una piccola anteprima di quello che sarebbe divenuto uno degli spettacoli di maggior successo della passata stagione, Magazzino 18. Diretto da Antonio Calenda, racconta una pagina dolorosissima della storia d’Italia, una vicenda complessa e poco conosciuta del nostro Novecento: l’esodo di circa trecentomila persone che, dopo il Trattato di Pace del 1947, lasciarono le terre natali destinate a essere jugoslave per proseguire la loro vita in Italia. Un racconto intenso ed emozionante che intreccia parole e musiche, una nuova forma teatrale che arricchisce il reportage storico di umanità.

A rappresentare la drammaturgia classica sono tre straordinari testi. Il principe (3 e 4 marzo), nell’elaborazione da Machiavelli di Stefano Massini – drammaturgo e regista fra i più originali del teatro italiano – si svolge in una cucina, dove un agguerrito drappello di cuochi – i bravi attori della storica compagnia Arca Azzurra – ha l’ingrato compito di cucinare un Principe all’Italia, di creare dal nulla un governante modello. Attraverso la fertile metafora dei fornelli, ci si addentra nel nucleo vivo di un’opera straordinaria, autentico manuale di real-politik al quale si amalgamano, come nella migliore cucina di ricerca, le “ricette” e le parole di Montanelli, Pasolini e altri.

Testo di grande valore per la sua teatralità intrinseca, che si manifesta nella vivacità del dialogo, nell’acutezza dei sentimenti e nella tensione etica dei contenuti, La professione della Signora Warren è soprattutto un processo all’ipocrita società del suo tempo (George Bernard Shaw lo scrive nel 1898), processo che si rivela ancora una volta del tutto attuale. A restituirci tutta la verità del mondo descritto da Shaw, con le sue convenzioni e i moralismi, la straordinaria Giuliana Lojodice, diretta da Giancarlo Sepe (3 e 4 febbraio).

È invece di Leonardo Sciascia L’onorevole (18 e 19 febbraio), dramma in tre atti del 1965 che mette in scena con insuperabile ironia l’ascesa politica e l’ineluttabile caduta morale del Professor Frangipane. Enzo Vetrano e Stefano Randisi, fra i più interessanti interpreti del teatro pirandelliano, incontrano la lucida e appassionante scrittura di Sciascia, la sua spietata descrizione di ciò che sarebbe avvenuto e che altri, dopo di lui, avrebbero denunciato: un’opera stupefacente per lungimiranza e precisione, che racconta con insuperabile verità la connivenza fra potere politico e criminalità organizzata.

Tutti di grande originalità le commedie e gli spettacoli comici che arricchiscono il nuovo cartellone di prosa. Dalla visionarietà di Roberta Torre, una delle registe italiane che più ama la contaminazione, nasce Il colore è una variabile dell’infinito – Storia di lambrette, rose e matematica (13 e 14 gennaio), un insolito “varietà teatrale e musicale” che ripercorre la vicenda umana di Pier Luigi Torre, progettista all’avanguardia che attraversa gli anni della guerra e della ricostruzione regalando all’Italia le sue geniali invenzioni (fra cui la mitica Lambretta). A capitanare uno spettacolo in cui teatro, musica e cinema si fondono è il pirotecnico Paolo Rossi, con la sua attitudine geniale e anarchica.

Dopo il successo di Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa, gli affiatati Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti si ritrovano in scena, diretti da Giampiero Solari, per dare vita a uno spettacolo esplosivo e liberatorio: Il prestito (24 e 25 febbraio), la nuova commedia di Jordi Galceran, che ha riscosso in Spagna un grandissimo successo e affronta in modo paradossale e comico il dramma della crisi economica.

Calcano per la prima volta il palcoscenico del Comunale Ale & Franz (17 e 18 marzo), vere e proprie star del panorama comico italiano (gli esordi nel cabaret, la televisione di ZeligPippo Kennedy Show Mai dire gol, il cinema), divertenti e dissacranti censori del costume e della società contemporanei. Nel loro ultimo spettacolo, Lavori in corso, vero e proprio work in progress che si rinnova di replica in replica, agli irresistibili sketch del repertorio “classico” (dalla panchina al noir) si intreccia un percorso drammaturgico nuovo, che individua nel pubblico un prezioso complice.

