Lidia Bastianich presenta il FVG a New York

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redazione

24 Maggio 2016
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Serata evento con Lonely Planet

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Una vacanza lenta, a contatto con la natura, alla ricerca di sapori autentici e di cose genuine. Dove? In Friuli Venezia Giulia, naturalmente.

A margine della presenza di Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, nello store di Eataly a New York – che proseguirà fino al 5 giugno –, è proprio nella Grande Mela che si è tenuta la presentazione del Friuli Venezia Giulia alla stampa e ai tour operator (a cura di PromoTurismo FVG e Ersa): la regione è stata descritta come meta in grado di “catturare” turisti che cercano una vacanza “wild & slow”.

Testimonial d’eccezione è stata Lidia Bastianich, la quale con molta passione ha raccontato della “sua” terra, parlato delle sue origini e di come cerchi di trasferire tutta la complessità culturale del Friuli Venezia Giulia nei suoi piatti, che gli ospiti hanno potuto degustare nel corso della presentazione. Passione che ha fatto presa sui più di quaranta tra giornalisti e tour operator che hanno ascoltato i topic del Friuli Venezia Giulia raccontati anche dal direttore dell’Ersa Paolo Stefanelli:  il suo intervento si è incentrato sui prodotti locali e sulla qualità dei vini presenti anche negli store Eataly di New York e Chicago, facendo anche una panoramica sulle diverse zone di produzione. Bruno Bertero, direttore marketing di PromoTurismoFVG, ha puntato invece sull’emozione che può trasmettere e lasciare una vacanza in Friuli Venezia Giulia.

Fulcro dell’evento è stato il premio che Lonely Planet ha dato al Friuli Venezia Giulia nella pubblicazione “Best in Travel”, decretando le zone vitivinicole regionali tra le dieci mete da vedere nel mondo nel 2016.

A parlare del significato di questo riconoscimento è stato Luigi Farrauto, autore della guida Lonely Planet dedicata alla regione. Con la partecipazione di chi ha vissuto il Friuli Venezia Giulia da “pioniere”, alla scoperta di cose inedite e di particolari che possono affascinare turisti e visitatori, Farrauto ha raccontato perché questa regione è stata definita “un piccolo compendio dell’universo”, catturando un pubblico che farà certamente da megafono di informazioni e sensazioni ricevute durante una serata dove protagonista è stata una terra al confine dell’Italia, ma al centro dell’Europa.

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