Malattie epatiche: nuovi investimenti in FVG

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Grazie all’incremento del contributo regionale, al via una serie di iniziative strategiche da parte della Fondazione Italiana Fegato

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La visita del presidente Fedriga alla FIF lo scorso luglio

TRIESTE – La Fondazione Italiana Fegato Onlus (FIF) si prepara a intraprendere una serie di iniziative strategiche, rese possibili grazie a un incremento del contributo regionale per il triennio 2025-2027, sancito nella recente legge di stabilità.

Il presidente della FIF, Decio Ripandelli, ha espresso gratitudine al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, agli assessori Riccardi e Rosolen, nonché a tutti i membri della Giunta e del Consiglio regionale per il sostegno accordato.

Il presidente Ripandelli sottolinea come questo risultato sia frutto di un lavoro di squadra, evidenziando il contributo del vicepresidente Giorgio Soardo, del direttore scientifico Claudio Tiribelli e di tutto il personale della Fondazione.

“L’obiettivo condiviso – sottolinea Ripandelli – è quello di elevare ulteriormente il profilo della FIF, consolidandola come punto di riferimento nella rete epatologica italiana e tra i principali interlocutori a livello internazionale per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie epatiche”.

“Il rafforzato sostegno regionale – aggiunge – è destinato a stabilizzare il personale di ricerca e a potenziare i progetti scientifici, oltre alle attività di formazione, informazione e divulgazione rivolte alla cittadinanza. Questo finanziamento potrebbe fungere da catalizzatore per l’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria e per l’ampliamento delle collaborazioni con enti nazionali, in particolare attraverso la Conferenza delle Regioni, presieduta dallo stesso Fedriga”.

Tra le iniziative di rilievo promosse dalla FIF, spiccano la campagna di educazione alimentare realizzata nell’ambito del progetto “Movimento in 3S” del CONI Friuli Venezia Giulia, sostenuto dalla Regione (che sarà portata come esempio virtuoso a un congresso di Nutrizione, ad Atene nel mese febbraio), e il progetto di ricerca “O-liver”, sviluppato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio.

Queste esperienze rappresentano modelli virtuosi da proporre sia a livello nazionale che internazionale, come dimostra l’adattamento del progetto di educazione alimentare nelle Filippine, calibrato sulle specificità locali.

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