Coppia artistica fra le più riuscite nel panorama teatrale degli ultimi anni è anche quella composta da Alessandro Haber e Alessio Boni che, dopo il grande successo di Art, tornano sulle scene con una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza, Il visitatore (21 e 22 gennaio). Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (siamo nel 1938, nella Vienna occupata dai nazisti, nello studio di Sigmund Freud), il famoso psicanalista e un inaspettato visitatore che dice di essere Dio conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.

Di grande prestigio e richiamo anche i protagonisti dell’edizione 2014-2015 della rassegna “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”. Al già citato Federico Rampini si affiancano, infatti, i nomi di alcuni dei più interessanti protagonisti dello spettacolo italiano. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani sono fra gli interpreti diFrost/Nixon (4 e 5 dicembre), pièce del drammaturgo e sceneggiatore Peter Morgan che punta i riflettori sul primo caso storico di giornalismo-spettacolo e mette in scena un vero e proprio match fra il potere politico e quello mediatico. Nucleo dello spettacolo è l’intervista che l’anchorman David Frost fece nel 1977 a Richard Nixon, al termine della quale l’ex Presidente confessò lo scandalo del Watergate e i limiti morali del potere.

Di grandissima attualità è lo spettacolo cui danno vita le bravissime attrici dell’ATIR dirette da Serena SinigagliaAlla mia età mi nascondo ancora per fumare(24 novembre), dell’autrice algerina Rayhana (lo pseudonimo che ha dovuto assumere per essere libera di scrivere, anche nell’avanzata e libera Francia). Un intenso spettacolo corale che racconta il ruolo delle donne all’interno della società islamica, la loro difficile convivenza con la cultura patriarcale, estremista e repressiva dei loro uomini: un viaggio che commuove e fa riflettere, la cui dimensione tragica si trasfigura attraverso l’ironia e l’emozione.

A molti anni dal suo debutto monfalconese, torna al Comunale lo straordinario Marco Baliani, storico interprete del teatro di narrazione italiano, protagonista di E Johnny prese il fucile (29 gennaio). Tratto dall’omonimo romanzo, poi film, di Dalton Trumbo – libro che, a ogni guerra americana, è stato ritirato dalle librerie, di un’attualità assoluta come assoluto è il suo pacifismo integrale – E Johnny prese il fucile racconta la storia di uno dei milioni di giovani mandati a morire sui fronti della Prima Guerra Mondiale. Viene messo in scena in forma di audiodramma, mostrato nel suo farsi e trasmesso agli spettatori tramite radio-cuffie: una tecnica che porta il pubblico “sul palcoscenico”, totalmente coinvolto nell’intreccio di voci, suoni ed effetti; un’esperienza artistica e cognitiva del tutto nuova, al confine fra sound radio, teatro e alta tecnologia audio.


Italia Numbers (6 febbraio) è invece un viaggio attraverso l’Italia, raccontata con le parole tratte dal testo teatrale di Stefano Massini L’Italia s’è desta e dalManuale per ragazze di successo di Paolo Cognetti. A scandirlo sono la voce di Isabella Ragonese (interprete del miglior cinema italiano, già in teatro con African Requiem, dedicato a Ilaria Alpi) e la musica di Cristina Donà, cantautrice fra le più originali del panorama contemporaneo. Partendo da un elenco di dati tecnici, freddi e disturbanti, che disegnano il nostro “rapporto Italia”, si raccontano le vittime ignote che alimentano il pallottoliere della cronaca “usa e getta”, le storie di tante italiane che parlano di una violenza in allarmante crescita.

Visto il grande successo riscosso nelle passate stagioni, prosegue “Dentro la scena”, l’articolato progetto di educazione al teatro e alla musica rivolto alle scuole e realizzato con la collaborazione dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, che prevede un ricco percorso di approfondimento su alcuni degli spettacoli del cartellone di prosa e una serie di matinée che hanno per protagonisti alcuni dei concertisti del cartellone musicale.

Continua anche “Piccolipalchi”, la rassegna per i bambini e le loro famiglie che per la stagione 2014-2015 propone 4 appuntamenti – presso il Teatro Comunale ma anche in altri luoghi della città – con il meglio del teatro per ragazzi.

Confermate, infine, le iniziative a corredo dei cartelloni di musica e prosa, a ingresso libero, realizzate in collaborazione con l’Associazione Culturale “Per il Teatro di Monfalcone”: prolusioni ai concerti, conferenze introduttive agli spettacoli di prosa, incontri con gli artisti nonché il concorso “I giovani per il Teatro” dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

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